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24.7.25

sono orgoglioso delle ragazze della nazionale calcio femminile che fino al minuto 95 di una partita infinita ci hanno fatto sognare una finale europea che sarebbe stata meritatissima, oltreché storica.

Santa Maria del pallone - modena city ramblers
Una Vita Da Mediano (+ testo) - Luciano Ligabue⁕⁕



Premetto  che  non ho visto    la  partita  perchè ai miei  non piace  più il  calcio   tanto che     non   si vedono  più europei e  mondiali    come non biasimarli    anche  per  me  è più o meno   cosi    dopo un passato  ultra  e  fanatico  .    Dopo  il  passato Ultra  , la  fase  intermedia   descritta  da  alcune esperienze  sull'ex  chat il muro dei tifosi  del sito  dell' INTER      che  può essere   riassunta      dalla prima   canzone    suggerita  ⁕   a  quello     di  storie   e personaggi    tipo la  seconda  canzone ** 
Ho  visto    qualche  pezzo  ai tg   e su internet  .  E devo dire   che  concordo   con coloro che    inve  sono     orgogliosi   lo stesso     delle  giocatrici     della  nazionale   femminile    e  vedono  oltre   «Tutti pronti subito a parlare di errori, regali, papere, scelte sbagliate. In Italia è così.»
Io, invece, stasera sono orgoglioso di queste ragazze che fino al minuto 95 di una partita infinita ci hanno fatto sognare una finale europea che sarebbe stata meritatissima, oltreché storica.
Stasera solo orgoglio e gratitudine per il cammino straordinario che hanno fatto. Per aver riportato il calcio italiano in una semifinale di una grande manifestazione. C’eravamo dimenticati come fosse fatta.
E perché, con una squadra e un gruppo così, è solo l’inizio.
Grazie per tutte le emozioni che ci avete fatto (ri)vivere. Un rigore inesistente (Moviola Italia femminile, arbitraggio disastroso: perché il rigore contro le azzurre non andava dato ) ma purtroppo il calcio è anche questo. 

da  Lorenzo   Tosa  
[...]    Ho sofferto tantissimo a guardare questa partita, non avrei mai immaginato di provare così tanta tensione e coinvolgimento davanti a una partita di calcio. E invece sì, ho sofferto, perché ci credevo, perché ci tenevo, perché queste ragazze se lo meritavano.
Hanno portato il tricolore dove nessuno se lo aspettava, con cuore, grinta, talento e dignità. Hanno fatto quello che tanti uomini, spesso idolatrati senza merito, non riescono a fare: giocare con l’anima. Eppure, nonostante tutto, c’è ancora chi le guarda dall’alto in basso, col solito sorrisetto carico di maschilismo, pronto a sminuirle.
Ma vorrei vederli correre davvero, questi sapientoni da bar. Vorrei vederli tenere il ritmo, affrontare la pressione e rappresentare un Paese intero con la stessa eleganza, forza e coraggio. Le nostre Azzurre non hanno solo giocato a calcio, ci hanno fatto sognare, ci hanno unito, ci hanno rappresentato.
Grazie ragazze, per la bellezza che ci avete regalato, per l’orgoglio, per l’esempio, per averci fatto credere, ancora una volta, che il calcio può essere passione vera e non solo business o machismo.

 Avremmo voluto vedervi in finale, ma pazienza  sarà  per la  prossima 

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