16.5.11

non cìè più rispetto delle nuove generazioni per i morti

Per evadere dall’atmosfera ancora luttuosa e dai ricordi che vengono su di mat  zia  materna  ( vedere postda parenti ed  amici di famiglia che telefonano o vengono a casa , dopo il letargo invernale  con la primavera  esco e riprendo a camminare più a lungo
Intendo  il camminare  anche  in senso  psicologico . Infatti  <<   l'utopia sta all'orizzonte. Mi avvicino di due passi, lei si allontana di due passi. Faccio dieci passi e l'orizzonte   precedenti )si allontana di dieci passi. Per quanto cammini, non la raggiungerò mai,ma  almeno ci provo  . A cosa serve l'utopia? A questo: serve a camminare. (Edoardo Galeano ) >> e come dice una mia compagna di strada  << soprattutto non ammette troppe soddisfazioni e questo non perchè io sia una "stacanovista" ma perchè per "tenere" un sogno, dentro di noi,ci impone di rafforzare in continuazione la nostra identità umana,solo così  "l'utopia " può trasformarsi lentamente ma realmente, nella realtà "nuova" che cerchiamo. Non ci sono alternative.>>
Ieri ho camminato  solitario e ramingo  come al solito  , sulla solita strada, stavolta nel senso inverso  )   fonte nuova - panoramica – casa . Stavolta cammino non tanto per i  soliti problemi di saluti  o perché a Mens sana in corpore sano (lett. mente sana in un corpo sano della  locuzione latina che   appartiene di Giovenale (Satire, X, 356,.ma per non essere oppresso dal ricordo e dai rimorsi del tempo perduto in mille  rivoli  \  interessi  . Cammino  su strade in salita con il vento dritto in faccia.
Assorto  nel mio  camminano , arrivo al monumento ai caduti  delle prime due  guerre mondiali  e mi viene  lo sconforto nel vedere , come alla polvere del tempo  e all’oblio  ( salvo le  retoriche ed ampollose celebrazioni ufficiali  del 4  novembre  ) ci sia da parte delle nuove generazioni ( dei bimbiminkia o filipilizzate)[1], è  ridotto tale monumento :  nomi cancellati e sostituiti  con altri di persone  in vita  o di bande  rivali   e  cosi via  vedere  foto  sotto .
Non dico  che per il secolo XX  cioè il  novecento  è  difficile (  se  non impossibile fin quando  prevarrà una visione ideologica  e strumentale )
Assorto  nel mio  camminare, arrivo al monumento ai caduti  delle prime due  guerre mondiali  e mi viene  lo sconforto nel vedere , testimonianola foto sotto tale  io digidi viagfatte con la mia compagnia


come alla polvere del tempo  e all’oblio  ( salvo le  retoriche ed ampollose celebrazioni ufficiali  del 4  novembre  ) ci sia da parte delle nuove generazioni ( dei a  con persone  in vita  che  stanno antipatiche o di bande  rivali   e  cosi via  vedere  foto  sotto .
Non dico  che per il secolo XX  cioè il  novecento  è  difficile (  se  non impossibile fin quando  prevarrà una visione ideologica  e strumentale ) creare  una memoria  e collettiva   come dimostra  anche  il bellissimo film  documentario \ musicale  , diventato anche un cd musicale  materiale resistente [2] di cui trovate  su youtube  so in 8 parti [3], ma  un minimo di rispetto .
Concludo  con  questo  verso  di De  Andrè[4]

cos'altro vi serve da queste vite
ora che il cielo al centro le ha colpite
ora che il cielo ai bordi le ha scolpite.

appello  a voi, oh nuove  generazioni  , se non volete  né studiare né ricordare  tale  evento , rispettate la loro memoria  di tali ,eventi

Ps
Si rassicurino gli amici \ che non ho abbandonato le mie idee per servire i  valori \ miti  della patria  e dell'eroe [5] tipici del pre  fascismo  ( la colonizzazione italiana  pre fascista  in Africa nel  1896 e  nel 1911 )  e poi  fascista e  del nazista  ma mi da fastidio  che s’insulti la memoria  e i morti , specie  perché ho avuto  un prozio materno morto  a 17\18 anni  ( era  la generazione dell'ult saltimo decennio del  XIX sescolo saltato su una mina  durante la ritirata di caporetto[6] tutto qui


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