16.3.09

“ Dove è finita la solidarietà nell'Italia unita da Garibaldi e Vittorio Emanuele III°????

 

Cari telespettatori” Il quinto potere vi presenta la telenovelas dal titolo “ Dove è finita la solidarietà nell'Italia unita da Garibaldi e Vittorio Emanuele III°???? .... l'hanno unita veramente o hanno fatto finta?



Lucrezia_borgia_                                                                                        Lucrezia Borgia



Ero certo che la condizione che viviamo in Italia ci da l’euforia della libertà, ma la libertà come diceva il buon Gaber non è uno spazio libero, libertà è partecipazione. La storia è molto lunga, si parte dall’Unità, cosiddetta, d’Italia. Una serie di stati e staterelli sgherri che si contrastano e che vivevano in una galassia il cui unico Sole era lo Stato del Papa, su cui si uniformava il sistema politico e amministrativo  cultural-religioso, che con buona pace del nostro onesto e caro Mazzini, non è mai stato di ispirazione liberale e laica. Guelfi e ghibellini altro non sono che due sponde di un mare fatto di soprusi e di angarie  finalizzate al controllo dell’altro. In questo clima l’impresa garibaldina che ha dalla sua solo l’immagine generale e ideale dell’Unità sotto l’ala rossa dell’eroe dei due Mondi ci appare come una forzatura degli schemi per chiudere il puzzle della penisola, relitto del vecchio e caro Impero. Piemontesi e siciliani non si sono mai capiti e questo non è stato risolto nemmeno dopo l’accensione della fiamma sul colle romano nel 1872 con la breccia di Porta Pia. Roma capitale ha mantenuto nel suo cuore il nucleo papalino e i Savoiardi non hanno certamente sfruttato la cultura dell’Impero, piuttosto si sono rifugiati nelle ripetizione a ciclostile delle regole del loro piccolo Regno in un Italia sconquassata e tremendamente sperequata e disallineata. Il frutto di tutto questo sono il Concordato e la nascita del grande partito della Democrazia Cristiana che troppo presto spegne la luce di Don Sturzo e diventa una coalizione retta a maggioranza dai nuovi Guelfi. Oggi, una ulteriore diaspora nella politica italiana, li vede prendere posizione sia a destra che a sinistra ( guelfi neri e guelfi bianchi) con un notevole danno per lo Stato, inteso come Tutore di tutti e laico, non confessionale. I camaleonti del potere, che cavalcano sempre la nave del Duce, quello che ci mette la faccia o i quattrini, oggi seguono le direttive del vaticano e i diktat delle società di statistica e sondaggi. Incuranti di qualsiasi situazione tracciano scenari apocalittici e addormentano le coscienze con la televisione. Infondo il popolo italiano si nutre di Grande Fratello e di Tornisti. Tutto il resto è noia. E in questa noia ci sono le famiglie che fino a ieri erano in grado di assicurare ai loro figli un avvenire e oggi sono sul lastrico, ma, se volessero protestare questa loro circostanza, sarebbero sempre i soliti sfascisti e iettatori che vedono continuamente nero. Guardate, invece, come stanno bene i signori che sono al Governo. Ammirate le loro livree, le loro case, le loro famiglie e le loro amanti. Le “fidanzatine” dei boss politici oggi, con il beneplacito del Papa e dell’assemblea dei vescovi, queste creature lievi ..... possono assurgere, per il grande senso di giustizia o giustezza dei loro padroni, anche al grado di luogotenenti, ministri o addirittura, prossimamente, anche presidenti del Senato o della Camera. In quest’Italietta da avanspettacolo che fa ridere tutto il mondo la solidarietà verso i più deboli e gli indifesi è un paradosso da dimenticare, bastano i telegiornali a ricordarcelo ogni tanto, proprio quando la cosa fa notizia. Il mercato delle notizie e del gossip tira sempre, un pò come le esecuzioni capitali nella piazza principale, quando non c'era la televisione! 


Allora perchè L'eroe dei due mondi, che comunque era uno che amava le donne, la sperimentazione continua della vita, la passione per l'anima della gente, pur con tutti i suoi limiti, ha voluto fare l'impresa? A chi poteva interessare? Cui prodest? Mah! Oggi l'italia è una, la bandiera è azzurra e a tutelare i nostri sonni leggeri c'è un nano da incubo che sfrutta tutti i mezzi, furbo, per addormentare le coscienze e portarle verso il NUOVO FASCISMO senza che se ce ne accorgiamo. Non ci resta altro da fare che cercare di scoprire in tempo chi è il NUOVO HITLER prima che qui scoppi un gran casino e .....................speriamo di no!


UGO ARIOTI  ...  ancora con licenza di pensiero!

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Meloni e company facessero leggi più serie anzichè Vietare le parole «handicappato» e «diversamente abile» nei documenti ufficiali. un linguaggio più inclusivo non si fa per via legislativa

  se invece  di  fare  una legge  per una   cosa di poco conto   visto che  la  sostanza  non cambia   facessero leggi  o  almeno modificase...