Mani che graffiano le pareti dell’anima
ovattata e sorda,
invisibili si muovono all’unisono
con i battiti lenti di un cuore ribelle alla noia,
stelle di carta pesta
accese nella penombra
tra mille incertezze
dondolano e si cullano
appese alla luna
sospese tra terra e vuoto,
sogni lanciati come saette veloci
contro un muro di immenso silenzio
in attesa di nuovi orizzonti
dove potersi ubriacare di cielo
inebriandosi di speranza e attesa
per non sparire e morire
arresi da solitudine e rimpianto.
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