In Viaggio
“Girano i Sufi in tondo nello spazio,
Nel tempo,
Salgono in verticale i monaci in clausura,
Immobili,
Viaggiano l’alto il basso senza abbellimenti
(Cadono di vertigine…
Cadono di vertigine…)
Strisciano verso il ritmo i tarantolati schiacciati dallo spazio senza tempo
Viaggiano i viandanti viaggiano i perdenti
Viaggiano i perdenti più adatti ai mutamenti viaggia Sua Santità
Consumano la terra in percorsi obbligati i cani alla catena
Disposti a decollarsi per un passo inerte più in là
Coprono spazi ottusi gli idoli
Clonano miliziani dai ritmi cadenzati
In sincrono
Viaggiano i viandanti viaggiano i perdenti
Viaggiano i perdenti più adatti ai mutamenti viaggia Sua Santità
Viaggiano i viandanti viaggiano i perdenti più adatti ai mutamenti
Viaggia la polvere viaggia il vento viaggia l’acqua sorgente
Viaggiano i viandanti viaggiano i perdenti più adatti ai mutamenti viaggia Sua Santità
Viaggiano ansie nuove e sempre nuove crudeltà
Cadono di vertigine…
Cadono di vertigine…
Cadono di vertigine…
Cadono di vertigine…”
Mentre cerco l'ispirazione per riprendere gli studi e ritentare l'esame letteratura italiana II finisco dio leggere il bel libro di poesie “Il porto degli sconfitti”di Francesco autore cittadino nato nel 1977, vive nella città gallurese. Neo laureando in scienze politiche . Fondatore e redattore della ex rivista cultura "Gemellae"( www.gemellae.it il cui archivio è disponibile online ) . Una sua poesia è stata esposta a Firenze ( Palazzo Vecchio) nella bacheca dove vengono selezionate le opere dei migliori artisti emergenti. Ha ricevuto premi e segnalazioni in alcuni concorsi poetici locali e internazionali e ha fondato insieme ad altri poeti locali l'associazione poetica in viaggio ( vedere post precedenti mi spiace di non riportare l'uirl mdella'rticolo ma no sono riuscito a trovarlo o ho poco tempo per cercarlo nell'archivio ) . Per chi volese contattarlo o chidergli una copia del libro stampato a proprie spese eccovi la sua email francescopasella@gmail.com
Fra le tante poesie in esso contenute questa è luna delle più belle e che descrive la situazione in cui mi trovo adesso
osservo senza imparare
imparo senza osservare
sono cosi rare le occasioni
in cui non vorremmo
che il domani fosse l'oggi
Devo riconoscere che rispetto alle sue poesie ( e racconti ) già precedentemente pubblicate su riviste online ( fra cui la rivista stessa Gemellae ) o su altri siti se volete leggerne qualcuna qui ne potete trovare alcune è molto migliorato e sta incominciando a dosare meglio e ad usare insieme cuore&mente .
A prima vista per chi legge il titolo del libro ( è capitato anche a me alla prima lettura ) sembra pessimista , ma poi parlando con l'autore esso può : << essere interpretato sotto un duplice aspetto: quello immediato, a rappresentare un luogo fisico permeato di luci e ombre, attuale, dispersivo e solipsista; in cui i “visionari” dissolvono i propri passi in sterili labirinti moderni, a caccia d’anestetici distillati in gocce di passione artistica. Nella seconda accezione, “ Gli sconfitti” vivono il loro “non-luogo” come approdo, darsena nella quale rifugiarsi a contemplare e meditare, in cui scrostare la ruggine accumulata nelle arterie troppo intasate dai tossici residui del pensiero. Fase transitoria, per prepararsi a veleggiare, soli e/o in compagnia verso “spiagge sicure”, lottando sino alla fine per raggiungerle prima di disperdersi tra misteriose onde in cui si intravede l’assoluto. >> Infatti esso conferma la mia teoria ovvero un titolo che indica la fine di un determinato viaggio\ percorso e l'inizio di un altro diverso .
Inoltre in esso c'è una buona contaminazione ( ad incominciare dalla copertina inviatami dall'autore ) con disegni di un altro artista locale poliedrico di cui ho recensito su queste pagine la mostra tenuta a tempio nel dicembre 2005 \ gennaio 2006 e di cui potete trovare qui l'articolo sul suo sito le sue opere .
Ora non riuscendo a scannnarizzare il disegno allegato a tale poesia e per non seccare di nuovo l'autore riporto qui due dipinti dell'artista di Tomaso pirigheddu che a mio avviso sono adattissimi a tale opera . Essi sono :
Il sogno del viaggiatore
il sognatore
N.B
tali immagini sono tratte dal sito http://www.voltidarte.it/ con il consenso dell'autore e sono prelevate dalla sezione dipinti del sito in questione http://www.voltidarte.it/opere/dipinti/dipinti.htm per coloro che volessero contattarlo per informazioni o altro posso scriverli al tom-art@tiscali.it
Concludo affermando che sia Francesco che Tomaso sono due ottimi artisti e ne sentiremo ancora parlare di loro . Essi sono capaci di descriversi e di descrivere il mondo senza : 1) parlarsi addosso ., 2) senza che : sia necessario che : << (...) ci sia uno che ti raccolga , risusciti , ti racconti a te stesso e a gli altri come in un giudizio finale . (....) >> da il giorno del giudizio di Salvatore Satta . Concludo con un altra citaziopne , essi sono per tempio , come una famosda canzone anarchica del del vbentennio : << (...) i fior più puri \ fiori non appassiti \ daI lezzo dei tuguri. (..) >> qui l'intero testo con le note storiche
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