2.11.07

Senza titolo 2175

lo so che parlare  di Mastela  è come sparare sulla croce rossa  , ma  ci sono cose che  mi indignano  coem credo   anche a tutti voi  .
 
da gilioli.blogautore.espresso.repubblica.it/2007/11/01/





Avvertenza: questa è una storia di quelle che innervosiscono il contribuente già stanchino di foraggiare con i suoi soldi gli sprechi di pochi eletti. Quindi se siete di cattivo umore pensando alla vicina scadenza fiscale non leggetela neppure.
E’ una storia che io farei iniziare dal blog di Clemente Mastella, anzi dall’ultimo post nel quale il ministro esprime solidarietà ai redattori del giornale dell’Udeur, Il Campanile.
Clemente non lo scrive apertamente, ma si riferisce al fatto che alla redazione del quotidiano l’altro giorno è arrivata la polizia giudiziaria, spedita nell’ambito dell’inchiesta Why not.
Bene, si spera che i poliziotti abbiano trovato quello che ha trovato anche il nostro collega Marco Lillo, e che sarà pubblicato su “L’espresso” domani.in edicola
Vale a dire che il quotidiano dell’Udeur (finanziato da tutti noi in ragione di 1.153.000 euro l’anno per 5.000 copie scarse vendute) ha usato i suoi soldi nel seguente modo:









* 40 mila euro versati a Clemente Mastella stesso per collaborazioni giornalistiche.
* 14 mila euro per l’acquisto di torroncini di Benevento spediti dai coniugi Mastella agli amici.
* 12 mila euro versati allo studio di Pellegrino Mastella, figlio di Clemente.
* 98 mila euro per viaggi e trasferte di Sandra Mastella (moglie), Pellegrino Mastella (figlio), Alessia Mastella (nuora) ed Elio Mastella (figlio).
* 1.150 euro per beni acquistati al centro commerciale Cis di Nola da Sandra Mastella.
* 4.000 euro per la benzina del Porsche Cayenne di Pellegrino Mastella.
* 36.000 euro per un contratto con la società Acros, di cui è socio al 50 per cento Pellegrino Mastella.







1 commento:

imagesofme ha detto...

http://imagesofme.splinder.com/post/14559473/La+Casta


Grazie per l'attenzione


ME

in divenire -- Dulcinea Annamaria Pecoraro

  Ognuno di noi è frammento, che diventa capolavoro in divenire, discernendo e smussandosi nel tempo. La magia sta nel non perdere i tratti ...