23.10.04

Senza titolo 336


IL tema che avevo in mente era un altro ( che sarà ripreso la prossima volta ) , ma dopo aver visto la puntata del programma report ( venerdì 22\10\2004 ) sulla vivisezione intitolata UOMINI E TOPI , di cui riporto uno stralcio tratto dal loro libro , a cura dei bravissimi giornalisti freelance ( come tutti gli altri della redazione Chiara Baldassari, Giovanna Boursier Scienza , ho deciso di affrontare tali tematiche .


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


















  << C'è chi sostiene che la sperimentazione sugli animali è essenziale per il progresso scientifico, e chi invece spiega che la scientificità dei test sugli animali non è mai stata provata e che, in molti casi, se ne potrebbe fare a meno, perché gli animali sono così diversi tra loro e soprattutto così diversi dall'uomo che è sbagliato usarli come modello per la ricerca.


Nel nostro paese circa un milione di animali vengono usati come cavie ogni anno: servono per la ricerca di base (ovvero lo studio delle malattie), per la didattica (per esercitarsi e imparare a fare i medici) e per testare la tossicità di farmaci o sostanze che usiamo ogni giorno al fine di evitare che vengano immessi sul mercato prodotti dannosi alla salute. Entrare nei laboratori è difficile. A volte impossibile. Vedere gli esperimenti ancora di più. E, se si riesce, capita di trovare ricercatori che curano la sclerosi multipla sui topi e altri che spiegano che per la paralisi progressiva il topo non serve. Alcuni farmaci introdotti nel mercato dopo esse stati testati sugli animali, sono stati in seguito ritirati perché dannosi sull'uomo. Oggi la sperimentazione animale è, in molti casi, l'unico metodo esistente per non sperimentare direttamente sull'uomo. Ma non bisogna abusarne ed è essenziale rispettare la legge che dice che gli animali vanno usati solo quando non esiste una "valida alternativa". Le alternative esistono da molti anni, perché non si usano? La legge dice anche che l'animale deve essere trattato con rispetto. Dove le telecamere sono riuscite ad entrare, mostrano un'altra realtà. […] >> per chi fosse interessato .>> http://www.report.rai.it/2liv.asp?e=2005 per chi fosse interessato al resto della puntata con interviste pro e contro continua sui su http://www.report.rai.it/2liv.asp?s=208 .


Unn’ottima definizione di vivisezione la si può trovare sul sito della Lav (Lega Anti Vivisezione) http://www.infolav.org/lenostrecampagne/vivisezione/presentazione oppure ,ma con delle immagini scioccanti ( da cui ho tratto questa foto , ed è sconsigliabile ai deboli di stomaco J ) http://www.novivisezione.org/mostra/pan1.htm : << Per vivisezione, o sperimentazione "in vivo", si intende qualsiasi esperimento eseguito su animali. Non tutti gli esperimenti prevedono la dissezione dal vivo, ma sono ugualmente cruenti ed invasivi nei confronti degli animali, per questo, ed anche per ragioni giuridiche, il termine vivisezione è usato come sinonimo del più generico "sperimentazione animale".Ogni anno, solo in Italia, più di 900.000 animali (G.U. n. 279 del 30-11-2001), circa 3.000 al giorno, vengono utilizzati sia nella ricerca di base che applicata. I test a cui vengono sottoposti sono spesso richiesti da leggi antiquate e forniscono risultati inapplicabili all'uomo e di conseguenza, oltre ad essere inutili, hanno di frequente frenato l'impiego di sostanze e tecniche valide, così come hanno causato molti danni, dai meno gravi e diffusi ai peggiori. Le stesse prove vengono ripetute successivamente, con altre forme e tempi, sul destinatario ultimo: l'uomo. Questo avviene dopo i risultati aleatori ottenuti su animali e frequentemente senza fornire alle persone che subiscono la sperimentazione una corretta ed approfondita informazione sui possibili rischi e benefici.Nella vivisezione vengono usati questi animali : Gatti, cani, primati, cavalli, ratti, topi, mucche, maiali, pecore, piccioni, furetti, rettili, pesci, uccelli e ora anche le scimmie , provenienti da allevamenti o, per alcune specie, da catture in natura. Ma non vi è una sola specie che possa essere modello sperimentale per un'altra. Ognuna è differente da un’altra per struttura fisica e biochimica; e poi gli animali “da laboratorio”, spesso selezionati o manipolati geneticamente, sono esseri viventi che nulla più hanno a che fare persino con i loro simili in libertà, così come le malattie che vengono indotte sperimentalmente nulla hanno a che fare con quelle che si manifestano naturalmente. Da un punto di vista etico non può esserci alcuna giustificazione a questo massacro legalizzato. Chi sostiene la vivisezione, per porre in difficoltà l'avversario, che accusa di "sentimentalismo" nei confronti degli animali, non trova di meglio che far leva, lui stesso, sul sentimentalismo e sulle emozioni, ma di verso opposto, quelle dettate dall'egoismo, dal "morte tua, vita mia". Chiedono dunque:"Ma preferite salvare un topo o un bambino?" Ma è qui che sbagliano: perché noi vogliamo salvare sia il topo che il bambino, perché non bisogna mai mettersi nelle condizioni di dover scegliere tra due mali. Al di là delle considerazioni scientifiche, secondo cui con la vivisezione non si salva né l'uno né l'altro, ocorre capire che una scienza che faccia sua la massima "il fine giustifica i mezzi" è una scienza malata, che potrà così giustificare qualsiasi atrocità, sia sugli animali non umani che sull'uomo, pur di trovare un fine abbastanza elevato per il quale abbassarsi a mezzi meschini. Citiamo una frase, molto vera e molto nota del filosofo JEREMY BENTHAM egli disse : Il problema non è possono ragionare?, né"possono parlare?, ma "possono soffrire ?. “ Perché, possiamo aggiungere, se anche un essere umano fosse sottoposto a quelle torture, non è certo il suo saper parlare o il suo saper risolvere equazioni differenziali, né il suo quoziente di intelligenza a farlo soffrire di più, o di meno. Einstein o un cerebroleso soffrirebbero allo stesso modo. E allo stesso modo soffrono gli animali, e chi è colpevole di queste sofferenze commette un orrendo crimine, in qualsiasi modo voglia giustificarsi, davanti agli altri o di fronte alla sua coscienza, sia che lo faccia credendo di "far del bene all'umanità" sia che lo faccia (come molto spesso avviene) solo per motivi di carriera e di prestigio. >> .Ora come la penso io . Se esistono come dicono alcuni scienziati intervistati nel programma report fra cui : CLAUDE REISS un biologo del Cnr(Centre National Recherches ) di Parigi :<< È dimostrato in modo assolutamente rigoroso che i cromosomi sono caratteristici di ogni specie tanto che non si possono sposare con quelli di un’altra. Allora se testiamo un prodotto su due specie differenti il risultato può essere lo stesso, ma anche opposto. Perciò è inutile fare un esperimento su una specie presa a modello, come un topo o un ratto, perché non è detto che il risultato si possa trasferire sull’uomo. Farlo è un po’ come giocare alla roulette russa con la salute. Il che non è accettabile.>> e il IAN ROBERTS - epidemiologo Università di Londra :<< Quando noi abbiamo fatto una revisione sistematica degli esperimenti sugli uomini e di quelli sugli animali abbiamo visto che, mettendo insieme tutti i dati, non c’era alcuna prova che i test sugli animali fossero efficaci ma si è comunque passati alla fase clinica, cioè all’uomo .>> ( sempre dalla stessa puntata di report ) sono contrario se invece e impossibile non usare gli animali che almeno essi siano trattati senza sofferenza , e che sia applicata ma seriamente con controlli severi e ben fatti il Decreto Legislativo n°116\1992 pongono dei limiti all'impiego degli animali nella ricerca, da un altro sanciscono anche le relative deroghe. Così si scopre che si può non usare l'anestesia, si possono impiegare tutte le specie animali comprese quelle in via di estinzione e la Legge n°413 del 16 ottobre 1993 che sancisce il riconoscimento del diritto di obiezione di coscienza alla vivisezione da parte di studenti universitari, ma anche dei lavoratori di industrie private.


Adesso a voi la parola





Riferimenti


Anti vivisezione


http://www.infolav.org/


http://www.infolav.org/link/link/2458.htm


http://www.infolav.org/link/link/770.htm


www.novivisezione.org/


http://www.geocities.com/umbrianimalista/vivisezione.htm



non sono riuscito a trovare siti a favore delal vivisezione quindi chiedo scusa se il mio articolo dovesse risultare poco obiettivo e fazioso



fumetti



Dylan Dog


n. 23 L’isola misteriosa ; n . 45 Goblin













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