leggero taglio
le vene
al riflesso del
cielo
qualcuno in giro
m'ha preso
e chiudo gli occhi
rappreso sotto
i chiodi d'una
croce c'è
sempre l'ombra
della catena
il sacrificio la
luce mentre
tormento gli
angoli della bocca
un dedalo di
parole sembra
un'eco sciocca
il desiderio s'illividisce
celato dall'inganno
di chi non
capisce piove
ma sono soltanto
i miei occhi l'arcobaleno
spinge le stelle
nel canestro ed io
mi buco solo per
il gusto di diventare
come gli altri
miliardi di anni
luce lontano dai
tuoi guai ma sempre
attaccato come
un'ombra alla tua
anima ecco sparisce
la mia bocca fate di
me un vaso o un
pitale che importa
comunque sfamatemi
Nostra patria è il mondo intero e nostra legge è la libertà
8.8.07
Senza titolo 1974
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