18.5.04

Senza titolo 26


  manifestino   della mostra   http://edit.splinder.it/myblog/view/58797/yes?date=1084526387#20784982078498 in corso a tempio ( sassari  ) che  coincide  con  il mio pensiero 


 



La guerra com'è


Così abbiamo immaginato -sapendo che era tutto maledettamente vero- un ingegnere efficace e creativo, seduto alla scrivania a fare bozzetti, a disegnare la forma della pmf-1 e poi un chimico, a decidere  i dettagli tecnici del  meccanismo esplosivo, e infine un generale compiaciuto del progetto, e un politico che lo approva, e operai in un' officina che ne producono migliaia ogni giorno.
Non sono fantasmi, purtroppo, sono esseri umani: hanno una faccia come la nostra, una famiglia come l'abbiamo noi, dei figli. Probabilmente li accompagnano a scuola la mattina, li prendono per mano mentre attraversano la strada, che non vadano nei pericoli, li ammoniscono a non farsi avvicinare da estranei , a non accettare caramelle o giocattoli da sconosciuti.......................

                                      Tratto dal libro "Pappagalli  verdi" di Gino Strada (Feltrinelli  editore)



La guerra, feroce bestia <<coniata>> dagli esseri umani per dissetare la loro smania di prevalere sugli altri o per imporre, in maniera feroce e crudele, ideologie o religioni.
Nel secolo scorso ci sono stati nella nostra civilissima Europa due dei più terribili  conflitti che il genere umano abbia mai conosciuto, ma a quanto pare, nulla ci ha insegnato la visione dell'orrore perpetrato da entrambe le guerre, anzi, nel clima della così detta "guerra fredda" si sono combattuti decine e decine di conflitti in tutte le parti del mondo con due super potenze quali L'Unione Sovietica da una parte e gli Stati Uniti D'America dall'altra  impegnati direttamente nei conflitti o ad armare una delle parti in causa  o peggio ancora ad appoggiare tremendi colpi di stato militari in nome della democrazia.
Dopo la caduta del muro di Berlino e quindi la fine della guerra fredda, si pensava che il mondo avrebbe finalmente vissuto in pace ma , gli equilibri fragili e la forzata convivenza delle etnie, in seguito alla caduta del comunismo, ha portato all'esplosione della polveriera dei Balcani e alla disgregazione della Iugoslavia con conseguente odio delle popolazioni  sfociato in pulizia etnica.
Nel fronte Africano invece, oltre al conflitto tra Etiopia ed Eritrea, partito dal pretesto dell'abbattimento dell'aereo presidenziale Ruandese dove viaggiavano i presidenti di Ruanda e del Burundi, scoppia una guerra civile barbara e sanguinosa tra le due maggiori etnie presenti sul paese Ruandese.
Gli anni novanta, ci hanno abituato ad assimilare sempre in dosi maggiori immagini di morte, sofferenza, dolore e soprattutto sconfitta  e impotenza, dinanzi alle istantanee dell' orrore che si è con il tempo fissato indelebilmente sui nostri occhi.
Ma oggi la guerra, com'è e come si combatte?
Dal 1945 e cioè dal termine ufficiale del secondo conflitto mondiale, le guerre hanno prodotto ben 27 milioni di vittime e 35 milioni di profughi. Di queste vittime il 90% sono civili.
Rispetto al passato i cosiddetti <<effetti collaterali>> dei conflitti bellici, ovvero il coinvolgimento accidentale delle popolazioni, sono aumentati in misura esponenziale. Se infatti nel primo conflitto mondiale in 15 milioni di morti <<solo>> il 5% erano civili,  nella seconda guerra mondiale la percentuale era già salita ai  due terzi rispetto i 55 milioni di vittime.
Oggi esistono metodi cosiddetti "efficaci" per l'annientamento del nemico, tipo le <<simpatiche>> bombe intelligenti che a quanto pare sono dotate di virtù superiori tanto da centrare un obbiettivo prestabilito a una distanza di centinaia di chilometri, peccato che a volte la nostra cara e intelligente bomba sfugga al controllo del proprio creatore finendo per colpire bersagli a dire il vero "poco bellicosi" come ospedali, mercati o scuole colme di ignari bambini.
Altri mostri non meno orribili e devastanti sono le famigerate mine anti uomo, queste ultime vengono seminate nei campi e tra le rocce, mimetizzandosi in maniera (purtroppo) eccellente e di conseguenza mietendo ignare vittime soprattutto tra i civili.
Nel mondo, attualmente sono disseminate ben 110 milioni di mine divise in 67 paesi che ogni anno mutilano o uccidono 25 mila persone, circa 30 milioni di mine anti uomo sono di fabbricazione Italiana.
Per produrre una mina anti uomo si spendono circa 7 euro, per disinnescarla occorrono circa 5.000 euro e un lavoro di ricerca accuratissimo e lungo, per esempio per sminare un paese come
l' Afghanistan  con gli attuali ritmi occorrerebbero circa 4.300 anni.
Le mine aspettano mimetizzate il passaggio dello sfortunato che le innescherà, indifferenti senza distinguere se questo è un civile o un militare e purtroppo, colpiscono quasi esclusivamente la popolazione civile creando un esercito di mutilati e di invalidi.




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