era ora un passo verso una memoria condivisa e una chiusura delle ferite ancora aperte ?
scopro solo ora parlando di fucilazioni e decimazione su i vari gruppi di fb dedicati al centenario della primna guerra mondiale questo articolo e questa iniziativa da parte dei nostri governanti
grazie della segnalazione di Fortunato Galtieri appartenente al gruppo di discussione su facebook https://www.facebook.com/groups/centenarioprimaguerramondiale
da http://archivio.internazionale.it/news/grande-guerra/
Grande Guerra. Pinotti: commissione per far luce su fucilazioni grande guerra 31 luglio 2014 10.20
Roma, 31 lug. (TMNews) – “I tempi sono maturi per un’accurata e scrupolosa operazione di giustizia storica e morale, lontana da preconcetti” sulla vicenda dei mille più soldati italiani fucilati durante la Grande Guerra. Lo ha affermato ad “Avvenire” la ministro della Difesa Roberta Pinotti, proponendo di “istituire un gruppo di lavoro per fare luce sui soldati italiani fucilati nel corso della Grande Guerra, vittime di singole esecuzioni o di decimazioni sommarie effettuate “sul posto senza processo”.
L’intervento del ministro della Difesa fa seguito a una inchiesta in due puntate del quotidiano cattolico sulle esecuzioni sommarie, le decimazioni e il rigore spietato della giustizia militare italiana durante la Guerra 15-18. “Avvenire” ricorda che in Francia e in Gran Bretagna già da tempo ci sono state iniziative pubbliche e legislative per «restituire l’onore» ai soldati fucilati “per dare l’esempio”.
L’iniziativa della commissione trova il consenso bipartisan del presidente della Commissione Difesa della Camera Elio Vito (Fi) e di quello del Senato Nicola Latorre (Pd).
Roberta Pinotti, nel suo intervento al quotidiano dei vescovi, ha ricordato che i soldati “vittime di tali esecuzioni sono spesso stati uccisi semplicemente per mantenere l’ordine tra le truppe stremate dalla fatica o ancor più banalmente per dare l’esempio ai commilitoni e oggi non figurano nemmeno nell’elenco dei caduti”.
Favorevoli a approfondire questa pagina buia della storia italiana si sono detti gli storici Nicola Labanca, Irene Guerrini, Marco Pluviano, Alberto Monticone, Roberto Morozzo della Rocca e Mimmo Franzinelli; l’ex ministro della Difesa Arturo Parisi e il generale di corpo d’armata dell’esercito Fabio Mini
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