Se oggi vi raccontassimo che 2 persone hanno ideato una grande iniziativa di solidarietà che vuole dare un tetto a chi non ce l’ha,
senza gravare di un solo centesimo né sulle Istituzioni, né sulla
collettività, voi come reagireste? No, non si tratta di una burla, ma di
qualcosa di reale, pronto in realtà già da un anno, ma che per le
lungaggini burocratiche del nostro Paese ancora non ha potuto vedere la
luce.
Strano Paese il nostro, dove le truffe e
le illegalità trovano vita facile, mentre la burocrazia “s’impegna” al
100% a rallentare involontariamente progetti benefici come quello messo
in piedi da Fernando Barone e Fernando Ragazzoni, e che porta il nome di
Associazione Pro Tetto. Attraverso il recupero di
locali e palazzine in disuso appartenenti a enti pubblici o a normali
privati, l’Associazione Pro Tetto s’impegna a ristrutturale tali spazi, e
ad offrirli gratuitamente ai poveri, alle famiglie a reddito 0, ai
clochard, ed a tutti i senza tetto del nostro Paese, partendo da quelli
di Milano, città di nascita dei due fondatori del progetto, che
vorrebbero sfruttare l’Expo 2015 per far ricordare per
una volta l’Italia come protagonista di qualcosa di positivo, in
concomitanza con un evento di tale importanza.
Non solo, allo Stato, agli enti locali
ed ai soggetti privati proprietari di questi siti, verrebbe corrisposto,
sempre dall’associazione, un regolare affitto. E cosa stiamo aspettando
ancora? I tempi della burocrazia italiana, nonostante l’iniziativa sia
sostenuta dal Comune di Milano, Amsa, Caritas, Curia (nelle persone del
Cardinale Scola e del Monsignor Bressan), associazioni varie, aziende e
privati.
Un’iniziativa del genere creerebbe poi solo a Milano 250 nuovi
posti di lavoro, con l’auspicio di aumentarne il numero via via che
questo progetto si espanderà nel resto dello Stivale.
AIUTIAMOLI nel farli partire! Non
chiedono soldi, ma solo la possibilità di iniziare ad aiutare gli altri!
E’ questo il secondo inverno che molti senza tetto avrebbero potuto
passare al caldo, senza la lentezza della nostra macchina burocratica.
http://www.comunicareilsociale.it/author/pro-tetto/
Se oggi vi raccontassimo che 2 persone hanno ideato una grande iniziativa di solidarietà che vuole dare un tetto a chi non ce l’ha,
senza gravare di un solo centesimo né sulle Istituzioni, né sulla
collettività, voi come reagireste? No, non si tratta di una burla, ma di
qualcosa di reale, pronto in realtà già da un anno, ma che per le
lungaggini burocratiche del nostro Paese ancora non ha potuto vedere la
luce.
Strano Paese il nostro, dove le truffe e
le illegalità trovano vita facile, mentre la burocrazia “s’impegna” al
100% a rallentare involontariamente progetti benefici come quello messo
in piedi da Fernando Barone e Fernando Ragazzoni, e che porta il nome di
Associazione Pro Tetto. Attraverso il recupero di
locali e palazzine in disuso appartenenti a enti pubblici o a normali
privati, l’Associazione Pro Tetto s’impegna a ristrutturale tali spazi, e
ad offrirli gratuitamente ai poveri, alle famiglie a reddito 0, ai
clochard, ed a tutti i senza tetto del nostro Paese, partendo da quelli
di Milano, città di nascita dei due fondatori del progetto, che
vorrebbero sfruttare l’Expo 2015 per far ricordare per
una volta l’Italia come protagonista di qualcosa di positivo, in
concomitanza con un evento di tale importanza.
Non solo, allo Stato, agli enti locali
ed ai soggetti privati proprietari di questi siti, verrebbe corrisposto,
sempre dall’associazione, un regolare affitto. E cosa stiamo aspettando
ancora? I tempi della burocrazia italiana, nonostante l’iniziativa sia
sostenuta dal Comune di Milano, Amsa, Caritas, Curia (nelle persone del
Cardinale Scola e del Monsignor Bressan), associazioni varie, aziende e
privati.
Un’iniziativa del genere creerebbe poi solo a Milano 250 nuovi posti di lavoro, con l’auspicio di aumentarne il numero via via che questo progetto si espanderà nel resto dello Stivale.
Un’iniziativa del genere creerebbe poi solo a Milano 250 nuovi posti di lavoro, con l’auspicio di aumentarne il numero via via che questo progetto si espanderà nel resto dello Stivale.
AIUTIAMOLI nel farli partire! Non
chiedono soldi, ma solo la possibilità di iniziare ad aiutare gli altri!
E’ questo il secondo inverno che molti senza tetto avrebbero potuto
passare al caldo, senza la lentezza della nostra macchina burocratica.
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