14.7.05

Senza titolo 706


NO SURPRISES



Di Liz4rd



Siate sinceri: ma davvero qualcuno si è stupito di quello che è successo il 7 luglio a Londra? Io sinceramente no. Forse perchè ormai siamo abituati a vedere autobombe, sangue per le strade, kamikaze in azione. Sì lo so, non dalle nostre parti, ma cosa cambia? Sempre brandelli di carne umana sono quelli che rimangono sparsi sull'asfalto. Forse non mi sono stupito per questa tragica assuefazione all'orrore, ma anche perchè era inevitabile una ritorsione, una "vendetta" contro quei paesi che hanno appoggiato incondizionatamente la guerra falsa e bugiarda di Bush all'Iraq e all'Afghanistan. Gli stessi servizi inglesi dicevano ormai da tempo che non era questione di "se" ci sarebbe stato un attacco, ma di "quando". Quindi di cosa stupirsi? Ieri alla Spagna di Aznar, oggi all'Inghilterra di Blair, domani forse (speriamo di no ma, anche qui, non mi stupirei) all'Italia di Berlusconi. Tu li umili (vedi la Palestina, Guantanamo, Abu Ghraib), li bombardi, li invadi, li sfrutti, e quelli, in qualche modo, reagiscono. Sia ben chiaro, non è una giustificazione del terrorismo, che non è MAI giustificabile, è solo una spiegazione razionale di un fenomeno.


Ma questo cosa vuol dire? Vuol dire semplicemente che questi signori che con tanto rigore morale governano il mondo non hanno capito niente di cos'è il terrorismo e di come si combatte. Non l'hanno capito gli americani dopo l'11 settembre (o meglio, hanno fatto finta di non capirlo perchè così conveniva ai loro piani geopolitici mondiali); non l'abbiamo capito noi europei (eccezion fatta per Francia e Germania) che ci siamo messi in riga dietro allo zio Sam e abbiamo marciato senza chiederci se radere al suolo interi paesi fosse la risposta migliore ai folli di Al-Qaeda. Paesi che, oltretutto, spesso non c'entravano assolutamente niente con il terrorismo. Saddam non era certo uno stinco di santo, ma con Bin Landen aveva sicuramente meno rapporti di quanti ne avesse avuti la CIA. Come ha fatto notare Giulietto Chiesa, il livello organizzativo dell'attentato di Londra è di una complessità pari a quello dell'11 settembre 2001. Il che significa che in 4 anni la lotta al terrorismo, così come è stata portata avanti finora, non ha ottenuto nessun risultato. Al Qaeda, o chiunque sia, è ricca, organizzata, impunita e vitale, come prima. Se fossero persone serie, Bush & Co. dovrebbero dimettersi per evidente fallimento di quella che era la loro missione principale.


Sempre in tema di ottusità, proprio in sede di G8, Bush ha ribadito che gli Stati Uniti non daranno un nichelino in più all'Africa e non diminuiranno di un grammo le loro emissioni inquinanti perchè il Protocollo di Kyoto è una balla e loro non lo firmeranno mai. Che importa se poi un intero continente vive con l'1% del PIL mondiale e se siccità, alluvioni, maremoti e quant'altro affliggono i paesi più poveri perchè il clima è impazzito? Noi abitano nel Paradiso Terrestre, tutto questo non ci riguarda. Ecco, proprio questa era l'occasione per dare una, seppur parziale, risposta al terrorismo: dare una svolta alle politiche di sostegno verso il sud del mondo, verso quel bacino di povertà e disperazione che alimenta il fanatismo; tagliare davvero il debito ai paesi del terzo mondo (bello il Live8, vero?); fare qualcosa di drastico, da subito, per invertire l'asfissia del nostro ecosistema planetario. Occasione persa. Come sempre si è preferito fare il muso duro, mostrare i muscoli del sergente di ferro: "non ci faremo intimidire", "li sconfiggeremo", "avremo il loro scalpo". Bravi, continuate a giocare ai cowboy, ai pistoleri con i fucili di plastica, continuate. E intanto le nostre città saranno sempre più annerite dal fumo delle autobombe che, sappiatelo, i nostri governanti non potranno fermare.


C'è un'altra cosa che non mi ha stupito: dopo poche ore dall'attentato si sapeva già chi e come aveva messo le bombe. Al Qaeda, ovviamente. Nonostante l'unica pseudo rivendicazione fosse arrivata per internet e fosse stata da subito bollata da tutti (persino molti siti e forum musulmani) come inattendibile perchè conteneva numerosi errori di grammatica araba e citazioni del Corano sbagliate. Non mi ha stupito questa ansia, questa voglia, questa necessità di trovare subito il colpevole che fa più comodo. Una volta prima si facevano le indagini, magari rapide, e poi si emetteva un verdetto. Oggi no, oggi basta vedere come sono esplose le bombe ed ecco che il ministro dell'interno inglese emette il suo vaticinio: c'è la firma di Al Qaeda in questa modalità di azione, è evidente, non c'è bisogno di indagini o rivendicazioni. A me pare tutta una buffonata, un tragico, orrendo gioco delle parti, di cui le vittime sono i soliti incolpevoli civili che si fanno il mazzo per andare a lavorare tutti i giorni. E i civili sono uguali a Londra, come a Baghdad, come a Madrid. Non cambia la rabbia per quello che è successo e per come ce lo presentano i nostri politicanti e la nostra (dis)informazione televisiva.

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