In questi giorni fra le varie email che ricevo ce ne sono due in particolare , la cui risposta costituisce il post d’oggi . nella prima oltre ai complimenti per il mio blog ( anzi il nostro ) mi rimprovera che c’è molta politica ; la seconda che sono fazioso e schierato .
Prima email
Nel blog non c’è politica ma Politica \ Politika . Spiego ai nuovi arrivati cosa intendo con questa distinzione ; le definizioni sono prese da una delle mie prime letture filosofiche speranze di Mario Capanna . Per Politica quella dei partiti , delle istituzioni , la più soggetta alle ideologie ; per Politica \ politika quella che facciamo noi ( dicendo di Si o No a determinate cose o prendendo posizione pro e contro qualcosa , ecc ) dal basso al di fuori dai partiti e la meno soggetta alle ideologie , in pratica per parafrasare una delle canzoni più famose e più note di Francesco De Gregori La storia siamo noi . La scelta è nata con il cambio d’analista e il passaggio al metodo sophianalisi con il quale ho imparato nuovo modo di mettermi iindiscussione non più da solo ma collettivisticamente ovvero nel mondo ( ecco uno dei perché ho deciso d’aprire questo blog e di condividere con voi molte cose del mo viaggio interiore ) ; e dalla lettura del romanzo sostiene Pereira di Tabucchi ambientato nel Portogallo verso la fine degli anni 30 per maggiori dettagli storici andate su questo link , e dalla visione dell’omonimo film con Mastroiani e Nicoletta Braschi
La seconda email
Mi si rimprovera che sono fazioso e schierato . La prima osservazione non è vera e voi tutti \ e potete verificarlo di persona con il post sul 25 aprile sia la prima versione con i link e la bibliografia poi modificata per problemi tecnici con il template di splinder e la seconda quella nuova tanto per citare uno degli ultimi .e quello sulla fecondazione assistita , adesso non ricordo quando lo ho postato . Per quanto riguarda la seconda è vera , ma chi non lo è ? un conto e essere schierato criticamente ( come nel mio caso ) e ammettere quando la tua parte cultura \ politica commette degli errori e delle atrocità , ovvero riconoscerne anche i difetti \ limiti,un altro è schierarsi acritico e fare l’inverso . Come dicevo sono sempre fin dall’età di 12 \ 14 anni , da quando ho incominciato ad interessarmi di storia e di politica e mi sono barcamenato fra le diverse scelte politiche della mia famiglia fascismo ( mio nonno e i miei prozii e altri parenti ) comunista extraparlamentare ( mio padre e mio zio ) .Tale scelta si è andata rafforzando 1) accorgendomi che occorre essere attenti per essere attenti per essere padroni di se stessi per parafrasare Linea Gotica degli ex C.S.I ; 2) dopo aver letto mi pare in articolo di Bananas ( rubrica di Marco travaglio sull quotidiano l’unità ) che cita una frase di Indro Montanelli :<< Oggi, per instaurare un regime, non c’è più bisogno di una marcia su Roma né di un incendio del Reichstag, né di un golpe sul palazzo d’Inverno. Bastano i cosiddetti mezzi di comunicazione di massa: e fra di essi, sovrana e irresistibile, la televisione. >> e dalla quarta di copertina di Regime di Peter Gomez e Marco travaglio : << [….] Ai tempi della lottizzazione c’era spazio per Montanelli, Biagi, Santoro , Vespa, Fo, Grillo, Feltri, Ferrara, Lerner, Minoli e tanti altri. In tre anni (2001-2004) il governo Berlusconi ha desertificato la tv e assassinato la libera informazione. Neanche gli indici di ascolto sono graditi, anzi diventano una colpa. Questo libro racconta tutte le notizie occultate e le menzogne raccontate agli italiani. Storie grottesche, tragicomiche, incredibili e vergognose di un regime mediatico che condanna i cittadini a non sapere e a non pensare. […] Enzo Biagi,Michele Santoro, Massimo Fini, Freccero, Luttazzi, Sabina Guzzanti, Paolo Rossi, tg, gr e giornali: storie di censure e bugie nell’Italia di Berlusconi. >> ; 3) dal duro attacco a Marco Paolini dal sindaco Gentilizi di cui si parlato in un post precedente . Infatti concordo con quanto dice Michele Serra , su questo argomento nella bustina di repubblica del 8 maggio :<< (…) l’intolleranza non è una parentesi,è una ferita che s’allarga, e cassarla come costume , come pittoresca variabile di storie politiche come quella di Gentilizi , è gravemente sbagliato , ed è un errore ricorrente sugli svagati quotidiani Italiani . L’ostracismo di Treviso a Paolini è un piccolo insopportabile errore tra i tanti . Può darsi che passi Nel frattempo chiamiamolo con il suo nome fascismo . Magari lo aiuta a passare più in fretta >> .
Concludo con un'altra citazione : << ( …. ) se con le mie parole [ con i miei scritti o dei miei collaboratori ] ho urtato la suscettibilità di qualcuno chiedo scusa : non lo ho fatto di proposito e del resto non apprezzo [ infatti odio i reality e tool show ( ? si scrive cosi ) ] la moda imperante dell’insulto [ anche se , sic , talvolta ci cado ] dell’insinuazione e della denigrazione . Dopotutto, anche chi è stato fino ad oggi [ e lo è ] avversario leale delle mie scelte , o avversario senza scrupoli , ha contribuito a levigare la mia scelta di vita [ la mia opera d’arte ] fino a scolpirmi come una palla [un sasso ] in un torrente montano . Di questo voglio essergliene grato [ come sono grato a voi che scrivete e a voi che mi leggete ] (…) per il dono della sua attenzione >> ( n Renato Curcio & Mario Scialoja in A viso Aperto libro intervista A Renato Curcio ex Leader e fondatore delle vecchie Br (Brigate Rosse). A voi l'ultima parola
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