18.8.08

Senza titolo 770

La dimensione del sogno
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Durante le vacanze ho continuato lo studio del sogno, rivolgendomi prima alla teoria classica Freudiana e poi ad una rivisitazione teorica sullo stato attuale di conoscenza dei meccanismi onirici [Psicologia Dinamica, Casonato]. Prima di riportare i concetti che ho ritenuto di interesse maggiore vorrei proporvi un esempio di interpretazione di un sogno che mi è stato raccontato.

"Ho sognato di dover fare una cosa come la tua, non mi viene in mente... si, ecco dovevo andare a Roma per fare uno stage, dovevo lavorare in un ristorante"


Ho riportato, come meglio ho potuto, la breve descrizione che mi è stata fatta, che priva della giusta contestualizzazione, appare priva di significato. Specialmente perchè nel racconto è assente qualsiasi connotazione emotiva del proprio vissuto onirico, dato che molto spesso viene tralasciato quando si racconta un sogno per il maggior peso che viene dato alle immagini che riemergono dalla memoria.
In questo caso però, per la conoscenza della persona che mi ha raccontato questo episodio, l'interpretazione che ho azzardato mi è sembrata azzeccata nonostante questa mancanza.
Ci sono tre cose importanti in questo racconto, "Dovevo fare qualcosa come la tua", la città "Roma", "lavorare in un ristorante". Come dicevo prima non c'è nulla nella vita del "sognatore" che potrebbe spiegare il contenuto di questo sogno e il perchè sono state usate certe immagini invece di altre, ma ad una analisi più attenta i collegamenti non mancano.
Al sognatore è stata fatta una offerta di "lavoro" da una persona molto legata al sottoscritto, questa offerta è giunta proprio mentre era in vacanza a Roma, nel lavoro avrebbe dovuto fare da assistente proprio come io dovrò fare nel prossimo tirocinio. Interessante il fatto che sia stata usata la parola stage, invece di tirocinio, e che il lavoro consisteva nel lavorare in un ristorante, invece di fare l'assistente. Il materiale di copertura è stato dato da un'altra vicenda nella storia del sognatore,e cioè il fatto che due sue care amiche si siano trasferite a Roma dopo un stage in un ristorante.

Quindi ripulita la vicenda dalla copertura onirica, il sogno appare come un'allucinazione di ciò che si appresta a fare:

"Ho sognato che dovevo fare l'assistente per una persona a te cara che ho incontrato a Roma."


Nel sogno, come ho scritto in precendenza, le carte vengono mischiate, ma non in modo casuale, ogni sostituzione ha un nesso lungo il quale ci si può muovere, fino a scendere in significati sempre più profondi. Infatti questa interpretazione è solo superficiale, perchè se pur spiega alcune delle associazioni principali, non spiega perchè siano stati scelti alcuni episodi di copertura (come il trasferimento a Roma di alcune sue amiche) invece di altri, per scendere oltre questo livello, penso che il vissuto emotivo del sogno sia essenziale, ma penso che come primo esempio di strategia che bisogna adottare per interpretare i propri sogni possa andare bene.

Non vorrei allungarmi troppo in questo primo post, per cui vorrei scrivere un ipotetico motivo che sta alla base del sognare. L'ho trovato particolarmente interessante, potrebbe sembrare banale, ma non penso che lo sia.

"Il sognare è un processo cognitivo che ha luogo durante il sonno, in cui continuiamo ad assimilare ed organizzare pensieri della veglia ed eventi." [Fosshage]. Il sognare è un meccanismo adattativo, che si è sviluppato con certe caratteristiche peculiari, unicamente nell'uomo. Durante il sogno il Se' del soggetto si "prepara" alle sfide ambientali, e mantiene un rapporto con il mondo e le rappresentazioni di esso che si è costruito con il fine di salvaguardare la propria identità. "Si può vedere come i sogni possano consolidare configurazioni emergenti del Sé è dell'oggetto, un senso di sé e dell'altro. Sembra inoltre che il sogno possa contribuire a cambiamenti intrapsichici nel senso del sé"  [Fosshage]

Penso che la definizione dei termini possa aiutare nella comprensione, con si intende la persona nella sua interezza, includento il corpo e la sua organizzazione psichica, in opposizione all'oggetto,  entità esterna, che sia una persona, un animale, una passione. Il senso di Sé è la conoscenza di ciò che noi siamo, include molte descrizioni differenti, e non sempre coincide con il Sé vero e proprio, ad esempio possiamo pensare di essere persone che reagiscono bene alle situazioni difficili, quando in realtà, non siamo capaci di contrastarle.
Rileggendo quindi il concetto sopra esposto, penso appaia chiaro come l'attività onirica possa essere considerata un meccanismo attivo, che si sviluppa all'interno dell'individuo con il fine di rendere fruttuosa l'attività del cervello durante il sonno, preparandoci alle sfide che ci apprestiamo ad affrontare, rielaborando la concezione che abbiamo di episodi passati, fornendoci del materiale che possiamo utilizzare per modificare la concezione di noi stessi al fine di garantirci una migliore risposta all'ambiente.
Il sogno si rivelerebbe così molto simile ad una attività psichica conosciuta a chi pratica sport a livello professionale, e ciò all'immaginare il movimento che si sta per compiere e a ripetere mentalmente i gesti e le sensazioni che ci si prepara a provare. In questo modo, all'interno del cervello, si rinforzano le giuste rappresentazioni dell'azione che si sta per compiere, e si rinforzano le connessioni che verranno utilizzate per svolgerla, così da garantire una performance migliore.

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