Ieri 3 aprile 2005 dopo quasi 36 anni nessuno è colpevole per la strage di Milano meglio nota come Piazza Fontana ( il 12 dicembre 1969: alle 16,30 un ordigno esplode all'interno della Banca Nazionale dell'Agricoltura in piazza Fontana a Milano provocando 16 morti e 84 feritie ) La cassazione assolve gli imputanti neofascisti e dice ai parenti delle vittime pagate le spese . Gli unici commenti che mi sento di condividere sono due : quello del Il gip di milano Guido salvemini ( che nel 1995 riapri l'inchiesta dopo una serie di depistagi e tentati insabbiamenti e assoluzioni ) << la verità giudiziaria non si esaurisce sempre nella condanna dei singoli responsabili . Mi sembra che la sentenza d'appello che ha assolto i singoli imputati abbia affermato chiaramente che gli attentati delò 12 dicembre , come quelli precenti furono opera del gruppo ordine nuovo e questo rimane ubn punto fermo >> ; e quella del senzatore Ds Guido Calvi ( che in quella tormentata vicenda giudiziaria difese , vedere link sotto , Pietro Valpreda ) <<[...] Basterebbe avere voglia di leggere le sentenze,basterebbe che i politici e giornalisti si documentassero . Alle fine di tante inchieste si sono raggiunte verità che niente e nessuno sono riusciti a mettere indiscussione [...] >> . Dovrei essere un po' felice e soddisfatto ein parte lo sono perchè se quella giudiziaria non la sapremo mai , quella storica è ormai accertata , ma in linea di massima sono purtroppo senza parole, e sono costernato , perchè : è come dice un familiare delel vittime << una sentenza nauseante cosi finisce la speranza >> è una strage di stato come il titolo dell'omonimo libro ( la famosa contro inchiesta ) e che jaha come me la " malattia della menoria qui in versione online qui ( occhio alle note in ogni capitolo altrimenti non capite niente ) riporto qui parte delle parole del " Io so " di P.Pasolini tratto . da : "Scritti Corsari", 14 Novembre 1974 per chi volesse il testo integrale di tale opera la trova sul corriere della sera
Io so i nomi dei responsabili di quello che viene chiamato golpe (e che in
realtà è una serie di golpes istituitasi a sistema di protezione del potere).
Io so i nomi dei responsabili della strage di Milano del 12 dicembre 1969.
Io so i nomi dei responsabili delle stragi di Brescia e di Bologna dei
primi mesi del 1974.
Io so i nomi del "vertice" che ha manovrato, dunque, sia i vecchi fascisti
ideatori di golpes, sia i neofascisti autori materiali delle prime stragi,
sia, infine, gli "ignoti" autori materiali delle stragi più recenti.
Io so i nomi che hanno gestito le due differenti, anzi opposte, fasi della
tensione: una prima fase anticomunista (Milano 1969), e una seconda fase
antifascista (Brescia e Bologna 1974).
Io so i nomi del gruppo di potenti che, con l'aiuto della Cia (e in
second'ordine dei colonnelli greci e della mafia), hanno prima creato (del
resto miseramente fallendo) una crociata anticomunista, a tamponare il
1968, e, in seguito, sempre con l'aiuto e per ispirazione della Cia, si
sono ricostituiti una verginità antifascista, a tamponare il disastro del
referendum.
Io so i nomi di coloro che, tra una messa e l'altra, hanno dato le
disposizioni e assicurato la protezione politica a vecchi generali (per
tenere in piedi, di riserva, l'organizzazione di un potenziale colpo di
Stato), a giovani neofascisti, anzi neonazisti (per creare in concreto la
tensione anticomunista) e infine ai criminali comuni, fino a questo
momento, e forse per sempre, senza nome (per creare la successiva tensione
antifascista).
Io so i nomi delle persone serie e importanti che stanno dietro a dei
personaggi comici come quel generale della Forestale che operava, alquanto
operettisticamente, a Città Ducale (mentre i boschi bruciavano), o a dei
personaggi grigi e puramente organizzativi come il generale Miceli.
Io so i nomi delle persone serie e importanti che stanno dietro ai tragici
ragazzi che hanno scelto le suicide atrocità fasciste e ai malfattori
comuni, siciliani o no, che si sono messi a disposizione, come killers e
sicari.
12 dicembre 1969: alle 16,30 un ordigno esplode all'interno della Banca
Nazionale dell'Agricoltura in piazza Fontana a Milano provocando 16 morti e
84 feriti
Io so tutti questi nomi e so tutti questi fatti (attentati alle istituzioni
e stragi) di cui si sono resi colpevoli.
Io so. Ma non ho le prove. Non ho nemmeno indizi.
Io so perché sono un intellettuale, uno scrittore, che cerca di seguire
tutto ciò che succede, di conoscere tutto ciò che se ne scrive, di
immaginare tutto ciò che non si sa o che si tace; che coordina fatti anche
lontani, che rimette insieme i pezzi disorganizzati e frammentari di un
intero coerente quadro politico, che ristabilisce la logica là dove
sembrano regnare l'arbitrarietà, la follia e il mistero. Tutto ciò fa parte
del mio mestiere e dell'istinto del mio mestiere. Credo che sia difficile
che il "progetto di romanzo" sia sbagliato, che non abbia cioè attinenza
con la realtà, e che i suoi riferimenti a fatti e persone reali siano
inesatti. Credo inoltre che molti altri intellettuali e romanzieri sappiano
ciò che so io in quanto intellettuale e romanziere. Perché la ricostruzione
della verità a proposito di ciò che è successo in Italia dopo il 1968 non è
poi così difficile [ ...]
Per chi come me ha la "malattia della memoria" ecco una serie di approffondimenti :
http://www.archivio900.it/chisiamo/chisiamo.htm
http://www.informagiovani.it/Terrorismo/piazzafontana/default.htm
http://it.wikipedia.org/wiki/Strage_di_piazza_Fontana
http://www.ecn.org/ponte/fontana/index.php ttp://www.ecn.org/ponte/fontana/doss12.php e sempre dallo stesso link altri collegamenti per chi vuole approfondire tale evento
L'omicidio di Pinelli e la stampa
Ancora Aginter Presse L'organizzazione, gli scopi, le regole dell'Aginter Presse. Si parla anche di un interessamento della magistratura, ma, come sappiamo, i risultati sono stati scarsi...
Novità
La parata e la risposta.
Un documento del SIFAR (servizio segreto italiano) davvero illuminante...
GIANNETTINI AL POLLIO
L'INTERVENTO DI GIANNETTINI ( SERVIZI ITALIANI ) AL CONVEGNO CHE GETTO' LE BASI DELLA STRATEGIA DELLA TENSIONE
PINO RAUTI AL POLLIO
COME SOPRA...
EPOCA 1
L'ARTICOLO PUBBLICATO A POCHI GIORNI DALLA STRAGE DI PAIZZA FONTANA DAL SETTIMANALE "EPOCA". SI SPERA CHE LE FORZE ARMATE SCENDANO IN CAMPO...
EPOCA 2
IL COMMENTO DI "EPOCA" SUBITO DOPO LA STRAGE.
AGINTER-PRESSE
NELLA LISBONA DI SALAZAR UN'AGENZIA DI STAMPA SERVE DA COPERTURA PER OPERAZIONI SPORCHE IN VARIE PARTI DEL MONDO, ANCHE IN ITALIA. MA LA DITTATURA CADE E QUALCOSA VIENE A GALLA.
1 commento:
Ciao Beppe, mi piacerebbe poter sottolineare una cosa che tu hai già detto in passato: per nessuna delle stragi, organizzate in Italia dall'estrema destra da piazza Fontana in poi, carabinieri e polizia hanno individuaro un autore. l'unico caso (erroneamente chiamato strage), cioè l'attentato di Peteano, ha visto una persona che si è costituita, il neofascista Vincenzino Vinciguerra. Bene: nemmeno con un quadro investigativo certo (cioè un auytore che si costituisce e con la possibilità di scavare nei suoi rapporti), polizia, carabinieri e servizi hanno potuto (o voluto?) trovare mandanti e fiancheggiatori. Questi sono i fatti. I commenti fateli voi. Ciao!!
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