Come un invitato
alzo con timore
la tenda della stanza
degli ospiti.
Oltrepasso la soglia
con l’ansia dell’amante
al suo primo appuntamento.
Cosa porto?
Un mondo di pace
da “La Terza Stella ad Ovest di Cassiopea”, 2004
Nostra patria è il mondo intero e nostra legge è la libertà
Come un invitato
alzo con timore
la tenda della stanza
degli ospiti.
Oltrepasso la soglia
con l’ansia dell’amante
al suo primo appuntamento.
Cosa porto?
Un mondo di pace
da “La Terza Stella ad Ovest di Cassiopea”, 2004
SONO SEMPRE I MIGLIORI E I GIUSTI QUELLI CHE SE NE VANNO
Il 28 luglio, nella valle di Orsigna, in Toscana, è serenamente scomparso o, come preferiva dire lui, ha lasciato il suo corpo, Tiziano Terzani, giornalista e scrittore.Esso era una delel più grandi figure della non violenza nel nostro paese dopo Aldo Captini creatore della marcia Perugia-Assisi ( per choi volesdse saperne di più su Aldo capitini http://www.aldocapitini.it/ ) Grazie ai suoi scritti in particolare a Lettere contro la guerra 2002 il cui libro è una raccolta di sette lettere, alcune delle quali sono state pubblicate sul “Corriere della sera”, in forma di corrispondenze da varie zone del mondo, in particolare quello orientale, da dove l'autore ha riferito numerosi fatti in veste di cronista.Dopo la tragedia dell’ 11 settembre, Terzani è uscito del suo rifugio dell’Himalaya, cercando di trasmettere concetti già espressi prima dell’attacco alle torri gemelle; le sue riflessioni etico-morali erano quindi già approfondite, prima che gli eventi storici le rendessero necessarie. Le lettere mirano ad approfondire la conoscenza del mondo musulmano, della sua cultura in rapporto al mondo occidentale (di particolare interesse la lettera rivolta alla Fallaci) , invitando tutti gli uomini ad un simbolico pellegrinaggio verso la pace, unica via di salvezza contro l'odio, la discriminazione, il dolore. E per seguire questa strada bisogna far appello alle leggi del cuore, ai buoni sentimenti, al rispetto e all’amore verso il prossimo ; che sono arrivato , e i sito eco-pacifisti e buddisti presenti nei miei link e la citazione degli scritti di don lorenzo Milani presenti nei post ne sono testimonianza , che sono arrivato a maturazione di quel proceso psico-antropologico che mi ha portato da una cultura bellicista \ guerra fondaia ispirata da mio nonno fascista , a una cultura pacifista che ripudia la guerra come soluzione delel controversie internazionali
Riporto questa 'intervista di Alessandra Garusi a Tiziano Terzani, pubblicata su Carta n.20/2002(www.carta.org) ripoprtata dall'ottima ML della rivista online solaria ecco il sito http://www.parolestorte/solaria/ .
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La forza degli Usa è la loro debolezza.
E a Kabul è ricominciato il "grande gioco"
intervista a Tiziano Terzani raccolta da Alessandra Garusi
"NON STARÒ AL MIO IMPEGNO di tenermi fuori dal mondo.Da quando 'Osama bin Laden smoked me out of my cave', mi sono rimesso da 'pensionato', con una press card falsa fatta a Bangkok, on the road, prima lunga la frontiera pak-afghana e poi a Kabul.Sono ora nel mio rifugio fra le montagne per ricaricare le batterie ed affrontare l'Italia".Così scriveva Tiziano Terzani in una e mail inviata agli amici, il 18 gennaio, dall'Himalaya indiana.Gli abbiamo parlato a margine di uno dei tantissimi incontri del suo "pellegrinaggio di pace" in tutta Italia.
Qual è l'Italia che ha ritrovato?
Manco da questo paese da più di trent'anni. Non ci sono mai stato a lavorare. Ho lasciato l'Italia nel 1971, per andare a Singapore, e ci sono tornato sempre e solo per visitare la famiglia. Per cui è un paese che non conosco e che riscopro ora. Lei conosce la storia: ho scritto questo libro, "Lettere contro la guerra", che non era previsto. Cioè avevo chiuso con il mondo del giornalismo. A sessant'anni, avevo preso una decisione euro-indiana, quella di andare in pensione, ma di fare come gli indiani: di partire per un viaggio più dentro che fuori. Davvero, non mi interessava più il mondo, dover andare ad inseguire le guerre... Tuttavia l'11 settembre era una di quelle vicende davanti alle quali non potevo continuare a guardarmi l'ombelico in cima ad una montagna. Dovevo rimettermi in cammino. E così ho fatto: due mesi alla frontiera pakistano-afghana, poi tre settimane a Kabul.
Ho sentito di avere un dovere: quello di raccontare una storia che da tanto tempo non raccontavo. Che è la storia della pace. Dopo trent'anni da corrispondente di guerra, dovevo fare qualcosa che era nuovo per me: il corrispondente contro la guerra. L'idea del pellegrinaggio non nasce dal dover "spingere il libro", perché questo cammina comunque con le sue gambe. Ma potevo approfittare di questo per andare a raccontare la storia di una speranza. Ho mandato una e mail in giro per l'Italia, dicendo che sarei andato dovunque fossi stato invitato, tranne ai tv show. Ho ricevuto inviti soprattutto dalle scuole.
Allora, che Italia vedo? Ci sono due Italie: una in doppiopetto, di quelli per bene, che fanno le corna, che dicono una cosa e poi forse ne pensano un'altra. Che dicono all'audience ciò che l'audience vuol sentire. Poi c'è un'Italia di giovani, interessata a qualcosa di diverso: a sentir parlare il cuore. Un'Italia non vuole abituarsi all'ipocrisia della politica. E questo mi sembra interessante. Questa è un'Italia diversa, che si pone problemi, un'Italia sensibile, un'Italia che mi sorprende davvero. Specie fuori dalle grandi città. Vado dai giovani fino ai 17-18 anni. Sono meravigliosi. Non hanno paura del nuovo. Cominciano a cambiare quando vanno all'università. Mi chiedono cose intellettuali. Sfidano le cose che dico, scoprendo le contraddizioni delle parole. Però è un bel paese, pieno di volontà.
Mancano i grandi, ma anche i piccoli maestri. Se uno si presenta con l'aria di un barbone, con delle cose diverse da dire, che parla col cuore, che dice quello che pensa, che non ha una sua agenda che è quella di farsi eleggere, fondare una nuova religione o aprire un negozio di aroma terapia? Ho fatto il primo passo di questo cammino a Firenze, nel Palazzo Vecchio. E ho detto una cosa: "Vorrei essere ricordato alla fine della mia vita per una qualità, la sincerità. Dire quello che sento di dover dire". E la gente scopre presto che dici quello che credi sia vero. Quello che provi. E non quello che ti è utile o quello che pensi gli altri godano a sentire.
Come mai le forze "altre" sono sempre così fragili e così scollegate fra di loro?
È la storia di Bush. Ha reagito nella maniera più banale, più ovvia, più stupida. E la stupidità è più semplice. La nonviolenza è una cosa complicata. Per la guerra ci vuole un esercito e dei generali. Per la pace ci vuole un grande esercito e dei grandi generali. Ci vuole molto di più a rafforzare moralmente un "soldato della pace" che addestrare un paracadutista a sgozzare la gente. La pace è più difficile. Anche perché l'uomo è naturalmente più portato alla violenza. Viviamo in un mondo violento: queste città orribili in cui bisogna sempre correre. Il mercato che ti impone di sopravvivere, uccidendo il tuo vicino. La scuola che ti insegna a tirare gomitate nello stomaco per arrivare primo. Per cui la reazione più normale, è la violenza. Dunque chi si propone di cercare altre vie, ha la strada dura.
Questo vale anche per i riservisti israeliani...
Sì. Ci vuole una grande forza culturale. Lo dico sempre: una vera grande civiltà - e quella ebraica, Dio mio, lo è - dimostra la sua grandezza nell'essere permeabile a valori anche diversi e nel mettersi in discussione. Che è capace di vedere autocriticamente i propri valori. Che si rafforza moralmente, prima ancora che con le armi.
L'America sta perdendo moltissimo, vincendo con le armi. Perché quest'America, che era il sogno per tutti i poveri, gli emigranti, oggi sta diventando un paesaggio cattivo che con le nuove regole nega tutto il sogno: l'american way, democracy, i diritti uguali per tutti? Ora c'è una legge per gli americani e un'altra per i non americani. Gli americani sospettati di essere terroristi possono essere incarcerati senza habeas corpus, senza vedere un giudice, e teoricamente possono essere fucilati perché due in un tribunale militare hanno deciso così. È questa l'America verso la quale sono andati milioni di emigranti, sono fuggiti gli ebrei? No. Eppure è forte, ha le "bombe intelligenti" che entrano nei buchi delle montagne. Ma è una società forte? No, è una società che si indebolisce con la sua forza.
Anche la mia amata India: non è mai stata così debole, con le bombe atomiche, gli eserciti schierati sulla frontiera pachistana.
[...]
Chi sta raccogliendo l'eredità del Mahatma Gandhi in India o altrove?
Di eredi, non ne vedo. Anzi trovo che la pace non sia più di moda. Però questo non vuol dire che non debba essere giusta. E poi la moda cambia: minigonne diventano maxigonne? L'11 settembre deve aver colpito qualcosa nella coscienza dell'umanità. Perché è stato così orribile. E così mediaticamente presente nel cuore di tutti. L'hanno visto tutti: gli eschimesi, i bantù, ecc. Immaginando quel che viene dopo e vedendone un po', uno dovrebbe dire: qui bisogna fermarsi. Questa è la mia speranza.
Lei ha un sogno?
No, li ho realizzati tutti. Forse quello di morire in pace. Ho avuto una vita terribilmente felice. Non ho mai lavorato. Perché tutto quello che ho fatto, lo amavo. L'avrei fatto comunque.
C'è qualcosa che l'Occidente ha dimenticato?
Viviamo delle vite orribili, in Occidente: non ridiamo più; si è dimenticata la morte. Senza la morte, la vita diventa tremenda. Perché non c'è la gioia di ciò che passa, di ciò che è unico, irripetibile. Credo sempre di più che la bellezza della vita sia nel simbolo del tao, che è l'armonia degli opposti. Per questo dico che è sacrilego e innaturale voler eliminare il male. Innanzitutto, chi determina cos'è il male? Forse devono esserci entrambi. Si tratta di trovare un modo per raggiungere un equilibrio. Cosa sarebbe il mondo, se non ci fossero le donne? La vita senza la morte? Il giorno senza la notte? La luce senza le tenebre? L'uomo senza la sua ombra?
Quanta Asia c'è dentro di lei?
Trent'anni di una vita diversa, in un mondo diverso. A pensare pensieri diversi. A leggere giornali diversi. Tutto ciò fa una persona diversa. Però, in fondo, è una vernice. Dentro sono uno che più invecchia e più diventa fiorentino. Nel mio Dna c'è tutta la mia toscanità. E mi scopro non solo a fare gesti, ma anche a pensare come pensava la mi' nonna. In realtà, tutto ciò di cui vengo accusato - che sono asiatico, indiano - è una stupidata.
Perché la psiche, il cuore, è uguale per tutti. Se lei è madre in India o fra gli eschimesi, ama suo figlio alla stessa maniera. È solo il modo di esprimersi, che cambia. L'uomo non ha meno paura di morire o della solitudine qui rispetto a là. È che in alcune parti ha imparato a morire meglio, a stare meglio da solo.
Cosa succederà dopo questa prima fase della guerra in Afghanistan?
L'America è su una brutta china: limitazione delle libertà, arroganza della violenza. La speranza è l'Europa. Ha una grande chance: quella di riscoprire l'unità nella sua diversità. Noi abbiamo una lunga storia di massacri superati, di grandi conflitti digeriti. Per cui possiamo comprendere l'altro molto meglio degli americani, che hanno fatto del melting pot un pissing pot [un vaso da notte, ndr.].
L'Europa ha la possibilità di riscoprire i suoi valori, la sua storia, e di aiutare anche l'America ad uscire da questo vicolo cieco. Il problema è che l'Europa deve trovare una leadership politica più creativa. Quella attuale non è capace di inventare niente. Siccome la situazione è nuova, ci vuole gente capace di pensare il nuovo. Occorre gente che non abbia paura di perdere le elezioni, che abbia il coraggio di esporsi, di dire le cose impopolari. O magari di dire le cose semplici che sono popolari e che poi portano sacrifici.
Oggi, in Occidente, bisogna dire chiaramente che dobbiamo dividere la nostra ricchezza. Dobbiamo cambiare atteggiamento nei confronti del mondo. La Banca mondiale, il debito, l'Organizzazione mondiale del commercio, ecc., tutto ciò va ripensato. Non potremo mai essere in pace, se gli altri sono in guerra. Non potremo mai essere felici, se gli altri non lo sono. Non potremo avere un mondo di serenità, quando c'è una metà del mondo che si preoccupa di ingrassare e l'altra che non ha da mangiare.
Lei, al momento, in Europa vede qualcuno che sia in grado di fare questo?
No. Però la gente c'è. Ad esempio, in questa questione della guerra in Afghanistan i governi hanno tutti preso posizione a fianco degli Stati uniti, ma la gente no. È sempre più scettica sulla risposta militare e sui suoi risultati.
www.tizianoterzani.com/indexman.html http://www.rainews24.rai.it/ran24/speciali/terzani/default.htm ( bibliografia )
nuvole di polvere
abbandonano a strada
si accompagnano alle
mosche di campagna
sovrastano le teste lucide
ed i capelli bizzarri
si posano nelle pozzanghere
per annegare
nuvole di polvere
tra sigarette spente
appesantiscono il fiato
di chi l’alcool non regge
scansano la pioggia
senza sentimento
posandosi sulle spalle
di chi ne ha già
tanta altra dentro
nuvole su nuvole
cieche del silenzio
che non da speme
di quel pensiero
che non sovviene
nuvole che trasformano
la polvere per
addormentarsi nella
cenere
vedo che molta gente quì cita... cita poesie, cita canzoni, cita brani eccetera... "quando parli con parole degli altri, vuol dire che non ne hai di tue..." diceva un mio amico... non sono mai stato daccordo con questa cosa, ma ha un fondo di verità... mi spiego meglio...
non so se capita anche a voi, ma, almeno al sottoscritto, capita di avere dei brandelli di idea stanziati nella mente... idea su qualsiasi cosa, sia essa politica, sia essa sui rapporti interpersonali, o sul sociale eccetera. Questi è come se fossero in agonia, come se riposassero lì e, ad ogni stimolo esterno, diano un cenno che puntualmente sottovaluto alla grande... alcuni muoiono indecorosamente, per altri invece c'è il risveglio... mi spiego meglio: a volte mi basta una frase di una canzone, o di un libro, o di una poesia, o una frase detta da un "pazzo" per strada perchè il povero brandello di idea si risvegli... come ve ne accorgete? semplice... un pensiero vi balenerà subito in testa all'urlo di "èVVEROOOOOOO!!!", oppure "CAZZO E' VERO!" per i più pittoreschi...il vostro brandello sarà così felice e contento e prenderà il suo posto in mezzo alle vostre idee...
quest'estate non abbandonate i vostri brandelli... è una campagna per la ripopolazione delle idee, che di questi tempi sono davvero poche...
Saluto e Ringrazio il padrone di casa dell'invito che accetto con vero piacere....dopo aver bevuto e assaporato a piccoli sorsi..i caldi e dissetanti ..pensieri ..che scorrono in queste pagine..
Doverosa avvertenza: non ho molto tempo..la tecnologia non mi è qui ..amica..e il blog è per me il più delle volte..il comodo divano su cui ..accucciarsi e.. discutere piacevolmente con un amico o più amici..difficilmente qui riesco a trattare argomenti ..impegnativi..perchè ..di impegni ho prepotentemente piene le mie giornate.. Qui è ..tempo dilatato ..senza numeri..è ..piacere.di dire e ..piacere di ascoltare..è il silenzio..che suona le note che vuoi ascoltare....Farò del mio meglio..
chòchò ya
onago no michi no
ato saki ya
Farfalle
sul cammino d’una fanciulla
davanti e dietro di lei.
Grazie per l'invito..ne sono felice!!!!
Shigure do nakute
koke ni mukashi wo
shinobu kana
Una lieve pioggia cade,
senza rumore, sul muschio
quanti ricordi del passato!
La bambina camminava in mezzo a loro, gioiosa. Vedeva i loro volti illuminati nell'ammirazione del fiore che avevano in mano. Ognuno aveva un fiore, ed erano tutti uguali: fiori rossi. Simili tutti l'uno all'altro, bellissimi e rigogliosi, che davvero c'era ogni ragione per restare in contemplazione di tanta meraviglia. E lei si sentiva felice, perchè finalmente aveva trovato un fiore anche per la sua piccola mano; lo cercava da lungo tempo, guardando con occhi tristi i visi felici di chi rimirava il proprio fiore. Ma lei non riusciva a trovarne uno. Ne aveva trovati in passato magari, ma poi li aveva perduti. Ricordava ancora la loro bellezza, la luminosità e la perfezione dei loro petali... e ogni volta il suo viso tornava triste quando si accostava a un nuovo fiore e non vi vedeva quella stessa bellezza. E capiva che non era il fiore che cercava... era davvero difficile da trovare! Poi un giorno aveva visto davanti a sè, quasi per caso, a un piccolo gioiello della natura e si era chinata per osservarlo meglio... luminosità, bellezza, profumo... era lui, non c'era dubbio! E la stava aspettando. Così l'aveva colto e preso con sè, come tutti loro avevano fatto. Perchè quelli erano fiori speciali, che solo colti continuavano a vivere e ad essere belli e profumati; se lasciati a terra, lentamente si spegnevano. E quel fiore, nella delicata mano della bambina, stava vivendo luminoso, proprio come tutti quei fiori che lei aveva sempre guardato da lontano.
Ma la sua gioia fu distratta da sguardi sorpresi. Si voltavano al suo passaggio, fissandola con occhi sbarrati, increduli e contrariati. La bimba si sentì all'improvviso tesa e spaventata... <
Lei rimase immobile, guardandolo con occhi pieni di smarrita amarezza... il suo fiore, il suo prezioso fiore... perchè non lo trovavano bello? Perchè lo chiamavano erbaccia? Abbassò lo sguardo su di esso.: eppure era proprio come i loro, lo stesso fiore... solo il colore li distingueva. Bianco. Il fiore che lei stringeva nella piccola mano era bianco. Di certo spiccava, in mezzo alla moltitudine di fiori scarlatti. Era esattamente come quelli, la stessa bellezza, lo stesso profumo, ma il suo colore era quello della luna. Eppure ugualmente era stupendo... ma nessuno di loro sembrava pensarla così.
"Liberatene! E' erbaccia malsana! Buttalo via subito!" gridavano ora, concitati e inebriati della loro convinzione.
La bambina rimirava il suo prezioso tesoro in silenzio. Liberarsene? Ma come poteva... era così bello, le dava così tanta gioia... con così lunga ricerca e così grande fatica l'aveva raggiunto... come poteva gettarlo via? E poi quello che loro dicevano... quello che dicevano non era vero! Non era erbaccia, era splendido! Come potevano non vedere quanto fosse bello? Come facevano a non accorgersi che era proprio come quelli che loro tenevano in mano? Era triste la bambina, perchè non sapeva rispondere a queste domande... ma le bastava guardare il suo bellissimo fiore bianco, per sapere la cosa più importante: era bello, prezioso... doveva difenderlo! Perciò alzo il viso, e fece un calmo sorriso a tutti loro. Senza dire altro, si voltò portandosi il fiore color della luna sul petto, nascondendolo col proprio corpo ai loro sguardi. E con un sorriso che era diventato amaro, si allontanò...
«Mi si rivolta l’anima quando vedo tanti alzare le spalle mentre avvengono incredibili offese alla legge e alla legalità. No, bisogna gridare perché tutti si rendano conto di quello che accade. E non smettere di gridare finché non ci sentiranno anche coloro che non vogliono sentire».
Rita Borsellino ( sorella di Paolo Borsellino ) Tg3, 19 luglio
foto tratte da http://digilander.libero.it/inmemoria/borsellino_biografia.htm in cui trovate ultetriori news su Borsellino
Vivere per Sognare ... o Sognare per Vivere ? Questo e' il dilemma...
Non ho più parole.... Non ho più parole Sofia
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La Bossi-Fini, la legge «contro» gli immigrati, tanto tenacemente voluta e difesa da questa maggioranza, è incostituzionale. La legge viola gli articoli 3 e 13 della Costituzione. La Consulta smonta due norme della legge: quella sul l’espulsione coatta e l’arresto obbligatorio. Secondo la Consulta si arriva a negare il principio dell’uguaglianza dei cittadini. Illegittima anche la norma sull’espulsione perché manca la «garanzia della difesa».
Ho deciso di raccontarVi di una ragazza che da sempre, da anni, ama la scrittura più di qualsiasi altra cosa.
Lei, così giovane e vitale, lei che come tutte le altre ragazze (o quasi) della sua età, dovrebbe passare le notti del sabato sera magari in una discoteca o a divertirsi in compagnia, sceglie di stare chiusa nella sua casa, comodamente seduta sul suo divano a scrivere per ore e ore, pagine e pagine d'inchiostro affollano il suo tavolo...
Per anni ha nascosto questa sua passione, per anni si è vergognata di mostrare i suoi pensieri ad altri occhi, convinta che sarebbe stata derisa.
Un giorno però prese coraggio e cominciò a scarabocchiare su un blog e, sempre per caso, si trovò a mostrare i suoi scritti ad una persona che per lavoro e passione scrive, come lei.
Da quel giorno si trovò circondata da anime che apprezzando quello che fa, la incoraggiano, persone che spesso si sentono vicine a frasi e pensieri per lei così importanti e veri...
Vi ringrazio, tutti, con il cuore.
...blocco.chiedo perdono,ma veramente non riesco a scrivere.due settimane dovrebbero bastare per recuperare le parole che ho perso,due settimane di vacanza e stavolta in un posto abbastanza lontano da tutti i miei sbagli.
speriamo.
Post di ieri... grazie per il tuo generoso invito, l'ho molto apprezzato.
Perchè in alcuni istanti della giornata mi sento così... vuota?
"Mi manca qualcosa" continuo a ripetermi.
Perchè sono sempre in corsa, all'inseguimento di un qualcosa che non so nemmeno io cosa sia?
Forse è te che sto cercando, e scruto i volti delle persone che mi passano accanto per trovarti.
Chissà se un giorno ritroverò i tuoi occhi così, per caso.
Vorrei averti qui per raccontarti di me, per sederci ad un caffè ed incantarmi a guardarti.
Cosa ci sarebbe di strano in fondo? Nulla.
Dipende tutto da una frase: " se solo fossi qui"...
Allora ti racconto di me nella mia testa, immaginando ogni tua risposta, certa che sarebbe stata quella.
Ma non mi basta, sai?
NO, non mi basta.
Dove sono le giornate passate in casa a parlare della vita, di noi, del mondo?
Dove sono le tue mani che gesticolano sulle frasi forti?
E tu? tu dove sei?
Ho bisogno di saperti felice, ho bisogno di saperti amato.
Chissà...
E' soltanto la tua assenza che mi ferisce così tanto, una lama sul mio cuore.
Ma non ci sono colpe, non ci sono torti.
E' solo che ti amo.
T’ho segnato
La fronte col giuramento
Di quello che cerco
Ho solo un momento
Lasciato a bagnarsi
Di parole e ricordo
Di quei golfi increduli
E lacrime al porto
Segnando cenere al
Conflitto attivo di
Gente ch’aspetta speme
Ed io disprezzo e vivo
Cucendo labbra ed
Occhi di controvoglia
Di quell’intento che
Non s’ammoglia e
Cercando nece trovo
Il sonno di quella
Noia che conduce
Al sogno
Eccomi qua....tra voi compagni di viaggio, oggi inizio il mio cammino con voi. Posto una mia poesia, melensa quanto vera, per me....
Caro amore mio
perso tra me, che guardo
le stelle di noi
non so più chi sono.
Tu non c’eri, non ci sei e…
..non ci sarai, per me,
che ho bisogno di te.
Ho voglia di noi,
di baci e della tua pelle,
profumi ed incensi d’amore
son effluvi sconosciuti dal cuore
che non ricorda il fiume dei suoi no.
Parole e parole, sono padroni che
mi rendono schiavo del pensiero,
di averti e possederti un giorno, come
la perla nera, di me, ostrica grezza.
Ti scrivo, ti sogno, ti amo..
..tu non mi conosci, e forse
qui..non arriverai mai.
Sarò l’ultima stella della notte..
..il primo raggio di sole, che dormiva
nella goccia di rugiada
di lacrima vellutata, raccolta
nel mio vivere senza te…
Libera,
mio piccolo gabbiano bianco,
vola..
vola..
vola..
..dentro te
..dentro te
..dentro te
io morirò..
io morirò..
io morirò..
e sarò la piuma più leggera
del tuo cuore.
Sono troppo perso in me,
per accorgermi, di ciò,
che la vita vuole da me…
By Lapò
Pensieri sparsi
Benchè sia il cielo
a conoscere il fato
gioia o dolore
sono volontà dell'uomo
sicchè colui
che comprende la vera via
lascia il dolore
e sceglie la gioia .
( bai Juvi ; << ba ju >> )
... è giunto il tuo momento
non stare a guardare dai
urla a squarciagoola
dai potere alla parola
frankie Hi- Nrg " verba manent "
padroni di niente servi di nessuno
intervista agli autori della contro-inchiesta di | |
piazza alimonda www.piazzaalimonda.org\pillolarossa
|
«Berlusconi e i conflitti d’interesse vanno mano nella mano, ma il premier si è superato assumendo l’incarico di ministro dell’Economia. Come titolare del Tesoro il proprietario di Mediaset ora controlla la Rai e, come titolare delle Finanze, la Guardia di Finanza, la stessa che costrinse la Fininvest a versare tasse non pagate».
Financial Times, 7 luglio
Calcio, cinema, tasse, pensioni: gli altri "conflitti" dell'interim
La mappa dei settori in cui Berlusconi ha interessi e che sono influenzati dal ministero dell'Economia
di MARCO TRAVAGLIO
Il 22 aprile 1992 si gioca Torino-Milan. Finisce 2 a 2. Sembra un pareggio come tanti. Peccato che in quel momento il presidente del Milan Silvio Berlusconi controlli anche il pacchetto azionario del Toro. Lo racconterà l'anno seguente il presidente granata Gianmauro Borsano: nel marzo '92 aveva girato al Milan le quote del Toro a garanzia della cessione di Gianluigi Lentini e di un anticipo immediato di 10 miliardi in nero. Così, per qualche mese, Berlusconi controllò due club di serie A. Poi la giustizia sportiva "punì" Borsano e salvò il Milan. Oggi la storia si ripete. Ma in grande stile: da due giorni il neoministro dell'Economia Berlusconi controlla le azioni della Rai, oltreché di Mediaset. Senza contare la giungla di conflitti d'interessi aggiuntivi che le deleghe sulla politica economica del governo comporta anche formalmente per il proprietario e/o azionista di banche, assicurazioni, società televisive, editoriali e sportive. Prima, per salvare le forme, Berlusconi poteva almeno uscire in corridoio, come fece alla vigilia di Natale, mentre i ministri gli approvavano il decreto salva-Rete4. Ora cade anche l'ultima foglia di fico.
Raiset. Il ministro del Tesoro, in base alla Gasparri, indica il presidente della Rai e un altro dei consiglieri d'amministrazione. Ma nomina (e revoca) anche il direttore generale. "Se almeno fosse stata approvata la pur blandissima legge Frattini sul conflitto d'interessi - spiega il costituzionalista ed ex presidente Rai Roberto Zaccaria - scatterebbero controlli e sanzioni per le operazioni che portano un "vantaggio"". Non basta: "Il ministero dell'Economia, nella convenzione e nel contratto di servizio con la Rai, è responsabile della gestione economica dell'azienda. La Rai deve comunicare al Tesoro, cioè al padrone della concorrenza, tutti i dati economici e i piani industriali. Un groviglio inestricabile".
Antitrust. Controllando anche formalmente Mediaset e Rai, Berlusconi cumula sulla sua persona il 90% del mercato televisivo e il 97 di quello pubblicitario delle tv: troppo persino per il generosissimo "tetto" del 20% del Sic (il sistema integrato delle comunicazioni della Gasparri). Il che potrebbe attivare le due Authority competenti: Antitrust e Telecomunicazioni. "Finora - osserva Zaccaria - si poteva discutere di controllo "formale" su Mediaset e "sostanziale" su Rai. Ora siamo alla doppia titolarità anche formale. E potrebbe scattare l'articolo 15 della Gasparri che vieta, anche con "controlli e collegamenti", di conseguire ricavi superiori al 20% del Sic". Altra possibile posizione dominante: quella sui diritti sportivi. Alla prossima asta davanti al Cio per le Olimpiadi 2008, si presenteranno per l'Italia due concorrenti controllati dalla stessa persona: Rai e Mediaset.
Cinema. L'impero berlusconiano comprende Medusa, società di produzione e distribuzione monopolista sul cinema italiano. E il Tesoro è l'unico azionista di Cinecittà Holding, l'ente pubblico del cinema.
Pubblicità. Nonostante la crisi del mercato mondiale, la società pubblicitaria DI Mediaset, Publitalia, ha guadagnato anche nel 2003: il 6.5% in più del 2002. Visto l'enorme afflusso di capitali freschi che porta al Biscione, Publitalia è fra le aziende più interessate alla politica fiscale del governo, se davvero il neoministro Berlusconi manterrà l'impegno di "meno tasse per tutti". Senza contare che il Tesoro allarga e chiude i cordoni della borsa per le "pubblicità istituzionali" che ministeri ed enti effettuano sulle reti Rai e Mediaset.
Meno tasse. Berlusconi giurò che le sue aziende non avrebbero utilizzato il condono Tremonti. Poi Mediaset lo utilizzò, risparmiando 162 milioni di euro per un'evasione accertata sull'acquisto di diritti cinematografici. Ora anche gli eventuali condoni li firmerà direttamente Berlusconi. E così avverrà per altri sgravi alle imprese: la Tremonti-1 del '94 fruttò a Mediaset un risparmio di 242 miliardi di lire sulle imposte dovute per l'acquisto di vecchi film.
Calcio e debiti. Il decreto salva-calcio, varato dal Tesoro, consente alle società pallonare di spalmare i loro debiti sui bilanci di dieci anni. Anche il Milan ne ha subito approfittato, con un notevole guadagno. La norma fece storcere il naso proprio al commissario europeo Mario Monti. Ora quella patata bollente la gestirà Berlusconi, presidente del Milan.
Assicurazioni. Con Ennio Doris, Berlusconi controlla una banca-assicurazione, Mediolanum. Come banca è soggetta ai controlli del Tesoro e molto interessata alla politica creditizia del nuovo ministro. Come assicurazione, è soggetta ai controlli del Tesoro e molto interessata alle pensioni integrative legate alla riforma previdenziale. Controllore e controllato, ancora una volta, sono la stessa persona.
Borse e mercati. Anche qui - osserva l'economista Salvatore Bragantini, ex membro della Consob - "si crea un impressionante groviglio di interessi. Il ministro dell'Economia ha poteri diretti d'intervento superiori a quelli del premier: nell'allocazione dei fondi a questo o quel settore produttivo; o nella sorveglianza dei mercati regolamentati, insieme alla Consob". Infine da un lato Berlusconi eredita da Tremonti la delega a tagliare, discrezionalmente, spese pubbliche per 2 miliardi di euro, anche in settori "sensibili" come l'editoria e lo spettacolo. Dall'altro è superazionista di società quotate come Mediaset, Mediolanum e Mondadori. E, contemporaneamente, diventa il proponente del ddl sul risparmio per un nuovo sistema di controlli sulle borse dove sono quotati i suoi titoli. Altro che Toro - Milan 2 a 2. Questo, al confronto, è il campionato del mondo.
Fonte: www.repubblica.it
Leggendo uno degli ultimi numeri del venerdi di repubblica , peccato che non abbia la versione online , del settimanale il venerdi di repubblica ( http://www.repubblica.it/ ) ho letto la storia di paolo Anibaldi il primo medico in sedia a rotelle ad operare ( è un medico chiurgo e cura il tumori al seno ) ; è sindaco( il primo sindaco paraplergico ) di casgtel sant'angelo [ rieti ] . Da questa storia , mi sono accorto che quelle persone che noi chiamiamo a volte anche un poì ipocritamente diversi sono migliori di noi normali .
In Italia c’è una nuova legge che impedisce ai bambini di venire al mondo.
In Italia c’è una nuova legge che impedisce alle donne di diventare madri.
In Italia c’è una una nuova legge che impedisce ai nostri scienziati di fare ricerca e di proseguire la sperimentazione per trovare le cure adatte per i nostri malati.
E’ la legge numero 40/2004 sulla fecondazione medicalmente assistita. Una legge anticostituzionale, antidemocratica,che riporta indietro di decenni il nostro Paese nel settore medico-scientifico e che lede il diritto dei pazienti di venir curati al meglio e il diritto dei medici di scegliere la cura più adatta per il singolo paziente.
Con la fecondazione assistita negli ultimi 5 anni sono nati 12 milioni di bambini che altrimenti non sarebbero venuti al mondo.
Tra questi ci sono bambini nati da coppie con malattie genetiche gravi, che con la nuova legge non possono più accedere a queste tecniche.
Tra questi ci sono bambini nati da spermatozoi e ovociti di donatori. Ora gli uomini e le donne sterili in Italia non possono più avere figli.
Tra questi si sono bambini nati da embrioni congelati che sono stati riscaldati dal calore della pancia della loro mamma.
Con questa nuova legge le donne in Italia vengono costrette a sottoporsi a molti trattamenti in più rispetto a prima, con l’assunzione di farmaci che a lungo andare potrebbero minare la loro salute.
Con la nuova legge le donne dovranno ricominciare ad ogni - più frequente - fallimento tutto da capo, perché ai medici viene impedita la crioconservazione degli embrioni.
Le donne giovani saranno a rischio gravidanze plurigemellari e sarà messa in pericolo la loro salute e quella dei dei loro bambini.
Mentre decine di migliaia di coppie non riusciranno a diventare una famiglia a causa di questa legge che vuole le loro culle vuote.
XXX
Ci saranno meno padri.
Ci saranno meno nonni.
Ci saranno meno adolescenti.
Ci sarà meno vita!
In Italia c’è una pessima legge che deve essere cancellata e rifatta seguendo le indicazioni dei medici e tutelando la salute dei pazienti.
Tu non aiutare chi l’ha fatta cancellando questa mail!
Che tu sia contro, a favore o indifferente falla circolare, aiutaci a far sì che la gente sappia!!!
Non ti succederà nulla se non la invierai,
ma farai succedere qualcosa di importante se la divulgherai.
E se apporrai anche la tua firma sul referendum abrogativo le coppie ed i malati italiani che vengono penalizzati con questa legge te ne saranno infinitamente grati!
: Giorgio Gaslini l'inno di FRIGIDAIRE in mp3
amiamo amando
la libertà
amiamo amando
la felicità
noi perdenti
saremoi i vincenti
di un mondo intero
senza frontiere
saremo sfigati
ma siamo liberati
Sulle spalle nude ferma lo sguardo
Non tutto leggi in un volto
Ogni storia è scritta sulla pelle
Sulla pelle ogni dolore
Ogni amore
Ogni tocco ricevuto e ognuno rifiutato
Sulla pelle la vita si disegna
Con la propria matita e la propria mano
Per parlare in silenzio di sè
A chi sa "udir con gli occhi"
corriere della sera tramite msn.it \ bing Rahma Nur insegna italiano, storia e inglese alla scuola elementare Fabrizio De André d...