E' ingeneroso ricordarti solo per quell'impermeabile giallo e sgualcito, per la palandrana che forse ti andava stretta, ma nella quale sguazzavi mezzo sciancato; per la gamba tesa e l'occhio guercio, da genio pazzo e proletario; per il cervello vagolante, inquinato da sigari e whisky di pessima marca; per la moglie invisibile (ma certo italiana, romantica, casalinga, struccata). Ma attraverso quelli, ho scoperto un attore generoso come il rovere, dal nome di gangster e dal cuore gentile. Addio, Frank Minghetti.
Nostra patria è il mondo intero e nostra legge è la libertà
24.6.11
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