Leggendo dal dentista mentre aspettavo il mio turno non ricordo s su e gente od oggi o quale altro giornale di pettegulez cjhe mescolano iil gossip ai fatti d'attualità -- la commovente storia di PAOLO ANIBALDI - Chirurgo presso l’ospedale di Rieti, I^ Divisione di Chirurgia generale che viveremese un mensile sull'handicap dichiara : << Rifiuto la parola problemi. Non mi rappresenta come paraplegico, come persona, come medico chirurgo, come sindaco senza partito. Se io parto alzando il cartello dei problemi tutte le strade si chiudono, non faccio un passo avanti, in nessuna direzione. Io posso andare lontano, esattamente come te, a piedi o in carrozzina. Posso andare ovunque. Sembra difficile? Sembra impossibile? Ma si può volare. Non lo sai che si può volare? Chiunque può volare. E’ ovvio: noi umani non abbiamo le ali e nessun uomo le ha mai avute, e quindi non ci si può alzare in cielo. Ma volare, si può in tanti modi liberi, Partendo da sdraiati, da in piedi, dalla sedia a rotelle, da ciechi, da vivi. Da bambino pensavo che avrei fatto il pilota da guerra o il chirurgo. Quando ho capito che il mio avvenire sarebbe stato in sedia a rotelle, mi sono preso un anno per riflettere, senza parlare con nessuno. Mi sono iscritto a medicina e ho scelto di fare il chirurgo. Poi mi sono organizzato. La questione della diversità. Qui bisogna essere chiari. Ognuno faccia la sua parte: si tratta di far sapere che una diversità – tra vivere in sedia a rotelle e vivere in piedi – non esiste. Quindi non c’è problema. Noi non siamo una lobby, una casta: siamo un insieme di persone che condividono lo stesso mondo. Tutti insieme e uno per uno. Io faccio il chirurgo, lo faccio bene e succede sempre più spesso che le persone che si devono far operare si fidino di me più che di altri. Se ce l’ho fatta io, ce la potete fare tutti. Il chirurgo o qualsiasi altra cosa, qualsiasi altra vita. ( .... ) >> per chi volesse leggersela tutta continua qua . Tale storia mi ha poretato a pensare che quelli che noi chiamianmo , per la moda del politicamente ( ed eticamente ) corretto e per un ipocrita ,e talvolta gratuito e stuchevvole stucchevole buonismo chimiamo monodotati e che nonostante siano ulteriormente svantaggiati da una famigerata legge che evita , caso unico in europa , a non poter studiare \ fare ricerchè sulle staminali e costringerà sia ammalati sia ricercatori e studiosi ad andare all'estero , per trovare una eventuale possibilità di cura , sono migliori di noi " normali " vedere sempre dallo stesso sito altre persone che hanno avuto lesioni se non peggior di quella Anibaldi e hanno fatto del loro handicap una richezza we un esempio per noi tutti\e . Concludo con un belllissima citazione ( managgia a me e alle citazioni devo togliermi questo vizio ) presa da http://cosmo.splinder.com/ ( un sito di idee , da una lettura veloce e sommaria , ma mi ci prometto di ritornarci diverse dalle mie , ma molto bello ) che afferma : << bello pensare che gli uomini hanno migliaia di linguaggi estremamente diversi e complessi per esprimere i loro pensieri più seri e che un europeo, un indiano ed un arabo esprimono la loro gioia ridendo nello stesso identico modo. >>
Nostra patria è il mondo intero e nostra legge è la libertà
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