9.3.08

Cineterapia e blogterapia

pubblicato da ceglieterrestre domenica, 09 marzo 2008, 14:55 in riflessioni, cinema, salute


Da moltissimi anni avevo capito che vedere un film mi faceva bene. Spesso mi inventavo nella mente delle storie e poi con le immagini le rivedevo come vedere un film, è come mettere su un telo bianco i miei problemi, li lascio lì. E questo lo provo anche quando scrivo delle poesie, cosi nascono le mie favole, i miei scritti da dentro, quando le rileggo ci trovo me, ci trovo le mie difficoltà, i miei disagi. Oggi girando su internet ho trovato la notizia che mi conferma questo: "La cineterapia" forse domani troverò anche la scritturaterapia e la blogterapia. Un bellissimo film, che ricordo ancora, di qualche anno fa, "Le ali della libertà" vi consiglio di vederlo e rivederlo ogni tanto. Franca Bassi

cine Vedere un film per uscire dai problemi della vita. Qualcuno volò sul nido del cuculo? di Piero Nussio


La Cineterapia è una cura psicologica attraverso la visione dei film ed è nata ad opera dello psicoterapeuta statunitense Gary Salomon, secondo cui numerosi disturbi della sfera psichica possono se non guarire, almeno essere controllati e attenuati grazie alla visione di un film o di vari films, da vedere sia al cinema che a casa. La cineterapia è nata in America, e si sta diffondendo anche in Italia, anche se gli esperti invitano a tutte le cautele del caso. Dott. Roberto Cavaliere: “E’ indubbio che quando il morale è a terra o ci si sente confusi si può ottenere un qualche aiuto da un film, soprattutto se propone situazioni di vita in cui è possibile riconoscersi.I film possono produrre sull’adulto le stesse reazioni che le fiabe suscitano nei bambini. Questo è il loro segreto, il motivo per cui possono rivelarsi in qualche modo benefici per la sfera psicoemotiva.” Un esperimento del genere è in corso presso l’Istituto di Neuroscienze di Firenze, dove esiste un programma “Cinema therapy” in cui un gruppo di 5, 6 persone vede un film e successivamente ne discute con lo psicologo o lo psichiatra. Si parte dall’identificazione con i personaggi della storia per aumentare la consapevolezza di se stessi. Nella situazione cinematografica i fenomeni dell’identificazione sono molto intensi, poiché lo spettatore si abbandona con tranquillità ai processi psichici che il film innesca. E i pazienti hanno modo di esprimere le proprie emozioni e parlare di sé.


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