14.3.15

la crisi ci fa cambiare abitudini ailmentari ma anche essere più solidali meno spreconi . la storia di Emanuele innocenti che ristoratore che auta i poveri

14 marzo 2015

Crisi, addio alla dieta mediterranea Meno pane e olio su tavole italiane 



                  Spaghetti al sugo, piatto tipico della cucina italiana


La crisi ha tagliato i consumi alimentari ma ha anche profondamente modificato le abitudini degli italiani che sono stati costretti a dire addio ai prodotti base della dieta mediterranea. I prodotti che sono stati tagliati a causa della crisi economica sono olio, vino, ortofrutta pasta e perfino il pane, il cui consumo è sceso al minimo storico dall'unità d'Italia. Per quest'anno comunque è attesa una ripresa dopo che gli acquisti alimentari hanno toccato il fondo nel 2014 tornando indietro di oltre 33 anni sui livelli minimi del 1981. Ad analizzare la spending review degli italiani nel carrello della spesa a partire dal 2008 è la Coldiretti. Il crollo più pesante - sottolinea - si è avuto per l'olio di oliva, con acquisti in calo del 25% e consumi a persona scesi nel 2014 a 9,2 chili all'anno, dietro la Spagna 10,4 chili e la Grecia che con 16,3 chili domina la classifica. Il vino è calato del 19% con consumi che si aggirano attorno ai 20 milioni di ettolitri. Molto preoccupante è la situazione per la frutta e verdura fresca poiché, per effetto di un calo del 7%, i consumi per persona si sono fermati a poco più di 130 chili all'anno, che equivalgono a non più di 360 grammi al giorno rispetto ai 400 grammi consigliati dall'organizzazione mondiale ella Sanità. Ma soprattutto - precisa la Coldiretti - in Italia solo il 18% della popolazione di età superiore a 3 anni consuma almeno 4 porzioni di frutta e verdura al giorno. In calo il consumo di pasta anche se gli italiani restano i maggiori consumatori con circa 26 kg all'anno a persona, che è 3 volte il consumo di uno statunitense, di un greco o di un francese, 5 volte quello di un tedesco o di uno spagnolo e 16 volte quello di un giapponese. Non è però mai stato cosi basso il consumo di pane che, dall'inizio della crisi è praticamente dimezzato, scendendo nel 2014 al minimo storico con circa 90 grammi, pari a meno di due fettine di pane al giorno (o due rosette piccole) a persona. I POTERI DELLA DIETA MEDITERRANEA - Pane, pasta, pesce, frutta, verdura, extravergine e il tradizionale bicchiere di vino consumati a tavola in pasti regolari si sono dimostrati - precisa la Coldiretti - un elisir di lunga vita per gli italiani, che fino ad ora si sono classificati tra i più longevi del mondo con una vita media che ha raggiunto i 79,8 anni per gli uomini e gli 84,8 per le donne. Ma la situazione potrebbe cambiare in futuro anche per colpa del cambiamento degli stili alimentari soprattutto nelle giovani generazioni con quasi 1/3 (30,8%) dei bambini che sono obesi o in sovrappeso. In particolare - sottolinea la Coldiretti - i bambini in sovrappeso sono il 20,9% mentre quelli obesi sono il 9,8% sulla base del campione di età compresa 8-9 anni nelle scuole primarie dell'indagine "Okkio alla Salute" promossa dal ministero della Salute. A pesare sono le cattive abitudini con l'8% dei bambini che salta la prima colazione e il 31% che la fa non adeguata, ma anche con il 41% che assume abitualmente bevande zuccherate e gassate mentre solo il 25% dei genitori dichiara che i propri figli non consumano quotidianamente frutta e verdura. Per "formare dei consumatori consapevoli sui principi della sana alimentazione e della stagionalità dei prodotti e valorizzare i fondamenti della dieta mediterranea, ricostruendo il legame che unisce i prodotti dell'agricoltura con i cibi consumati ogni giorno", la Coldiretti ricorda il proprio impegno nel progetto "Educazione alla Campagna Amica" che coinvolge oltre centomila alunni delle scuole elementari e medie in tutta Italia in oltre tremila lezioni in programma nelle fattorie didattiche e negli oltre cinquemila laboratori del gusto organizzati nelle aziende agricole e in classe.
  Infatti   secondo repubblica
La crisi ha tagliato i consumi alimentari ma ha anche profondamente modificato le abitudini degli italiani che sono stati costretti a dire addio ai prodotti base della dieta mediterranea, dall'olio d'oliva al vino, dall'ortofrutta alla pasta fino al pane, sceso al minimo storico dall'unità d'Italia. Per quest'anno comunque è attesa una ripresa dopo che gli acquisti alimentari hanno toccato il fondo nel 2014 tornando indietro di oltre 33 anni sui livelli minimi del 1981. Ad analizzare
la spending review degli italiani nel carrello della spesa a partire dal 2008 è la Coldiretti. (.... ) I  consumi per persona si sono fermati a poco più di 130 chili all'anno, che equivalgono a non più di 360 grammi al giorno rispetto ai 400 grammi consigliati dall'Organizzazione mondiale della Sanità.
Ma soprattutto - precisa la Coldiretti - in Italia solo il 18% della popolazione di età superiore a tre anni consuma almeno quattro porzioni di frutta e verdura al giorno. In calo il consumo di pasta anche se gli italiani restano i maggiori consumatori con circa 26 chilogrammi all'anno a persona, che è tre volte il consumo di uno statunitense, di un greco o di un francese, cinque volte quello di un tedesco o di uno spagnolo e 16 volte quello di un giapponese. Non è però mai stato cosi basso il consumo di pane che, dall'inizio della crisi è praticamente dimezzato, scendendo nel 2014 al minimo storico con circa 90 grammi, pari a meno di due fettine di pane al giorno (o due michette piccole) a persona.
Pane, pasta, pesce, frutta, verdura, extravergine e il tradizionale bicchiere di vino consumati a tavola in pasti regolari si sono dimostrati - aggiunge la Coldiretti - un elisir di lunga vita per gli italiani, che fino ad ora si sono classificati tra i più longevi del mondo con una vita media che ha raggiunto i 79,8 anni per gli uomini e gli 84,8 per le donne. Ma la situazione potrebbe modificarsi in futuro anche per colpa del cambiamento degli stili alimentari, soprattutto nelle giovani generazioni con quasi 1/3 (30,8%) dei bambini che sono obesi o in sovrappeso. In particolare i bambini in sovrappeso sono il 20,9% mentre quelli obesi sono il 9,8% sulla base del campione di età compresa tra gli otto e i nove anni presi in esame dall'indagine "Okkio alla Salute" promossa dal ministero della Salute. A pesare sono le cattive abitudini con l'8% dei bambini che salta la prima colazione e il 31% che la fa non adeguata, ma anche con il 41% che assume abitualmente bevande zuccherate e gassate mentre solo il 25% dei genitori dichiara che i propri figli non consumano quotidianamente frutta e verdura.
   
Tutto ciò sta  portando  , ancora  è bassa  ma se    contnua cosi sarà ancora  più alta  ,  ad  una cucina fatta  con gli avanzi  proprio cme facevano i nostri nonni e  bisnonni   non solo tempo di guerra  .Per chi è di Bergamo e dintorni  ecco un corso 

Minicorso di cucina con gli avanzi
Risparmiare conservando qualita'




A Bergamo arriva un minicorso che insegna a risparmiare in cucina senza rinunciare alla qualità. Si intitola «La cucina a costo “quasi” zero» e l’ha pensato Ascom Formazione.
Si tratta di un laboratorio di ricette e consigli che permette di apprendere le tecniche di recupero e di lavorazione di ciò che normalmente, in cucina, viene considerato «scarto» - bucce di verdure, bucce di frutta, lische di pesce, croste di formaggio - per una cucina che nobilita gli avanzi.
Nel corso della serata si parlerà di cucina sostenibile e di tecniche di lavorazione dei prodotti, e, ovviamente, verranno illustrate le preparazioni delle ricette. Al termine ci sarà una degustazione. Il corso si terrà mercoledì 18 marzo dalle ore 20 alle 23, all’Accademia del Gusto di Osio Sotto (piazzetta Gandossi 1), con la docenza dello chef Fabio Potenzano.
Informazioni e prenotazioni chiedere  a: Ascom Formazione, tel. 035 41.85.706/707/725/712 o info@ascomformazione.it
Cosi  pure  s'inquadra  in questo contesto s'inquadra  il   gesto   di  Emanuele Innocenti  proprietario di una gastronomia
 da  http://iltirreno.gelocal.it/pistoia/cronaca del 13  c.m 

QUARRATA. In pochissime ore gli sono arrivati centinaia di messaggi da tutta Italia. Un corale “grande” e un gigantesco “grazie” per Emanuele Innocenti, il titolare della gastronomia-pizzeria “Il Ghiottone” che ha deciso di aprire le porte del suo locale di via Trieste , alle persone in difficoltà. Dalle 8 alle 9, ogni mattina tranne il lunedì, offre cibo a chi ne ha bisogno. L’iniziativa, partita

giovedì 12 marzo, ha raccolto il plauso di moltissime persone. Da quando la stampa ha diffuso la notizia, il telefono di Innocenti non ha smesso un minuto di suonare. Nonostante l’eco però, ieri mattina alla porta del “Ghiottone” ha bussato una sola persona. «Credo che la difficoltà più grande sia quella di avvicinare la gente. Molti per pudore non vengono a chiedere. Qui dalle 8 alle 9 le tapparelle sono giù, quindi – dice Emanuele - non devono temere niente. Garantisco la massima riservatezza. Sono disposto anche a portare il cibo a casa a chiunque non se la senta di venire direttamente da me».
La decisione di appendere quel foglio di carta all’entrata con scritto che “Il Ghiottone” offrirà cibo alle persone in difficoltà, è stata presa dopo che il ristoratore, mercoledì mattina, ha visto una coppia di anziani rovistare in un cassonetto di via Fiorentina, Pistoia. «Voglio aiutare chi ha lavorato una vita e oggi si ritrova privato di tutto» ha spiegato Innocenti. In mezzo ai tantissimi messaggi di incoraggiamento ricevuti nelle ultime ore, anche una «prova di allucinante ignoranza». «Stamani (ieri, ndr) – racconta – mi sono fermano in un bar di Quarrata. “Vuole farsi solo pubblicità” hanno detto alcune signore leggendo l’articolo sul giornale. Se l’Italia è ridotta così, è anche colpa di queste persone» dice Emanuele.

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