15.11.14

sfruttare e deridere il maschilismo e l'abuso del corpo delle donne ( lo stesso si potrebbe fare per il corpo degli uomini )

Lo so  che non è bello ed  sa  di sfruttamento  del corpo  della  donna  .  ma  visto ormai  come   noi maschi allupati  (  compreso il sottoscritto a  cui  certa esibizione   del corpo   femminile  ,  nausea   per  la  sua  volgarità  )   siamo attirati  da un organo femminile  in questo caso le tette  ,  mi  sembra  utile . voi  che ne  pensate  ? 


Tette per la scienza: poco chic, molto efficace

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Si sa, spesso le scoperte scientifiche non trovano un adeguato bacino di utenza, specialmente sui social, dove è più divertente condividere l’oroscopo del giorno, gattini che giocano, gli highlights dell’ultima partita di calcio e… tette.                                         Qualcuno ha riflettuto bene sulla cosa e ha pensato di unire scienza e tette, in un binomio oserei dire “perfetto” per una facile e veloce condivisione. Unire scoperte scientifiche e forme femminili significa arrivare anche al ragazzino delle medie per il quale l’ora di scienza è paragonabile alla fase REM.                                                                   L’idea è venuta a Lara, una 30enne paleoantropologa  attiva nel web marketing e nella comunicazione, da sempre amante della scienza e dei social network. Lara ha deciso di “arrivare a tutti”, sfruttando il fenomeno delle foto con i cartelli su Tumblr, unendolo a scritte su base scientifica e abbondanti seni come sfondo: nasce così “Tette per la scienza” . Nei cartelli sorretti da tanta abbondanza si parla di celiachia, vaccini, OGM, prevenzione, tagli alla ricerca, scoperte scientifiche (tutto sorretto da dati certi e pubblicazioni, nulla di campato in aria, per intenderci). E pare proprio che la cosa funzioni, sembra il nuovo paradiso dei nerd ! In pratica, come dice la stessa Lara, l’obiettivo  è divulgare argomenti pesanti in modo leggero: “Il tutto nasce dalla constatazione che certi messaggi sembrano non riuscire a penetrare e che forse, come espediente, poteva essere interessante utilizzare una cornice esteticamente gradevole, che attirasse l’attenzione. Sono convinta di non essermi sbagliata più di tanto, poiché leggo molti messaggi di persone entusiaste, che commentano questo o quell’altro post scrivendo di aver appreso grazie a me cose che non sapevano”. “Dove non può la Ragione possono le puppe” dice lo slogan di Tumblr.                                                                                                            Poco etico? Abbastanza. Svilente per l’immagine della donna? Anche. Per una buona causa? Senza dubbio. Lo farei? No, e non solo perché le foto su Tumblr mi hanno scoraggiata non avendo abbastanza “sostanza”. In ultimo, funziona? Decisamente sì. Come spesso accade su internet: scelta poco chic, ma molto efficace.






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