7.6.04

Senza titolo 66

AMORE


Odori in una stanza. Voci lontane. Ombre si sovrappongono in un angolo.
Il tempo si è fermato. Fuori le automobili sfrecciano nella notte. Ogni tanto un faro sul soffitto mi riporta, sempre con più fatica, alla realtà.
La finestra è socchiusa.
Profumi intensi. Tonalità arancio-scuro fanno appena intravedere la forma delle candele.
La tua pelle brucia sotto le mie mani. Sento solamente un unico respiro. I polmoni si infiammano. Il sudore opprime il mio volto.
Tutto è perfetto. Senza logica.
Non esiste domani, non esiste passato.
La punta delle dita scivola lungo il tuo corpo di seta e conto le sensazioni che ad ogni istante si accalcano nella mia anima. Attraverso l'addome, odo il tuo ritmo.
Mi stringi. Le tue unghie lasciano ricordi sulla mia schiena accaldata.
Nudi, senza paura. Liberi.
I capelli umidi si attaccano al petto. Scuoti la testa.
Le tue labbra si fanno strada attraverso i miei pudori.
Ti stringi a me, in un abbraccio potente destinato a durare per sempre. Le guance si sfiorano. Il collo diventa facile preda. Si offre, morbido, a denti insaziabili.
I muscoli si tendono. Il cuore sta per esplodere in uno schianto ovattato. Il respiro è affannoso. Non c'è dolore. Non c'è piacere.
I sensi sottomettono, ormai quasi per intero, l'intelletto.
Il tempo è scomparso.
Odori mai sentiti riempiono la mente. La fame è insostenibile.
Il tuo seno, come acciaio rovente sull'incudine del fabbro, lascia indelebili oscenità  sulla mia ormai labile memoria. Lo Spirito, a gran voce, chiede pietà.
Due corpi tesi in unico individuo preda di violente contrazioni.
Un sapore indescrivibile. Un sapore crudo fa salivare ininterrottamente le fauci, ormai serrate, come le spire del serpente attorno la sua preda impotente.
Aculei lacerano la mia schiena. Affondo le mie dita in te, ormai mia stessa carne.
La lingua non si ferma mentre le palpebre, socchiuse, non permettono agli occhi di trovare la loro sicurezza.
Nell'istante tutto è fermo eppure in rapido movimento. Il pensiero è morto.
I sensi occupano il mondo intero.
Colore rosso intenso pulsa nelle mie orecchie. Ma non sento nulla.
Mi percepisco. Ti percepisco. Sono pieno di te.
Sono pura sensazione. Sensazione cieca, sorda, senza odore nè sapore. Una sensazione che non riesce a toccare ma che esiste. Infinitamente. In noi. In me. In te.
Nessuna differenza ci separa. Non più traguardi. Non più paura.
Solo e puramente... Sensazione!