Qualche giorno fa stavo sfogliando la slide di msn.it è sono capitato su quest articolo di HuffPost Italy
Dei fatti di Capodanno a Milano, mi colpiscono due cose. La piazza piena di maschi, per lo più stranieri e islamici, per lo più giovani abbastanza da essere chiamati “ragazzi” nella narrazione dei media. E il modo.Accerchiamento.Una o due donne al centro di 40 maschi, che le palpeggiano, alzano la gonna,
cercano l’organo sessuale.È la rappresentazione plastica della “donna preda”.“Violenza sessuale di gruppo” dice il fascicolo contro ignoti affidato all'aggiunto Letizia M annella e ai magistrati del pool anti violenza
Essendo in corso di giudizio nei tribunali casi di violenza e stupro di gruppo perpetrati da italiani, uno appena concluso con la condanna di tutti gli imputati.Non sono violenti contro le donne soltanto gli islamici, è evidente.Ma la sociologia è una scienza e bisogna avere il coraggio di tenerne conto.La violenza su una donna rappresenta sempre il frutto di una ideologia. Padronale. Abusante. Lei è una cosa e tu sei il padrone .Il racconto delle ragazze aggredite sessualmente, sempre a Milano, sempre a Capodanno, due anni fa, è uguale al racconto delle ragazze vittime degli stupri di gruppo dei branchi di italiani accaduti in casa o nelle periferie abbandonate.Il violentatore ride. Ride sempre. Cioè manifesta il suo disprezzo, non solo il suo potere. La vittima piange, supplica, è convinta di morire. Oppure è pressoché incosciente, ridotta a uno zombie da apposite droghe. Talvolta, e i criminali sono stati condannati, viene lasciata morire.
Ma c’è una differenza.Non culturale, ma sociologica.Il Corano obbliga al rispetto della donna, ma impone alla donna una serie di comportamenti.L’Italia del 2024, alle donne non impone nessuna regola. Ogni donna è padrona di sé stessa e agisce come meglio crede la propria indiscutibile libertà. Ci sono voluti 60 anni, ( è ancora non si è risolto del tutto aggiunta mia ) ma il verbo delle prime femministe “Io sono mia” finalmente è realtà. E cosa vediamo accadere? Troppi italiani non tollerano la libertà delle donne, si sentono indeboliti, e agiscono la violenza come vendettaTroppi italiani di seconda generazione fanno lo stesso. Ma credo che agiscano la violenza non come vendetta, ma come licenza autorizzata.Una donna libera che festeggia l’Anno Nuovo con una amica in una pubblica piazza è, secondo la loro idea, una preda che “se l’è cercata”. Infatti, le loro donne dove sono? A casa. Spesso col velo. E guai se se lo tolgono. Guai se vogliono essere uguali alle donne italiane, scegliersi la vita da sole, come noi. L’omicidio familiare della ragazza Saman ne è la prova.La sua condanna a morte sta tutta dentro una coppia di fotografie. Quella col velo, al suo arrivo, i primi mesi. Quella col rossetto e i capelli liberi un anno dopo.
Quindi?Forse, se vogliamo crescere come comunità tutti insieme, bisogna tener conto che quello che davvero è in gioco, ed è l’idea di donna, sia nella cultura del branco italiano che in quella del branco di
immigrati?
Fin qui l'analisi è condivisibile . Ma non sono d'accordo quando dice
Forse bisogna avere il coraggio di fare come in Francia (dove le criticità legate alla immigrazione sono cominciate almeno 50 anni prima che da noi) ? Pretendere che italiani e immigrati condividano la stessa idea della donna come persona libera.Vietare il velo, anche se la donna o la ragazza che lo indossa dice che è una sua libera scelta.Nella nostra società occidentale, il velo non è un oggetto che attiene alla religione, ma alla sottomissione. E la sottomissione della donna (e dell’uomo) è vietata dalle nostre leggi. Siamo uno stato laico. I nostri cittadini devono rispettare le nostre leggi.
niente da eccepire che essi sia che siano di prima o di seconda generazione debbano rispettare le nostre leggi . Infatti se tu hai scelto di risiedere qui o se solo qui temporaneamente devi rispettare oltre le leggi del buon senso e del vivere civile le leggi del paese in questione . Ma come riporta l'articolo in questione ( oltre che altri media ) << Vietare il velo sarebbe la rappresentazione plastica della libertà della donna in Occidente.Di tutte le donne che vivono in Occidente.Se nella piazza feroce di Capodanno le donne, le ragazze fossero state tante quanto i maschi, io credo che la nostra società avrebbe messo il primo mattone per eliminare l’idea della donna\preda.>>
Non sono d'accordo come ho già detto più volte in diversi articoli in particolare recentemente qui perchè se come dicono più persone
<< Nella nostra società occidentale, il velo non è un oggetto che attiene alla religione, ma alla sottomissione. E la sottomissione della donna (e dell’uomo) è vietata dalle nostre leggi. Siamo uno stato laico. [...] Vietare il velo sarebbe la rappresentazione plastica della libertà della donna in Occidente.Di tutte le donne che vivono in Occidente.>> dovremo vietare il velo alle suore e\o a quelle donne anziane che in alcune comunità del sud lo portano L'unico caso da vietarlo ( o quanto meno applicare la legge Art. 5 L. n. 152/1975, sostituito dall’art. 2 L. 533/1977 e poi art. 10 co. 4-bis del DL 144/2005 per ulteriori chiarimenti Indossare il burqa o velo islamico: è vietato in Italia? (laleggepertutti.it) sui due ultimi tipi di velo ) è
quando esso anzi essi siano impostato a forza o soprattutto gli ultimi due anche usati deliberatamente ledono la dignità della donna soprattutto le forme che coprono completamente il viso perchè a mio avviso non hanno non ha nessuna attrazione erotica e sensuale ma soprattutto è n interpretazione fanatica ed intransigente della religione che dice solo di coprire i capelli \ la testa e le parti del corpo più erotizzanti
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