20.6.04

Senza titolo 119

I KING

 




Per comprendere la verità, è necessario anzitutto sapere che l'unica verità assoluta è la verità interiore (Ciung Fu, segno 61). La verità interiore è nutrita dalla fiducia in se stessi.

Aprirsi alla verità significa avere fiducia in sè. Prima di tutto bisogna essere vuoti (umili e ascoltatori) per accogliere questa verità. Ma se abbiamo detto che questa verità non è altro che la verità interiore allora esiste già in noi. Dobbiamo ascoltare noi stessi per riaccendere questa verità.

E allora dobbiamo essere simili all'uovo: questo è cavo all'interno ed infatti può accogliere la vita grazie all'ala dell'uccello che lo scalderà. Ma senza il germe all'interno dell'uovo non nascerà mai nulla. Quindi c'è bisogno di un contenitore che abbia spazio per accogliere qualcosa che è già dentro! L'amore farà in modo che il germe si sviluppi in individuo.

E' necessario essere presenti e accogliere l'amore che farà sviluppare la verità interiore.

Allora diciamo che l'uovo è il nostro cuore (che deve poter accogliere una nuova vita) e il germe è la verità interiore (che maturerà sempre più, ma che c'è già). L'amore che scalderà è l'ascolto di noi stessi che implica fiducia in noi stessi.

Il segno Ciung Fu (appunto la verità interiore che corrisponde al segno numero 61 dell'I King) si sofferma sul fatto della propria indipendenza. Dobbiamo avere fiducia in noi e non dipendere da altri. Questo perchè sennò saremo sempre vittima del temperamento altrui. Se questo qualcuno non ha stima in noi e ci critica anche noi non ne avremo. E' come se aspettiamo il suo giudizio. Per questo la verità è quella che è dentro di noi e che nessuno ci potrà dare dall'esterno. Solo noi stessi, ascoltandoci, potremo far sviluppare la verità.

La fiducia in se stessi (che non è dissimile dall'ascolto di se stessi) presuppone anche il perdono. Perdono di se stessi. Questo punto non va trascurato: è molto importante. Senza perdono non c'è fiducia in sè. E il perdono deriva dal chiaro giudizio. Un giudizio magnanimo perchè passa dal filtro della saggezza.

Dipendere dagli altri significa alimentare il dubbio (cosa penserà di me?) e non perdonarsi.

Sapere che la fiducia in sè nutrirà la verità interiore ci deve dare sicurezza.

Il cuore deve essere aperto e libero dai pregiudizi. La libertà non può e non deve essere influenzata da alcuno.


Il segno 57 (Sunn) significa il mite (ma anche il vento e il penetrante). Ci indica che con la chiarezza di giudizio si può raggiungere qualsiasi obiettivo.

Come la goccia d'acqua che cadendo con leggerezza scava nella dura roccia, così avendo chiaro l'obiettivo anche l'uomo può (con ordine, costanza e mitezza) raggiungere i suoi scopi.

Il vento penetra con dolcezza dappertutto.

Nella piccolezza sta il potere: agendo non da protagonisti (ma in secondo piano) si può influenzare il mondo intero (e anche qualche eccezione non potrà essere scambiata per incoerenza poichè appunto non siamo in primo piano ma dietro le scene).

Il segno 23 (Po) significa "spaccarsi in due". A volte entriamo in crisi e non sappiamo che fare. Crisi significa appunto separazione. Ma il saggio sa che questo può accadere. Non sempre può procedere tutto per il verso giusto. Allora non agire, in questi momenti, non è viltà ma saggezza. Ci si sottomette semplicemente ad una legge celeste. E' necessario non intraprendere nulla in questi momenti e così si agisce secondo una legge naturale.

L'I King ci ricorda che solo quando il frutto marcisce dà il seme e quando il seme si spacca dà la vita. Se non si spacca non darà nulla. E allora questa crisi è necessaria per risorgere a nuova vita.

Ma in questo segno si dice anche: è necessaro che il saggio si fortifichi. Che significa? Prima si dice che il saggio deve stare immobile e poi si dice che deve fortificare le sue fondamenta per non sprofondare! Eppure il seme deve sprofondare per dare la vita!

La risposta a questa domanda ce la dà il segno 30 (Li) che significa l'aderente. Aderente significa semplicemente che ogni cosa per esistere deve appoggiarsi. Non dipendere in senso negativo ma in senso naturale. Il fuoco deve aderire su un corpo (per esempio il legno) per avere vita. Non significa dipendere perchè il legno non comanda il fuoco. Ma le fondamenta sono necessarie.

Allora il saggio deve sapere su cosa sta! Non può agire (o non agire, come nel caso precedente) se non ha un ideale o un obiettivo a cui aderire. Ad esempio il saggio può dire: "ora è meglio che io non agisca ma comunque so che è bene comportarmi ascoltando il mio cuore". Questo gli servirà per non perdersi. Questo significa aderire. Non perdere di vista sè e il proprio ideale di vita.

Così ci ricolleghiamo all'inizio di questa breve chiacchierata.

 




Cosa è l' I KING?



"Mentre la mentalità occidentale accuratamente separa, pesa, sceglie, classifica, isola ecc., l'immagine cinese del momento contiene ogni particolare fino al più minuto assurdo dettaglio, perché l'istante osservato è il totale di tutti gli ingredienti." Con queste parole il grande psicologo svizzero Carl Gustav Jung introduce alla lettura di un classico della cultura cinese, l'antico oracolo che rappresentò per Confucio e Lao-Tse da un lato la massima autorità spirituale, dall'altro un autentico rompicapo filosofico. "I Ching" è uno dei libri più antichi del mondo, i cui elementi base risalgono, secondo la tradizione, alla dinastia Hsia (2205-1766 a.C.). Esso ci guida alla scoperta dei ritmi misteriosi e delle segrete alchimie dell'Universo, in modo da poter adattarvi le nostre esistenze e vivere in armonia con le leggi della natura. Non solo: ci introduce nel mondo sconosciuto dell'inconscio, oltrepassando il velo delle apparenze ed offrendo una più profonda percezione del lavorio silenzioso dell'io interiore, che struttura i diversi caratteri delle personalità individuali.


Se volete avvicinarvi a questo straordinario libro (o se volete approfondirlo o studiarlo) vi consiglio di acquistare "I KING- Il libro dei mutamenti" (Trad. dalla versione tedesca di R. Wilhelm - Prefazione di C. G. Jung)-Astrolabio-Ubaldini Editore (contiene anche le tre monete per consultare l'oracolo).



 

2 commenti:

viaggiatoredeltempo ha detto...

grazie per l'invito...sono contento di incontrare durante il mio viaggio dei compagni di strada....ciao

anonimo ha detto...

conosco anche questo, io credo che quello che conti veramente sia la persona non gli input atavici o ancestrali che riceve, e in ogni caso occorre conservarsi elasticità e ammettere che il "fai da te" dell'anima e della nostra vita non esiste, esistono libri ( sacri o meno non ha importanza) che contribuiscono, guai a farne dei Totem, dei Feticci.

Buona la recensione quindi, utile e produttiva sicuramente,ma volevo dirti questo,le c ontroindicazioni di un non saggio

gianni