25.2.15

Il bimbo curato via WhatsApp Quando la tecnologia aiuta


Mettendo  in ordine i  miej  file  e  i mie  preferiti  ho trovato   questa news  ripresa  dal www.unionesarda.iot    di qualche  giorno  fa  


Il bimbo curato via WhatsApp Quando la tecnologia aiuta                                      Uno smartphone con WhatsApp
Il piccolo, che vive a Stromboli, ha seguito una terapia indicata dalla pediatra che aveva "auscultato" il suo respiro attraverso una registrazione inviata dalla mamma via WhatsApp.
La tecnologia può essere un utile strumento per chi vive lontano dai punti di soccorso. E' quello che sicuramente pensa una mamma che vive a Stromboli, una delle isole Eolie: per curare il suo bimbo, affetto da una prolungata bronchite, ha inviato a una sua amica pediatra, tramite WhatsApp, la registrazione del respiro di suo figlio, dato che sull'isola è presente una sola Guardia medica e manca l'assistenza pediatrica. La specialista ha così "auscultato" il piccolo paziente attraverso la registrazione, ha individuato il problema e indicato la cura.
E' stata la mamma, Carolina Barnao, a raccontare su Facebook quanto accaduto: "Stromboli, Italia - ha scrottp - qui il pediatra non c'è, i bambini sì! Ho curato Tommaso da una brutta bronchite grazie a Whatsapp, inviando la registrazione del suo respiro a un'amica pediatra! Viva la tecnologia, viva gli smartphone e soprattutto... Viva Delia Russo! Grazie dottoressa!". La mamma ha poi spiegato: "Guardia medica e medico di base sono molto disponibili ma non sono pediatri. Il pediatra si trova a Lipari. Di mezzo c'è il mare e d'inverno è quasi sempre agitato e rimaniamo isolati dal mondo. Beh, sarebbe opportuno avere un pediatra sull'isola almeno periodicamente. Dove sta il diritto alla salute dei nostri figli? Comunque, la cosa importante è che il mio piccolo adesso sta meglio".

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