finalmente dopo tanto bullismo , criminalità minorile ed atti vandalici una storia di legalità fra i giovani la storia della rapina di Dolo .






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Dolo, rapina a mano armata in pieno giorno alla gioielleria Canova
Due malviventi hanno agito a volto scoperto: legati i due titolari e minacciati alcuni giovani.

https://www.facebook.com/lanuovasardegna/posts/10156365259579878  atti vandalici su statue  del 1800 a cagliari 

Questi sono i giovani.....non solo esempi negativi, ci sono bravi ragazzi onesti e con grande senso civico!!!! Grazie e bravissimi  🎊🎆🎇

da http://nuovavenezia.gelocal.it/venezia/cronaca/2018/04/21/

Rapina in gioielleria a Dolo, arrestati i quattro malviventi: erano stati inseguiti da due 16enni

Individuati grazie al coraggioso inseguimento da parte di due adolescenti e alle indicazioni dei testimoni



MESTRE. Due amici 16enni di Dolo: hanno assistito alla rapina di una gioielleria, chiamato il 112, inseguito i rapinatori fino a venire minacciati con la pistola, descrivendo l'auto della fuga e permettendo ai carabinieri di rintracciare e arrestare i malviventi. "Menzione d'onore al grande senso di legalità di questi ragazzi: sono stati bravissimi , hanno anche rischiato qualcosa", si complimenta il comandante provinciale dei carabinieri, Claudio Lunardo, "questi sono i valori dei ragazzi della nostra terra a 16 anni: determinati, ci hanno messo loro nelle condizioni di portare a termine le nostre indagini".
Dolo, due 16enni eroi aiutano i carabinieri a catturare i rapinatori




L'hanno chiamata operazione "GoldrRiver", fiume d'oro. Carabinieri e Procura di Venezia sono certi di aver individuato la banda di rapinatori trasfertisti che ha messo a segno la rapina ai danni della gioielleria Canova di Dolo, il 13 ottobre, nella centralissima va Mazzini.Sabato Mattina sono così stati arrestati in puglia i quattro presunti autori del colpo, individuati anche grazie al pronto allarme di due adolescenti, che - accortisi d quanto stava accadendo - hanno chiamato il 112 con il loro cellulare e iniziando un pericoloso inseguimento a distanza dei rapinatori.

La conferenza stampa dell'operazione GoldRiver
I banditi, però, si sono accorti del pedinamento e hanno minacciato i ragazzi con una pistola, scappando a piedi, mentre un complice si allontanava in auto con il bottino.I carabinieri di Venezia, avevano subito volto le indagini sul gruppo dopo la rapina alla gioielleria "Canova" di Dolo dove due malviventi, a volto scoperto e sotto la minaccia di un'arma, avevano brutalmente malmenato la proprietaria del negozio ed un cliente, entrambi poi immobilizzati a terra con mani e piedi legati. I banditi fuggirono con gioielli ed orologi per un valore complessivo di circa 45.000 euro e con l'aiuto di due complici ritornarono in Puglia . Un aiuto corale, alle indagini dei carabinieri. All'arrivo della pattuglia, infatti, altri passanti hanno indicato ai militari la via di fuga dei malviventi e in particolare che uno di loro aveva imboccato uno stretto vicolo: il maresciallo dei carabinieri di Dolo, inforcata la bicicletta offertagli da un passante, ha così tentato l'inseguimento, trovando lungo la strada i due ragazzi, che hanno descritto la Punto blu utilizzata per la fuga e parte della targa.Ne è nata un'indagine, coordinata dal pubblico ministero Giorgio Gava, che ha portato a seguire le tracce dei rapinatori fino in Puglia e a ricostruirne i movimenti nei giorni precedenti al colpo, come il sopralluogo preliminare fatto a Dolo pochi giorni prima.






Brindisi, svaligiraono gioielleria in trasferta: arrestati in 4

All'alba, è partita l'operazione che ha visto impegnati i carabinieri di Venezia insieme ai colleghi di Brindisi, per l'esecuzione di quattro ordinanze di custodia cautelare ffirmate dal giudice per le indagini rpeliminari Roberta Marchiori. Sono così finiti in mantette quattro uomini, accusati della rapina: il 39enne Francesco Andriola, il 34enne Luciano pagano , il 32enne Ugo Ugolini e il 37enne Maurizio Cannalire.




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