
In mezzo a tanti che chiudono, ci sono quelli che resistono. Sono i negozi storici incastonati nel centro e nel litorale che da anni accolgono generazioni di quartesi. Sono quelli che non si sono fatti spazzare via nemmeno dai grandi centri commerciali e dal boom degli acquisti online, forti del rapporto di familiarità instaurato con i clienti.
Geppetto fa 60 anni
In via Paganini, ha nei giorni scorsi festeggiato i sessant’anni il negozio di giocattoli Mastro Geppetto. Ad aprire l’attività fu Luisanna Vacca nel 1965. Per lei che aveva la passione per le bambole di porcellana fu quasi un sogno portarle nel suo negozio. A lei subentrò la figlia e poi il nipote Davide Orgiana 48 anni che è attualmente alla guida del negozio assieme alla moglie Stefania Siddi 47. «Dopo le bambole di porcellana nel negozio di mia nonna arrivò piano piano anche altro», racconta Orgiana, «prima le bambole di pezza, poi quelle in legno fino ad arrivare ai giocattoli vari». Fu la prima giocattoleria nell’hinterland. «Siamo arrivati alla terza generazione» aggiunge Orgiana, «ma oggi è cambiato tutto. Anche se i bambini hanno sempre quella meraviglia negli occhi quando entrano qui, è cambiata la mentalità dei genitori. Si preferiscono i giochi tecnologici. Le case sono più piccole non ci sta più tanto».
Abbigliamento dal 1950
Nel cuore del centro storico, in via Vittorio Emanuele, c’è uno dei pochi negozi di vestiti rimasti in città: l’Abbigliamento Caria, aperto da 75 anni.«Ad avviare l’attività fu mia mamma Elena Caria a cui siamo subentrati io e mio fratello» racconta Franco Ziri, «all’inizio vendeva di tutto: tessuti, vestiti, merceria. I clienti non sono mai mancati, ma quello che è inevitabilmente cambiato in tutti questi anni è il mercato. Soprattutto i negozi di abbigliamento chiudono con grande facilità perché molti si improvvisano. Io credo che il segreto per resistere sia la costanza. Essere al servizio della gente e non perdere mai la gentilezza». Aperto dal 1950 è anche il famosissimo negozio di stoffe Geppino in via Umberto, proprio davanti al mercato civico.E poi ci sono la pizzeria Vecchio Forno in via Diaz che a giugno ha festeggiato 70 anni e il negozio di elettrodomestici Murru in via Diaz.
L’ottantenne al comando
In via Umberto, si avvicina al traguardo dei sessant’anni la Ferramenta di Giorgio Cardia 80 anni: «Ho preso l’attività 57 anni fa. Prima non ci facevano tanti problemi e si poteva vedere di tutto, così c’era ferramenta ma anche generi alimentari. Erano gli anni del boom dell’edilizia quindi vendevamo tanto. Adesso, continuiamo a vendere ma i prezzi dei prodotti sono aumentati e i clienti fanno più fatica». Per andare avanti, «si lavora giorno e notte, perché i clienti sono esigenti e senza soldi». Con lui dietro il banco c’è suo figlio Andrea. «Mio figlio ha voluto seguirmi in questa attività. Peggio per lui. Io gli dico sempre che è come un condannato a morte. Tutto il giorno qui dentro».