Prato - In merito all'abbattimento degli alberi in Piazza Mercatle l'avvocato Stefano cambi Scrive:
"1. Non credo che le puntate di Report possano essere cambiate "in corsa" poichè frutto di un lavoro di reportage molto lungo;
2. Nel merito, circa la sistemazione di Piazza Mercatale e dei giardini, voglio cogliere questa occasione per esprimere il mio pensiero: se sono contrarissimo alla realizzazione di un nuovo parcheggio, inutile anche considerando che zone vicinissime (Viale Galilei/Stazione Serraglio) sono munite di un numero enorme di posti auto non sfruttati, non sono contrario a soluzioni che prevedano la rimozione del giardino di Piazza Mercatale (e degli alberi).
Infatti il giardino e gli alberi dividono in due artificiosamente la Piazza, che diversamente mostrerebbe per intero la propria estensione con la visione prospettica del colonnato della "case nuove". La piazza in questo modo, a mio parere, acquisterebbe la propria forma più bella, quella voluta dall'origine, e Prato si troverebbe a disporre di una attrattiva turistica non trascurabile, quale quella di una delle piazze più grandi d'Italia.
Va da sè che la Piazza dovrebbe diventare quasi per intero pedonale, ed il parcheggio in superficie dovrebbe essere rimosso (valorizzando i parcheggi vicini): su questo punto ricordo l'insegnamento del compianto Prof. Cairola, insegnante di Storia dell'Arte al Liceo Classico Cicognini (anni '70) che, essendo senese, sosteneva che il mantenere un percheggio in Piazza Mercatale era come se a Siena lo si fosse fatto in Piazza del Campo.
Su questo punto ho visto quest'estate il progetto alternativo per Piazza Mercatale sottoposto da certe organizzazioni di partito (?) che mi è sembrato davvero negativo ed orrendo. Con un progetto simile magari si possono mantenere gli alberi (per quanto, considerando l'aumento del tasso di inquinamento?), ma la piazza diventerebbe davvero una schifezza, un maleodorante (più di quanto non sia già adesso) parcheggio a cielo aperto".
tanti cordiali saluti
Stefano Cambi
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