Senza titolo 121

detergo il contegno


nel lascivo orgoglio


scivolando mesto


senza giorno


baciando labbra


come fossi un attore


promettendo notti


di goduria e passione


bevendo l’incerto unguento


che da mero cammino


sputando in ogni pozzanghera


prima del nascere del mattino


mi desto sempre in croce


vestendomi lesto e senza voce


abbandonando il nido straniero


d’un amore precoce


scappando nelle grida


appagato nella voglia


chissà se avrò figli


nella memoria


ma adesso scappo non


cerco gloria

Commenti

anonimo ha detto…
.............
sephiroth777 ha detto…
avevo voglia di scrivere,ma ormai m'è passata,ora capisco cosa provano i fantasmi
sephiroth777 ha detto…
avevo voglia di scrivere,ma ormai m'è passata,ora capisco cosa provano i fantasmi
mareazzurra ha detto…
E' bella, quest'uomo che non ha un luogo dove andare, e l'Ulisse moderno

gira di letto in letto , ma dentro gli rimane una profonda nostalgia: quella dei figli non avuti. Non cerca gloria, il suo viaggio è un viaggio per cercare la terra ferma.

Complimenti, mi ha lasciato d'incanto, un piccolo cammeo

Grazie

mareazzurra
sephiroth777 ha detto…
l'unica che abbia colto il significato,ne sono felice ed onorato....grazie!!!poche capiscono quello che scrivo,almeno ci sei tu.....spero che passerai dal mio blog....mareazzurra

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