incredibile ma vero

con i post  d'oggi inauguro una  nuova  catgoria  \  rubrica  che si chiamerà   parodossi e prendete  spunto  da  questo sito 



A Carbonia affollati i negozi che comprano oro usato: un'altra faccia dell'economia
E dopo il matrimonio andiamo a venderci le fedi


di ROBERTO COSSU


Ma chi dice che il Belpaese è in declino? «Guardate quanti telefonini circolano dal Nord al Sud», dice il Cavaliere d'Italia, per contestare i catastrofisti. Questo è il luogo del superfluo. «Stiamo bene». E comunichiamo. Ci diciamo quanto il futuro sia luminoso. Anche a Carbonia circolano molti telefonini, ma, in attesa del futuro, il presente non è radioso. Stando, almeno, a una piccola notizia: sono affollatissimi i negozi che acquistono oro. Fedi, perlopiù. Un bel viavai. C'era una volta il monte dei pegni. Ora ci sono i negozi specializzati. Per chi varca la porta non cambia molto: contanti per dimenticare amori spezzati. Più spesso difficoltà economiche. O qualche euro per una ricarica del telefonino. In un'epoca di simboli, il simbolo più antico è solo moneta. Da scambiare con sbrigativi signori degli anelli. Niente di nuovo, s'intende, se non che l'insegna del negozio "compriamo oro" è l'altra faccia di un'economia illusoria, e non soltanto a Carbonia. Quella che ha visto il valore dello stipendio dimezzarsi bruscamente, che nasconde vecchie e nuove povertà sotto la patina degli spot, che vive di sogni magnificati con la parolina "vedrete". C'è uno splendido manto, fatto di tv, pubblicità, personaggi, che accarezza con il lusso e promette inevitabile felicità. Una spensieratezza tanto replicata che la vediamo a portata di mano. Anzi, ne siamo già parte. Una grandiosa falsificazione dell'immaginario. Poi lasci via Montenapoleone, ti addentri nei vicoli e scopri un altro mondo. Nei romanzi di Balzac la Parigi del benessere scintilla dentro la Parigi della miseria. In quelli di Dickens il banco dei pegni è sempre dietro l'angolo. Dall'Ottocento al terzo millennio sono cambiati gli arredamenti, ma non certi bisogni. C'è ancora chi si guarda attorno guardingo, imbarazzato, mentre entra nei "negozi specializzati". E qualcuno pensa magari alle fedi devolute per fabbricare i cannoni di Mussolini. Con nostalgia.

Commenti

Post popolari in questo blog

"Meglio in cella che testimone senza scorta" Ex pentito della banda di Is Mirrionis ruba un furgone e si autodenuncia in questura

s-come-selen-sposa-s-come-sara-sex due destini che s'incrociano

la canzone preghiera dei cugini di campagna racconta di Jole ed Ettore, i fidanzatini sassaresi lei morì di leucemia, lui si uccise