Immagine di franca bassi "gabbiano"
kabul
I miei occhi di gabbiano
sono stanchi di vedere
tanto odio...tante guerre.
M'appaiono schegge
di luce azzurra,
bagliori di lampi gialli...poi rossi,
nelle orecchie un grande fragore,
poi il silenzio! una grande pace.
Una paura sottile m' avvolge,
stringo la mia vita e torno a dormire.
Un rumore sordo mi sveglia!
vedo come un film la mia vita.
Nel cielo torna il chiarore,
da dietro nuvole di fumo acre
silenziosa la luna appare
sull'antica torre,
sembra la luce di un faro amico,
che illumina con amore
lo specchio di mare
e aspetta il ritormo dei suoi figli.
Prima di riposare le mie ali stanche,
ritrovo tra i pensieri
frammenti di volti amici,
cuori spezzati dal dolore,
giovani sorrisi spenti appena nati.
Intorno un immane flagello.
Odo ancora il pianto
di una giovane madre alla ricerca
di un figlio che non c'è più.
Provo nelle mie ali
dolore di carni strappate,
vedo nella polvere
brandelli di tela insanguinata,
solo una terra bagnata di lacrime amare.
Ricordo... per le strade polverose
il correre dei bambini ormai soli
alla ricerca di una mano,
come in un sogno li vedo mentre
vagano per i vicoli... corrono
dietro un aquilone colorato
diventato solo un gioco
di un sogno ormai strappato.
Cerco per le strade di Kabul
i frammenti di note di una voce,
il volto di un amico che non c'è più!
Ma loro Vivranno per sempre dentro di me.
franca bassi
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