6.7.05

Senza titolo 693

...primo post, inizierò con uno sfogo personale.
Sole infuocato, vetro del finestrino abbronzante, carrozzerie luccicanti ed emanazioni di carbo-calore. La mia domenica si è trasformata in un incubo metropolitano. Perchè?..
La mia Isola è COMPLETAMENTE CIRCONDATA DAL MARE, ci sono kmEkm di coste bagnabili con il solo imbarazzo della scelta in quale acqua cristallina sguazzare...allora mi chiedo, perchè?...
Perchè il turismo sardo (e parlo sopratutto di quello interno) è orientato quasi esclusivamente verso le spiagge più popolose e strette ??? sto parlando di :
- MARI PINTAU spiaggia di sassi scomoda e piccola, con un passaggio scosceso, con un parcheggio inesistente e selvaggio, barche ormeggiate a 50 mt dalla costa ...tutti dicono "però che mare!"... stupendo si,ma come tanti altri qui.
- PORTO GIUNCO (Villasimius) e qui è questione di "glamour" perchè altrimenti non vedrei la ragione per cui fare 60 km. di fila e curve estenuanti per fare un collage di asciugamani con emeriti sconosciuti muniti di occhialoni, fascia reggicapelli e pareo...a prescindere dal sesso del bagnante.
- CHIA e la tradizionale transumanza di intere famiglie in day-camping , con tanto di girarrosto e barbecue senza dimenticare sdraie, tavoli, gazebo, tenda ...e quant'altro. Beh lì davvero il posto ne vale la pena, ma forse il parcheggio è un pò caro e i vigili si scatenano a raccogliere fondi con l'usuale pratica del "multa il turista ignaro", per nn parlare anche qui data l'inadeguatezza della strada della interminabile coda da digerire sia all'andata che al rientro.
... ce ne sono ancora, altrettanto misteriosamente affollate ...
Ci siamo dimenticati la bellissima Costa Verde , Ingurtosu, Marina di Arbus, la costa Oristanese con Is Arutas , Masua , Buggerru ...
località da cartolina dove le persone convivono ad almeno 20 mt di distanza in un clima ameno di primitiva fratellanza. Qui si concentrano gli "indigeni" che amano la loro terra, che sono ansiosi di viverla, di avere un contatto diretto con ciò che li circonda, che assaporano il piacere di appartenere a un meraviglioso tutto.
Se il cuore guidasse le nostre scelte, anche le più banali, la vita sarebbe meno complicata .

Indigena Doc

1 commento:

compagnidiviaggio ha detto...

capisco , ma non è usando solo il cuore che si risolve il problema , ma usando cuore & mente

l'importante non è la vittoria ma l'arrivo . Mario Bollini, chi è l'italiano arrivato ultimo alla maratona di New York a 74 anni: «La prima volta ho partecipato nel 1985»

da  msn.it      Un altro grandissimo traguardo raggiunto da un atleta instancabile, che per decenni ha preso parte alla maratona di New York...