BONASCOLA. Un'oca con un becco di rame: è stato questo lo strano ospite
degli studenti di alcune classi dell'istituto comprensivo Fossola
Gentili, che qualche giorno fa hanno accolto nella palestra della scuola
"A. Dazzi" il veterinario toscano Alberto Briganti e la sua oca
prodigio, denominata appunto "Becco di rame" in seguito
all'installazione di una vera e propria protesi in metallo che le
consente di utilizzare il becco e di nutrirsi dopo un incidente che l'ha
vista protagonista poco più di un anno fa.
"Becco di rame", la favola per bambini tratta dalla vera storia di
quest'oca, scritta dallo stesso medico, che ha effettuato questo
singolare intervento, narra la vicenda di un animale da cortile come
tanti, reso famoso dalla sua incredibile storia: dopo un'aggressione
subita da parte di una volpe, che le era costato l'uso del becco, è
stata salvata grazie a questa protesi, frutto del genio e dell'impegno
del dottor Briganti, che da quando ha ottenuto questo successo
veterinario, sta girando l'Italia per mostrare a tutti la sua impresa e
per insegnare a grandi e piccini cosa significa accettare le diversità
degli altri, oltre che amare gli animali, tutti gli animali, senza
distinzioni: «Quando mi sono trovato davanti quest'animale - ha detto
Briganti ai bambini - non ho pensato neanche per un istante che si
trattava di un animale semplice, come ne avevo visti a migliaia nella
mia vita: per me quello che contava era consentirgli di continuare a
vivere, e ho effettuato l'intervento con questo unico scopo. Riuscire in
un'impresa di cui neanche io stesso potevo prevedere l'esito, e salvare
una vita, mi ha reso molto soddisfatto, come medico e come uomo».
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