Classe 1955, cantautrice ed insegnante di musica in pensione. Roberta D'Angelo comincia molto giovane a scrivere canzoni, ne compone oltre 30 e registra tre LP, stando a contatto con tutti i più grandi
artisti della Roma degli anni '80, da Venditti a De Gregori. Poi il sogno che si scontra con la realtà, la musica che non riesce a darle una vera stabilità economica e quindi il concorso a cattedra per insegnare a scuola, alle medie.Diplomata in pianoforte al conservatorio, insegnerà ai suoi alunni a suonare e cantare, con una forza d'animo e una gioia travolgente che la contraddistingue ancora oggi.Una volta arrivata la pensione, Roberta ha potuto dedicarsi di nuovo e totalmente alla sua passione: fare musica. "Ci dicono tanto che dobbiamo ritrovarci", scherza, "c'è chi lo fa andando in Portogallo e chi come me si rimette al pianoforte. Nelle mie canzoni parlo di vecchiaia, una parola che di solito è un tabù, ma questo è un dono che la vita ci ha dato e noi dobbiamo approfittarne".
Inizialmente quando ho letto l'articolo citato sopra credevo che la signora in questione fosse come la protagonista dell'esempio citato da Luigi Pirandello nel saggio sull'umorismo del 1908
[...] signora che si agghinda come una giovinetta, suscita la risata perché la vecchia è il contrario di ciò che vuole apparire (questo è l'avvertimento del contrario). Successivamente interviene la ragione, che scopre il perché dello strano abbigliamento e del pesante trucco: la vecchia signora voleva essere ancora attraente per il giovane marito (questo è il cimento del contrario). Alla precedente comicità subentra il dramma della donna.
da https://www.skuola.net/appunti-italiano/luigi-pirandello/umorismo-pirandello-esempio.html
poi riascoltando meglio il video e leggendo questo suo intervento sul suo facebook mi sono accorto stavo prendendo un abbaglio\ una cantonata
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