Cerca nel blog

23.7.25

Discute la tesi di laurea con il figlio in braccio, il caso a Verona: «Troppe donne sono ancora costrette a scegliere tra famiglia e lavoro»

le #donne non hanno cari #familiday solo #aborto o #maternitàsurrogata .Ma hanmo problemi più importanti . Discute la tesi di laurea con il figlio in braccio, il caso a Verona: «Troppe donne sono ancora costrette a scegliere tra famiglia e lavoro» E' il caso della  maestra Alice Boselli, 42 anni e consigliera comunale a Povegliano,che si è laureata in Scienze storiche a Verona con il figlio in braccio. Il piccolo l’ha raggiunta durante la discussione della tesi, l’ha abbracciata e si è stretto a lei, mentre continuava a parlare davanti alla commissione. Invece di rimandarlo al suo posto, Boselli ha deciso di tenerlo con sé, riconoscendo che il gesto poteva assumere un valore simbolico. 

La sua tesi di laurea, d’altronde, analizzava proprio la condizione della donna nella storia. Un tema che, come ha evidenziato la stessa Boselli davanti ai docenti, resta attuale: «Molte cose sono cambiate, ma certi ostacoli ritornano. La conciliazione tra maternità, lavoro e crescita personale è ancora una sfida». La commissione ha compreso e accettato la situazione.Per Boselli, insegnante alla scuola elementare e già laureata in Scienze politiche nel 2009, questo secondo titolo arriva al termine di mesi intensi: lezioni, attività amministrativa, impegni familiari. La consigliera ha raccontato che, come accade a tante altre, studiava di notte e la mattina la sveglia suonava presto. «Mi chiedevo se valesse la pena togliere tutto quel tempo a mio figlio per studiare. È una cosa prettamente femminile e penso che ce la porteremo sempre dietro. Io ho potuto scegliere di investire su me stessa, nonostante le difficoltà, ma tante donne si trovano a dover scegliere tra famiglia e lavoro», ha riferito. Quanto al parallelismo con la sua tesi ha precisato: «Sono cambiate tante cose, ma ci sono alcuni ostacoli che continuano a ripresentarsi».
La sindaca: «È il simbolo di tutte noi»
A raccontare la storia è stata la sindaca di Povegliano veronese, Roberta Tedeschi, che ha diffuso la foto sui social. «In questa immagine c’è la rivoluzione che ci spetta: il coraggio di conquistare il proprio spazio di libertà, l’amore di una mamma che non chiede permesso, il sapere come atto di resistenza e futuro», ha commentato la prima cittadina. «È la fotografia della società che dovremmo essere e che ancora non siamo, ma saremo. È la storia di Alice Boselli, ma è la storia di ogni donna che tutti i giorni cerca di costruire il suo cammino tra famiglia, lavoro e impegno collettivo, scontrandosi contro muri e trovando il modo di abbatterli», ha aggiunto.

Infatti     da     Facebook   di    Roberta Tedeschi  emozionata con Alice Boselli.
14 luglio alle ore 18:16 ·
𝙐𝙣𝙖 𝙙𝙤𝙣𝙣𝙖 𝙨𝙩𝙧𝙖𝙤𝙧𝙙𝙞𝙣𝙖𝙧𝙞𝙖 𝙙𝙞𝙨𝙘𝙪𝙩𝙚 𝙡𝙖 𝙩𝙚𝙨𝙞 𝙙𝙞 𝙡𝙖𝙪𝙧𝙚𝙖 𝙖𝙗𝙗𝙧𝙖𝙘𝙘𝙞𝙖𝙩𝙖 𝙖𝙡 𝙨𝙪𝙤 𝙗𝙖𝙢𝙗𝙞𝙣𝙤
E in questa immagine c’è 𝗹𝗮 𝗿𝗶𝘃𝗼𝗹𝘂𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗰𝗵𝗲 𝗰𝗶 𝘀𝗽𝗲𝘁𝘁𝗮: il coraggio di conquistare il proprio spazio di libertà, 𝗹'𝗮𝗺𝗼𝗿𝗲 𝗱𝗶 𝘂𝗻𝗮 𝗺𝗮𝗺𝗺𝗮 𝗰𝗵𝗲 𝗻𝗼𝗻 𝗰𝗵𝗶𝗲𝗱𝗲 𝗽𝗲𝗿𝗺𝗲𝘀𝘀𝗼, il sapere come atto di resistenza e futuro.
È la fotografia della società che dovremmo essere e che ancora non siamo, ma saremo!
È la storia di Alice Boselli - consigliera comunale, donna libera, voce gentile e generosa di Povegliano - ma è la storia di ogni donna che tutti i giorni cerca di costruire il suo cammino tra famiglia, lavoro e impegno collettivo scontrandosi 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗿𝗼 𝗺𝘂𝗿𝗶 𝗶𝗻𝘃𝗶𝘀𝗶𝗯𝗶𝗹𝗶 (ma riconoscibili) e trovando il modo per abbatterli
Congratulazioni, carissima Alice, la nostra queer family amministrativa è in festa, perché 𝘭𝘦 𝘱𝘪𝘶̀ 𝘨𝘳𝘢𝘯𝘥𝘪 𝘧𝘪𝘨𝘶𝘳𝘦 𝘧𝘦𝘮𝘮𝘪𝘯𝘪𝘭𝘪 𝘭𝘦 𝘵𝘳𝘰𝘷𝘪𝘢𝘮𝘰 𝘯𝘦𝘪 𝘭𝘪𝘣𝘳𝘪, 𝘮𝘢 𝘲𝘶𝘦𝘭𝘭𝘦 𝘱𝘪𝘶̀ 𝘪𝘮𝘱𝘰𝘳𝘵𝘢𝘯𝘵𝘪 𝘴𝘰𝘯𝘰 𝘢𝘤𝘤𝘢𝘯𝘵𝘰 𝘢 𝘯𝘰𝘪. E fanno la storia. Come te
Università degli Studi di Verona
Comune di Povegliano Veronese
#poveglianoveronese #larivoluzionechecispetta #donnechefannolastoria #graduation
#aliceboselli





Nessun commento:

Pietro Sedda il designer, artista e tatuatore di fama mondiale racconta i suoi nuovi progetti

   Dopo  la  morte  nei  giorno scorsi  all'età  di  80 anni   di  Maurizio Fercioni ( foto al  centro    )  considerato il primo tatuat...