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28.12.25

diario di bordo speciale feste natalizie 2025\26 parte I Due fratelli (Danilo e Luca Giustozzi) ., diventano papà a Natale: Sara e Amelia sono il regalo più bello ., tregua di natale del 1914 ., A NATALE SIAMO TUTTI PIÙ…CAZZONI – A BARI, UN UOMO HA ADDOBBATO LA SUA AUTO CON LUCI LED A TEMA NATALIZIO – IL TRENTENNE STAVA SCORRAZZANDO PER LE STRADE DELLA CITTÀ,

  DA MSN.IT 

«È una storia bellissima, incredibile. Una di quelle che fanno bene al cuore». Danilo Giustozzi, con grande emozione, racconta il Natale più incredibile della sua vita. Lui e il fratello Luca sono diventati papà lo stesso giorno, il 25 dicembre, a distanza di poche ore l’uno dall’altro. Due bambine nate nel giorno simbolo della famiglia, una vicenda straordinaria, che ha il sapore del piccolo miracolo natalizio.


Macerata, due fratelli (Danilo e Luca Giustozzi) diventano papà a Natale: Sara e Amelia sono il regalo più bello

I momenti
La prima a venire al mondo è stata Sara, nata all’1.30 della notte di Natale all’ospedale di Macerata. Figlia del civitanovese Danilo Giustozzi, 37 anni, ingegnere, e di Giulia Rosettani, 38 anni, medico.
La piccola pesava 3 chili e 300 grammi ed è la seconda figlia della coppia. Un parto naturale, arrivato all’inizio di una notte che sembrava già speciale e che invece avrebbe riservato ancora molte sorprese. Nello stesso giorno, ma alle 16.45 e all’ospedale di Civitanova, è nata Amelia, anche lei del peso di 3 chili e 300 grammi, figlia di Luca Giustozzi, 33 anni, pure lui residente a Civitanova, incaricato dell’oratorio salesiano della città rivierasca, e di Beatrice Ciccioli, 30 anni, segretaria in uno studio di ingegneria a Lido di Fermo. Per loro si tratta della prima figlia, arrivata in anticipo e accolta con un’emozione difficile da descrivere. Luca e Beatrice hanno saputo della nascita di Sara solo dopo la messa di mezzanotte.
«Eravamo appena rientrati a casa – racconta Luca – e mai avremmo potuto pensare che dopo così poco sarebbe toccato anche a noi». Le due gravidanze, infatti, avevano scadenze diverse e nulla faceva immaginare un esito così sincronizzato. Sara sarebbe dovuta venire al mondo a metà dicembre; Amelia, invece, era attesa verso la fine del mese, proprio in coincidenza con il compleanno di Luca. E invece, nel giro di poche ore, il Natale è diventato un evento doppio, capace di unire ancora di più due famiglie già molto legate.
L’annuncio
Nove mesi fa, durante una cena, a tavola c’erano Danilo e Giulia, Luca e Beatrice. Un brindisi, una risata, poi l’annuncio arrivato quasi per caso. «Per far capire a mio fratello che mia moglie era incinta – racconta Danilo – ho detto che Giulia non poteva bere perché aspettava un bambino. A quel punto Beatrice ci ha guardati e ha detto: nemmeno io posso, perché sono incinta anche io».
La battuta
In famiglia, con il passare dei mesi, c’era una battuta ricorrente: «Nasceranno insieme». A dirlo con più convinzione era stato soprattutto il nonno, il padre di Danilo e Luca, che fin dall’inizio ripeteva che quelle due bambine sarebbero nate lo stesso giorno. «Noi ci scherzavamo sopra – raccontano i due fratelli – dicevamo che era impossibile, viste le date diverse». Alla fine, però, aveva ragione lui. In casa Giustozzi si parla già di “cugine gemelle”. Un Natale davvero indimenticabile.
«Diventare padre è sempre un’emozione enorme – dice Luca – ma farlo lo stesso giorno di tuo fratello, e per di più il 25 dicembre, è qualcosa che ti resta dentro per sempre». Una storia straordinaria fatta di famiglia, coincidenze e vita che nasce.


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  Non riesco a leggerlo  correttamente    e  quindi non sapendo se  dipende da  me  o da  voi  ripropongo   un  post    che  avevo  già proposto  la settimana  scorsa   mi  s'era  cancellato    per  problemi. tecnici      ho    rimosso  ( meno  male   che  lo avevo salvato  sul  pc )  


   canzoni  suggerite  

generale ( cover ) - Anastasio Generale ( originale ) -Francesco de Gregori La tregua di Natale del 1914 è uno dei paradossi più potenti della storia:un gesto di pace nato non dall’alto, ma dal basso.Non dai governi, che rifiutarono la proposta di Benedetto XV,ma da soldati esausti, immersi nella morte, che decisero di sospendere l’odio almeno per un giorno.È un episodio che smaschera la struttura stessa della guerra:chi la decide non la combatte, chi la combatte non la vuole.E quando i soldati si incontrano senza armi, la propaganda evapora,e resta solo la nudità dell’umano.Nel dicembre del 1914, nel fango di Ypres, la guerra di logoramento sembrava aver inghiottito ogni residuo di senso. Trincee scavate da chi non era sopravvissuto, cadaveri disseminati nella “terra di nessuno”, assalti sanguinosi per pochi metri destinati a essere persi il giorno dopo.Eppure, proprio lì, nel punto più buio, accadde qualcosa che nessun comando aveva previsto.La notte della vigilia, i soldati tedeschi accesero piccole luci lungo il filo spinato. Un soldato inglese vide i bagliori e sentì una voce: “Soldato inglese, buon Natale!”.Uomini che fino a poche ore prima si sparavano addosso uscirono


disarmati, si incontrarono a metà strada, si strinsero la mano, si scambiarono sigarette e auguri. Per un giorno, nessuno sparò.La tregua non cambiò la guerra, ma incrinò la sua logica. Ricordò a tutti che il conflitto è deciso da chi non combatte, mentre chi combatte desidera solo tornare a casa.
Infatti L’avvicinarsi del primo Natale di guerra sembra offrire un’occasione. È papa Benedetto XV a proporre una tregua natalizia. Il 7 dicembre 1914 scrive ai governi delle potenze belligeranti, chiedendo che “i cannoni possano tacere almeno nella notte in cui gli angeli cantano”. La proposta viene respinta, come accadrà anche nel 1917, quando il pontefice definirà il conflitto un’“inutile strage”. I governi rifiutano. Ma chi combatte è stanco. Così, la notte della vigilia di Natale, accade qualcosa di inatteso. Nelle linee tedesche attorno a Ypres compaiono piccoli segnali luminosi lungo il filo spinato. Una vedetta inglese annota nel suo diario: “Mentre osservavo il campo, ho notato un bagliore nell’oscurità. Poi un’altra luce, e un’altra ancora, lungo tutta la linea tedesca”. Poco dopo, nel silenzio, si sente una voce: “Soldato inglese, buon Natale!”.
Alcuni soldati tedeschi escono dalle trincee disarmati, le mani alzate. Provano a spiegare, in un inglese incerto, che non vogliono combattere almeno quel giorno. Con esitazione, anche alcuni britannici fanno lo stesso. Attraversano la terra di nessuno, evitando crateri, reticolati e corpi insepolti. Il rumore della guerra si spegne.I primi uomini si incontrano a metà strada. Si guardano negli occhi. Si stringono la mano. È un gesto semplice, eppure impensabile fino a poche ore prima. Nemici pronti a uccidersi scoprono di essere uomini simili. Il coraggio si diffonde: sempre più soldati escono dalle trincee, si scambiano sigarette, sorrisi, auguri. Non serve una lingua comune per riconoscersi.
Il tenente inglese Alfred Dougan Chater scrive: “Penso di aver assistito a uno degli spettacoli più straordinari che si possano immaginare. In pochi minuti, il terreno tra le trincee era pieno di uomini di entrambi i lati che si stringevano la mano e si auguravano un felice Natale”.
Per un giorno, la tregua restituisce umanità alla guerra. Ogni soldato capisce che dall’altra parte c’è la stessa paura, la stessa stanchezza, la stessa voglia di tornare a casa. “La maggior parte di loro sarebbe felice di tornare a casa, come noi”, conclude Chater. “Per tutta la giornata nessuno ha sparato”. La notizia raggiunge i civili. I giornali raccontano l’evento, Arthur Conan Doyle lo cita come prova che la guerra può spezzare le vite, ma non cancellare l’umanità. Alcune fotografie mostrano persino una partita di calcio improvvisata tra le trincee. Quando i cannoni riprendono a sparare, molti soldati si chiedono che senso abbia uccidere perfetti sconosciuti. La guerra, ancora una volta, è decisa da chi non combatte mai.

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  dagospia 

A NATALE SIAMO TUTTI PIÙ…CAZZONI – A BARI, UN UOMO HA ADDOBBATO LA SUA AUTO CON LUCI LED A TEMA NATALIZIO – IL TRENTENNE STAVA SCORRAZZANDO PER LE STRADE DELLA CITTÀ, QUANDO È STATO FERMATO DALLA POLIZIA, CHE LO HA MULTATO PERCHÉ LE LUCI RAPPRESENTAVANO UN POTENZIALE PERICOLO PER LA CIRCOLAZIONE – A BARI LE VETTURE TRASFORMATE IN ALBERI DI NATALE SONO DIVENTATE UNA MODA IMBECILLE. POCHI GIORNI FA UN'ALTRA VETTURA RICOPERTA DI LUCINE AVEVA CAUSATO UN INCIDENTE


bari - auto addobbata per natale

Estratto dell’articolo di Nicolò Delvecchio per www.corriere.it

 

BARI - AUTO ADDOBBATA PER NATALE

Le festività del 2025, a Bari, sono state caratterizzate dalla moda delle auto addobbate come alberi di Natale. La loro presenza appariscente nel centro di Bari aveva fatto rapidamente il giro dei social, anche perché vedere una macchina interamente modificata come fosse un abete non è cosa da tutti i giorni.

 Soprattutto se quella macchina è una Mercedes Glc, interamente ricoperta di mini Led di colori diversi e con «animata» da giochi di luci. 

Quella macchina è stata però fermata dalla polizia stradale di Bari durante i controlli sulle strade cittadine e sulla tangenziale. Le luci, come spiega la polizia in un comunicato, «rappresentavano un potenziale pericolo per la circolazione, disturbando la visibilità degli altri automobilisti e creando possibile confusione con la segnaletica stradale e semaforica».

 

auto addobbata con luci al led per natale - bari

Dagli accertamenti svolti è anche emersa l’assenza delle autorizzazioni della Motorizzazione Civile per le modifiche apportate al veicolo. Il conducente, un trentenne, è stato sanzionato ed è stata vietata la circolazione della Mercedes fino al ripristino delle condizioni originali. [...] 

Il caso, comunque, non è l'unico: pochi giorni fa, infatti, il conducente di un'auto modificata nello stesso modo si è schiantato con la macchina dopo aver ignorato un alt della polizia locale. Il conducente è stato seguito lungo la statale 16 e ha poi finito la sua corsa schiantandosi contro un muretto nel comune di Bitritto.  A guidarla un 20enne, con precedenti penali, arrestato per resistenza a pubblico ufficiale e rimasto lievemente ferito.[...] 


                                                             
                    BARI - AUTO ADDOBBATA PER NATALE


BARI - AUTO ADDOBBATA PER NATALE

Sono stati sequestrati la vettura, le luci e gli arnesi per lo scasso trovati nel veicolo, risultato già sottoposto a fermo amministrativo nelle settimane precedenti per violazioni al codice della strada.