Per evadere dall’atmosfera ancora luttuosa e dai ricordi che vengono su di mat zia materna ( vedere postda parenti ed amici di famiglia che telefonano o vengono a casa , dopo il letargo invernale con la primavera esco e riprendo a camminare più a lungo
Intendo il camminare anche in senso psicologico . Infatti << l'utopia sta all'orizzonte. Mi avvicino di due passi, lei si allontana di due passi. Faccio dieci passi e l'orizzonte precedenti )si allontana di dieci passi. Per quanto cammini, non la raggiungerò mai,ma almeno ci provo . A cosa serve l'utopia? A questo: serve a camminare. (Edoardo Galeano ) >> e come dice una mia compagna di strada << soprattutto non ammette troppe soddisfazioni e questo non perchè io sia una "stacanovista" ma perchè per "tenere" un sogno, dentro di noi,ci impone di rafforzare in continuazione la nostra identità umana,solo così "l'utopia " può trasformarsi lentamente ma realmente, nella realtà "nuova" che cerchiamo. Non ci sono alternative.>>
Ieri ho camminato solitario e ramingo come al solito , sulla solita strada, stavolta nel senso inverso ) fonte nuova - panoramica – casa . Stavolta cammino non tanto per i soliti problemi di saluti o perché a Mens sana in corpore sano (lett. mente sana in un corpo sano della locuzione latina che appartiene di Giovenale (Satire, X, 356,.ma per non essere oppresso dal ricordo e dai rimorsi del tempo perduto in mille rivoli \ interessi . Cammino su strade in salita con il vento dritto in faccia.
Assorto nel mio camminano , arrivo al monumento ai caduti delle prime due guerre mondiali e mi viene lo sconforto nel vedere , come alla polvere del tempo e all’oblio ( salvo le retoriche ed ampollose celebrazioni ufficiali del 4 novembre ) ci sia da parte delle nuove generazioni ( dei bimbiminkia o filipilizzate)[1], è ridotto tale monumento : nomi cancellati e sostituiti con altri di persone in vita o di bande rivali e cosi via vedere foto sotto .
Non dico che per il secolo XX cioè il novecento è difficile ( se non impossibile fin quando prevarrà una visione ideologica e strumentale )
Assorto nel mio camminare, arrivo al monumento ai caduti delle prime due guerre mondiali e mi viene lo sconforto nel vedere , testimonianola foto sotto tale io digidi viagfatte con la mia compagnia
come alla polvere del tempo e all’oblio ( salvo le retoriche ed ampollose celebrazioni ufficiali del 4 novembre ) ci sia da parte delle nuove generazioni ( dei a con persone in vita che stanno antipatiche o di bande rivali e cosi via vedere foto sotto .
Non dico che per il secolo XX cioè il novecento è difficile ( se non impossibile fin quando prevarrà una visione ideologica e strumentale ) creare una memoria e collettiva come dimostra anche il bellissimo film documentario \ musicale , diventato anche un cd musicale materiale resistente [2] di cui trovate su youtube so in 8 parti [3], ma un minimo di rispetto .
Concludo con questo verso di De Andrè[4]
cos'altro vi serve da queste vite
ora che il cielo al centro le ha colpite
ora che il cielo ai bordi le ha scolpite.
appello a voi, oh nuove generazioni , se non volete né studiare né ricordare tale evento , rispettate la loro memoria di tali ,eventi
Ps
Si rassicurino gli amici \ che non ho abbandonato le mie idee per servire i valori \ miti della patria e dell'eroe [5] tipici del pre fascismo ( la colonizzazione italiana pre fascista in Africa nel 1896 e nel 1911 ) e poi fascista e del nazista ma mi da fastidio che s’insulti la memoria e i morti , specie perché ho avuto un prozio materno morto a 17\18 anni ( era la generazione dell'ult saltimo decennio del XIX sescolo saltato su una mina durante la ritirata di caporetto[6] tutto qui
[4] Tratto dalla canzone \ poesia una storia sbagliata .per volesse oltre il testo e anche un analisi della canzone vada su http://www.pasolini.net/ascolto_DeAndre_storia-sbagliata.htm
Nessun commento:
Posta un commento