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24.4.25

il caso d Suor Genevieve piange davanti alla salma di Papa Francesco . amicizia o violazione del protocollo ? seconmdo me la prima .

Suor Genevieve infrange il protocollo e piange davanti alla salma di Papa Francesco: chi è l'amica di Bergoglio? Ah, perché piangere infrange il protocollo? Siamo messi bene se adesso ci comanda un protocollo su quando possiamo piangere. Il protocollo è fatto per le persone e non le persone per il protocollo.

Zainetto verde in spalla, piccola sotto il peso di un sincero dolore. Geneviève Jeanningros si avvicina al feretro, tira fuori il fazzoletto dalla tasca e cerca di asciugarsi le lacrime. Per lei si è infranto il protocollo: i cardinali e i vescovi sfilavano dietro di lei in processione per l'ultimo saluto, mentre lei è rimasta lì, ferma, per diversi minuti. La religiosa, amica del Papa, impegnata da sempre con gli ultimi, in particolare le persone trans e la gente del circo che fece conoscere anche al pontefice, è tra le prime persone a portare l'omaggio a Papa Francesco, esposto nella basilica di San Pietro.
Sì, è morto il Papa, ma soprattutto quella persona cara con la quale si sentivano spesso e si vedevano a tutte le udienze generali del mercoledì. Francesco la prendeva in giro chiamandola «l'enfant terrible» per quello sguardo vispo, occhi azzurri, come un bambino. Oggi non riesce a parlare e affida il suo ricordo alle lacrime. 
Papa Francesco, Suor Genevieve e l'impegno per le donne trans
Il mercoledì mattina era sempre seduta nell'Aula Paolo VI accanto a don Andrea Conocchia, il parroco di Torvaianica che da anni ha accolto le donne trans nella sua chiesa. Due persone che hanno fatto degli ultimi il loro punto di riferimento, come Francesco, che infatti li ha continuamente incoraggiati. «Vai avanti, vai avanti», diceva Bergoglio a don Andrea, che all'uscita dalla basilica non nasconde la sua commozione. Pensa alle donne trans che avevano trovato nel Papa un punto di riferimento e che esprimono tutto il loro dolore. «Vuoi sentire gli audio che mi sono arrivati?», chiede. E dal suo telefonino esce una voce che piange: «Padre, padre, mi sono appena svegliata e vedo che è morto Papa Francesco, tanto ci ha aiutato, tanto ha fatto per noi», è il pianto disperato di Camilla (nome di fantasia), lunedì mattina. Don Andrea dice che le sue amiche e parrocchiane trans «sono sconcertate e ora hanno paura di essere abbandonate».
L'ultimo saluto
«Venerdì voglio tornare con loro a San Pietro per un ultimo saluto al Papa che ci ha voluto bene». Il parroco della Beata Vergine Immacolata, una piccola chiesa di Torvaianica da cui si vede il mare, dice: «Avevo sperato quando l'ho visto domenica, speravo che con la stagione buona lui si sarebbe inventato qualcosa e che saremmo tornati a poterlo vivere nelle udienze generali del mercoledì. È una giornata di grande dolore e profonda tristezza. Piango. È da lunedì che penso a tutte quelle persone che il Papa ha aiutato, hanno perso un riferimento, hanno perso una sicurezza, una persona che gli ha dato tanto riconoscimento e anche aiuto materiale attraverso l'Elemosineria. Sono smarrite. Spero che venerdì possiamo salutarlo insieme con le ragazze transessuali e qualche amico omosessuale. Ma spero soprattutto che le porte che il Papa ha aperto non si chiudano e che i processi possano essere portati avanti con coraggio e profezia».

22.4.25

La scomparsa di Papa Francesco, testimone di Umanità di © Cristian A. Porcino Ferrara alias filosofoimpertinente

da   https://lerecensionidelfilosofoimpertinente.blogspot.com








In molti lo avete attaccato in ogni occasione per ogni suo gesto di apertura verso gli altri. Lo avete denigrato, chiamato usurpatore, antipapa, sinistrorso, massone e preso in giro per le sue encicliche sociali. Da non credente l'ho sempre rispettato e criticato senza fargli sconti ma con la consapevolezza che il suo pontificato è riuscito a portare il sorriso e la pacificazione dopo anni di ratzingerismo opprimente che ha fatto male a molti di noi (in)visibili. Non sempre è riuscito in questa ardua impresa ma lo sforzo, rispetto ai predecessori, c'è stato. Eravamo e resteremo su molte questioni agli antipodi ma riconosco il merito delle sue azioni in favore di una inclusività maggiore per tutti dentro la Chiesa. Francesco ha mostrato il volto umano del Vangelo mostrandosi come uomo anziché come Capo supremo del cattolicesimo. Mi auguro che il suo esempio non verrà archiviato dal suo successore e che l'attenzione verso gli ultimi continuerà ad essere una prerogativa del prossimo pontefice. La Chiesa deve aprirsi a tutti e la strada che Bergoglio ha aperto deve continuare ad essere percorsa.

© Cristian A. Porcino Ferrara

28.2.25

Le condizioni di Papa Francesco preoccupano, ma sul web si diffondono false teorie sulla sua morte: ecco cosa sta accadendo in queste ore



E' vero che le teorie del complotto o complottoistiche che dir si voglia nascono nel momento in cui non c'è chiarezza, quindi facendo breccia su cose che non sono constatabili personalmente si tentano ipotesi (talvolta anche documentate da sconosciuti) e tutti , sottoscritto compreso , le abbiamo utilizzate . Ma quando vengono smontate se si è intelletttualmente onesti si amette l'errore . Ma Tuttavia, il vero obiettivo ( cosa lontana da me ), almeno nella maggioranza dei casi, è quello di speculare e trarne vantaggio su un dato argomento.
Tornano al titolo del post in questione. 

   da    News Mondo    tramite  msn.it  


 le   condizioni di Papa Francesco continuano a destare preoccupazione, mentre il Pontefice si trova ricoverato da 13 giorni presso il Policlinico Gemelli di Roma a causa di una polmonite bilaterale

Nonostante i bollettini medici ufficiali parlino di una situazione stabile, sul web si moltiplicano le teorie del complotto che mettono in dubbio la verità delle informazioni diffuse.
Le condizioni di Papa Francesco: il bollettino medico
Ad oggi, l'unica verità ufficiale sulle condizioni di Papa Francesco è quella che emerge dai bollettini medici quotidiani emessi dal Policlinico Gemelli. Il Pontefice, 88 anni, è affetto da una polmonite bilaterale probabilmente causata da un'infezione virale o batterica.
Sottoposto a una rigida terapia antibiotica, le sue condizioni sono in miglioramento, con il pericolo di sepsi e insufficienza renale che sembrano al momento rientrati. Tuttavia, la prognosi resta riservata a causa dell'età avanzata del Santo Padre e delle sue condizioni generali di salute.
Le teorie del complotto su Papa Francesco

Nonostante i bollettini ufficiali, le teorie del complotto si stanno diffondendo rapidamente sul web. La più insistente sostiene che Papa Francesco sia già morto e che il Vaticano stia nascondendo la notizia per evitare di compromettere il Giubileo o i delicati equilibri geopolitici legati ai conflitti tra Israele e Hamas, oltre che alle trattative tra Ucraina e Russia.ualità
Un'altra teoria complottista collega la malattia del Pontefice ai vaccini anti-Covid, ricordando come Bergoglio sia stato uno dei primi sostenitori della campagna vaccinale.
Alcuni commentatori, tra cui l'avvocato Carlo Taormina, hanno ipotizzato una correlazione tra il peggioramento delle sue condizioni di salute e la somministrazione del vaccino.
Corvi neri in Vaticano e altre leggende
Tra le voci più suggestive circolate in questi giorni c'è anche quella di alcuni corvi neri visti volteggiare sopra il Vaticano, interpretati dai complottisti come un presagio di morte.
Episodi simili si erano già verificati in passato, come nel 2015 quando alcune false notizie parlavano di un tumore benigno al cervello di Papa Francesco, o nel 2023 con l'infondata accusa di coinvolgimento in una setta satanica da parte di una presunta 'Corte Internazionale di Giustizia della Common Law di Bruxelles.
Le teorie del complotto si inseriscono in un clima di diffidenza verso i media ufficiali, alimentando narrazioni alternative prive di fondamento. Tuttavia, l'unica fonte di informazioni attendibile resta quella dei bollettini medici diffusi dal Policlinico Gemelli e dalle comunicazioni ufficiali del Vaticano.
La diffusione di notizie false rischia di generare confusione e allarmismo, soprattutto in un momento così delicato per la Chiesa cattolica e per il suo massimo rappresentante.

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