... fatto mio l'appello di tuttoblog.splinder.com
dopo aver ascoltato questo video che riporto qui sotto che vede de magistris a Reggio Calabria, 11 agosto 2007 - Il Pm di Catanzaro Luigi De Magistris ospite di "Legalitàlia" - primo meeting dei giovani antimafia (organizzato dal Movimento "Ammazzateci tutti"), discute di 'ndrangheta, malapolitica, massonerie, poteri forti, di un suo eventuale trasferimento e denuncia la sua solitudine istituzionale. Video a cura di Radio Radicale, editing Ammazzatecitutti.org. Licenza Creative Commons.
dopo aver ascoltato questo video che riporto qui sotto che vede de magistris a Reggio Calabria, 11 agosto 2007 - Il Pm di Catanzaro Luigi De Magistris ospite di "Legalitàlia" - primo meeting dei giovani antimafia (organizzato dal Movimento "Ammazzateci tutti"), discute di 'ndrangheta, malapolitica, massonerie, poteri forti, di un suo eventuale trasferimento e denuncia la sua solitudine istituzionale. Video a cura di Radio Radicale, editing Ammazzatecitutti.org. Licenza Creative Commons.
ora più che mai soprattutto quando dice Luciano Violante
Quanta ipocrisia ! Che il vicepresidente del Csm, Nicola Mancino, abbia espresso la sua amarezza per la "giustizia show" era prevedibile ma la sortita di Luciano Violante, proprio da uno schermo televisivo, mi è sembrata imbarazzante: "Un magistrato non deve usare i media per acquistare consenso o cercare di farsi una figura pubblica... una magistratura che cerca il consenso dei cittadini e si legittima sulla base del consenso e non sulla base della legge è pericolosa per i cittadini stessi". Ma di che stiamo parlando? C'è un accanimento sospetto nei confronti del gip di Milano, Clementina Forleo, e del pm di Catanzaro Luigi De Magistris apparsi in televisione ad Annozero. continua sul sito dell'associazione ammazzatecitutti.org
Al PRESIDENTE della REPUBBLICA
On. Giorgio NAPOLITANO
Al PRESIDENTE del CONSIGLIO
On. Romano PRODI
Noi sottoscritti Cittadini Italiani dichiariamo il nostro sconcerto e la nostra sorpresa indignazione per la avocazione della inchiesta “Why not” da parte della Procura Generale di Catanzaro, espropriandone la titolarieta’ delle indagini al P.M. Magistrato Dott. De Magistris.
Tuttavia prendiamo atto che la motivazione di un tale provvedimento di incompatibilita’ si basa sulla affermata necessita’ di garantire la serenita’ ed equita’ delle indagini, a fronte della circostanza che il P.M. avesse inserito tra gli indagati il Ministro di Grazia e Giustizia on. Mastella, dal quale era stato segnalato al CSM per un eventuale provvedimento disciplinare correlato alle modalita’ dell’inchiesta.
In questa prospettiva e dunque nel medesimo spirito con il quale si e’ giustificata la avocazione del caso, noi Cittadini riteniamo necessario che il Presidente del Consiglio avochi a se’, per eventualmente assegnarle ad altro ministro, le prerogative e le funzioni di Ministro Guardsasigilli, sollevando l’On. Mastella dall’incarico o chiedendone le autonome dimissioni, essendo lo stesso indagato nella inchiesta per la quale si procede nella Procura di Catanzaro.
Lo Stato infatti e’ tenuto a garantire la “pari dignita’ sociale di tutti i Cittadini senza distinzioni di (…) opinioni politiche, condizioni personali e sociali” (art 3 Cost.).
Per lo stesso articolo costituzionale la Repubblica e’ impegnata a “rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che limitando di fatto la liberta’ e la pari dignita’ impediscono di fatto il pieno sviluppo della personalita’umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori alla organizzazione politica economica e sociale del Paese”.
Suonerebbe dunque come insopportabile privilegio se un Magistrato venisse sollevato dalle indagini di cui aveva titolarieta’, in virtu’ di una azione disciplinare avviata nei suoi confronti dal Ministro di Grazia e Giustizia, mentre si consentisse a quest’ultimo, pur essendo indagato per reati connessi a quelle indagini, di mantenere la propria posizione funzionale e dunque certamente tale da poter influenzare gli esiti delle indagini nei suoi personali confronti.
Chiediamo al Presidente della Repubblica, come garante della Costituzione e Presidente dell’Organo di autocontrollo della Magistratura, di vigilare sulla equita’ dei comportamenti politici e dunque di sollecitare il Presidente del Consiglio ad intervenire tempestivamente nella sostituzione del Ministro di Grazia e Giustizia, almeno quanto lo e’ stato il Procuratore Generale nell’avocazione delle indagini esautorandone l’originario titolare.
Ogni atto diverso farebbe apparire ancora una volta il ceto politico come una “casta” arroccata solo a difesa dei propri privilegi e garanzia di immunita’ delle proprie attivita’ illecite e pretese di assoluta impunita’.
Associazione Antimafia " Rita Atria "
Aderiscono:Casablanca; censurati.it\cdv.splinder.com; I Cittadini Invisibili - Palermo; Rete di ecologia sociale-Verdi di Messina; Comitato contro l'indulto;Movimento Liberatorio- Molfetta (bari);Coppola Editore;La Redazione di ANTIMAFIADuemila; società umanitaria di Palermo;Presidio di Libera “Vito Volterra” di Ciampino; Associazione PeaceLink;Comitato Cittadino di Lotta per la Democrazia a Palermo; Comitato Addiopizzo Catania; Osservatorio della Legalità; Associazione SSRG; Associazione Democrazia e Legalità;mediterraneoforpeace.it;movimento Per una Politica nella Legalità (Siracusa);XENOPHIA Associazione Policulturale Pro Arte e Spettacolo; Associazione Ambientalista Val Fegana,"Libera" Taranto;"Laboratorio Natura" di Nove (VI)
Invitiamo le Associazioni che volessero sottoscrivere l'appello ad inviarci una email a: info@ritaatria.it e i semplici cittadfini a firmare qui
Nessun commento:
Posta un commento