storia d'amore all'hotel erotika parte IV




dopo alcune email che mi chiedevano che  fine   avessero fatto le altre puntate in cantiere , di questa  storia   , mi sono deciso a vincere la mia incostanza e la mia timidezza e ho deciso   di portare al termine quel lavoro che avevo iniziato per il progetto  colettivo \  a  quattro  mani   ( poi chiuso ) di hotelerotika , il blog che ha ospitato la mia prima puntata . Per chi avesse perso le puntate precedenti eccovi i link dove potete recuperarle .






Ultima  note  le    fonti  d'ispirazioni    oltre  quele  citate   nelle  puntate precedenti   ( il film  l'ultimo re  di scozia   e la mia  africa  , il romanzo  omonimo    da cu è  tratto il film  ,     i racconti   della mia amica  e  suo  zio  missionario in Mozambico   e quelli dei  amici  senegalesi     e  camerunensi    venditori  ambulanti   nel mio paese   o  dell nmia provincia  )  ci   sono anche alcune    canzoni  dell mio viaggio  fin qui intrapeso  :  Io vagabondo   dei Nomadi .,   La  strada  e  Grande  famiglia dei MCr  ,  la  canzone   Les diserteurs  di Boris  vian  ( imparata in lingua  originale  alle superiori  (   qui  un  soito  con il  resto  del  testo , le  varie  versioni  , le  cover     le traduzioni in iitaliano e  el altre lingue      e  i retroscena  storici  della  canzone )  segnati in rossso  e il  primo capitolo   del  romanzo (   da  cui  ho tratto deliberatamente    e rielaborato sia per  un racconto  che  ho scritto per  il sito internet  dell'associazione escursionistica  cittadina     camminalimbara    lo trovate  qui  in pdf   con le mie foto delle  nostro monte  )       Il  voltagabbana  di Davide Lajolo   segnato  in  neretto   e  altro materiale  non catalogabile preso  dagli amici\che   di Fb  e   dai loro  blog  \  siti , e  in giro per  la rete  in parte  rielaborata  e  in parte  no . Non essendo stato possibile contattare tutti gli autori  ,  resto a  disposizione per  l'eventuali  citazioni o rimozioni   del loro materiale 

 Adesso riprendiamo il discorso interroto 

 


                    IV  MISSIONE  e HOTEL   ADDIO   \  CLANDESITINITÀ

Dopo l'allontamento   e la sua  scomparsa   fra  i  desaparesidos  della  dittatura ,  di padre  F  o padre G  (  come lo chiamavano  tutti  perchè era stato  prete  in una prigione   dell'ex regime  cooniale )  o il prete  rosso  \  comunista  come lo chiamavano    i simpatizzanti   e i sostenitori  delle  frazioni   delle aresistenza   anticomuniste   e  diventate poi  ( salvo eccezioni  )  sosteniitori efiancheggiatori    della dittaura , subentrò  un nuovo prete  , più conservatore   e meno   aperto  al dialogo alla  contaminazione  e convivenza  fra le  culture   . Sotto  di lui    ,   ho rimosso il nome  talmente   lo detestavo  ,  i laici  credenti  e non credenti , prima  rispetttati e ben acettti  all'interno   della  missione  ,  in quanto  per  don F    i  non credenti eo  credenti  tiepidi   cioè i non praticanti  sono più  credenti  degli stessi   credenti  ,mi fecero prendere per  non compromettermi    . in una notte  di settembre  ,   il vento sulla pelle, sul mio corpo il chiarore delle stelle  la decisione    di  abbandonare  la missione   con grande  nostalgia  e  dispiacere   visto i   forti legami  d'amicizia   ,  con alcuno  anche fraterno ,  ma  soprattutto perchè essa  era legata  alla  mia storia   d'amore  e per  il forte legame  che  avevo    ogni  vota  che  lo vedevo  , in quanto  dalla  missione e dal suo circondario  erano in linea  d'aria   uno\ due km   .  Esso  nel bene e nel male, nella bella e nella cattiva sorte mi è  entrato dentro  .
L'addio  fu   triste   , ma pieno di speranza     , m'augurano  (  sia  don F   venuto a  salutarmi  all'uscita  della missione    con questo  augurio  : <<  che  la  tua  strada   strada sia sempre emozionante e ricca di fantastiche avventure ! >>  )  sia  gli abitanti  , e  forse  se non ricordo male  ,  anche  il nuovo prete   Buon viaggio hermano querido e buon cammino ovunque tu vada  forse un giorno potremo incontrarci di nuovo lungo la strada.  Ultimo  squardo  prima di lasciare la missione   e lavorare  sempre  nella stessa regione  , ma più lontano  dalla  collina dell'hotel erotika   che   si è radicato dentro fino a diventare una parte di me, tanto che posso dimenticare quello che ho fatto ieri , ma di esso ricordo tutti i particolari    soprattutto  di quella notte   e  il suo abbandono .
Ora    c
he mi sono  diventato  un  senza  fissa  dimora  , in quanto faccio il medico condotto ,   e  continuo    sempre  più  in più  clandestinità  a  curare  nostante  gli  ordini  del governoe le  la  crisi sanitaria  sempre  più Grave    , le  etnie   perseguitate   e  i dissidenti   a non .
Mi trovavo nel  vilaggio di  **** e stavo curando  una ragazza  picchiata   e violentata  dalle milizie  del governo  , quando arrivo   un generale    , fortunatamente   con un briciolo di  umania   adifferenza  degli altri  sgherri   del regimme e mi lascio portare  al termine  il mio  dovere di emedico  ,  in quanto  tutto l'ambulatorio (  se  coosi si può chiamare  un tugurio  fatiscente 




 
                                               presa dalla rete




 fra cu anche  gente   favorevole  a militari  era  insorta  a  mia difesa  . Si arrivo con le armi  spianate , grazie  alla mediazione  di Hubutu   che sarei stato arrestato  dopo  aver  finito  di curare  la  ragazza  . Mentre  il resto dell'ambulatorio  rimaneva inerme   in quanto sotto  minaccia delle armi dei militari   venivo   picchiato  \ ,manganellato  ed    brutalmenente  ammanettato  ,  rivedi  e  ringraziai in silenzio  suo fratello\fratellastro liguardai  negli occhi sorridendo ( credo che sia stata l'ultima  perchè seppi  in carcere    che  fubarbaramente ucciso   durane  una  dele tante rapressaglie ed incursioni  delel armate   dittatoriali )  in quanto mi riotorno alla mente   che fu il custode  dell'hotelerotika  .In carcere  rimasi   circa due anni  risèeto ala prena  che  è  di   4\5   , perchè  per  aver  fu graziato dal dittatore  , in quanto  visitando il carcere   vedendomi si  ricordò  che  lo salvai da  una  grave crisi  eplettica  e  che  gli diedi l'indirizzo di uno specialista  europeo dove  si curò . Durante  il periodo trascarso nelle  carceri del regime   , oltre  i sopprusi tipici delle dittature e di   di quelle   forme  di governo pseudo democrativco  che   nel sud  del mondo vengono chiamnate democradura  trovai  molta umanità  sia  ( anche se più rara  dato che  a stragrande maggioranza dei quali, tolte alcune,rarissime eccezioni, considerano i detenuti come una scocciatura e niente di più. )  tra le  guardie  , sia  l'ambiente  carcerario  che  gli esponenti  e la cricca del regime chiamano   \ etichettano come feccia , ma che  mi aiutarono a far  si che  le  mie condizioni di salute  non degnerassero  uleriormente  in un tumore    . In esso , oltre ai normali opositori   c'erano anche ex sostenitori e fiancheggiatori  , alcuni vicini all'E'elite   del governo e ora     passati  a dissidenti  , che   ( come   me  )  s'illusero  facendosi  treascinare dal  carisma  del capo del regime   , cedendo che fosse  un leader carismatico  che avrebbe  portato il paese  fuori dalla quella  di bande  (  ridotta  ed istinta   con il suo  governo  )  alla democrazia  vera  . A  ripensare  al carcere mi viene  in mente  questa  strofa  di    Les  deserteurs di Boris   Bian   :
<< (....)
 Quand j'étais prisonnier
On m'a volé ma femme
On m'a volé mon âme
Et tout mon cher passé
Demain de bon matin
Je fermerai ma porte
Au nez des années mortes
J'irai sur les chemins

 (...) 


Quand'ero prigioniero
mia moglie hanno stuprato
ed anche il mio passato
e la mia dignità.
Domani, a buon mattino,
io chiuderò la porta
su un'esperienza morta
e in strada me ne andrò.

>>

Qui   vidi  ed in parte  le subii'  anch'io, riuscendo  ad evitare  ,  forse  per la pena  breve o forse perchè  avevo curato anche  le  varie  appartenti alle varie frazioni essendo  la missione sita   in una zona   di piena  guerriglia quelli che  poi   sarebbero diventati sgherri  e non ero    un grande  oppositore   e critico   ,   le  violenze e le  torture  più  terribli  (  scariche elettriche ai genitali, pestaggi  ,  somministrazione forzata  d'acqua  salta  ,  unghie  strappate  , andare  in bagno  sorvegliato    e  con la porta aperta  , senza  che mi fornissero carta igenica  o  di che pulirmi ,    operazioni  ---- questa la subi anch'io  , quando   con le  bastonature  mi ruppero  un braccio   e una costola  --  legati al letto  mani e piedi  , ecc  e  altro campionario  di  torture e  umiliazioni  che evito di raccontare    per  stomaci sensibili   . Queste  brutture  furono   almeno nel periodo che capitai io ,  sotto controllo medico , in quanto  al regime  davano fastido , le  denunce   delle  associazioni internazionali  per i diritti umani  , ancora presenti   nel paese  . 
Fu questro che  mi Salvo psicologicamente  e mi fece rimanere  vivo    anche se   con  delle   ferite  nell'animo .
Quando usi  dal carcere  chiesi ad una  guardia del regime  , che mi  zitti   per poi riprendere il discorso quando fuummo soli  a  tu per  tu  senza  i coleghi  ( più ligi  alle disposizioni  governative  )  <<   come mai    coe mai  l'hoel erotika   , i cui muri avvolti  dalla   vegetazione  sempre  più fitta  ,  erano   rimasti e non abbattuti >>   e lòui << perchè  ess  oltre ad essere sede  dei vari  movimenti contro il regime \  governi fantoccio coloniali  ,  fu anche  il osto in cui nacque  e  lavoro la madre    del nostro  Capo spremo . E  che lui   , fin quando era viva sua madre  non  poteva  o voleva  abbatterlo  ,  ma neppure  restaurarlo per non attirarsi l'ira  della chiesa  che lomvedeva  come luogo di perdizione   , allora si raggiunse un compromesso e si lascio li , e ad abbaterlo e  a condannarlo all'oblio , sarà il tempo e la vegetazione   >>  . Poi   fui caricato  su idrovlantre  e trasferito a  70 km di distanza da lla  mia  zona   dove  avevo sempre  lavorato   e  vissuto da  quando  fui  qui in Africa  . E piansi   e in silenzio  ed  è come   se  fossi morto dentro   , visto che vedevo allontanarsi sempre  più  dall'hotel erotika   . Fui trasferito a  ****  zona in totale  dominio dela dittatura  ,  e ripresi il lavoro in un ospedale  dove   curavo solo  gente   del regime  , e  della povera  gente   registrane la morte   o rinunciarla  a curarla, in quanto   la precedenza  e el poche medicine  rimnaste andavano  ai più ricchi  e  a uelli vicini al re gime .

Continua prossimanente  

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