Senza titolo 1259


 Parigi,5 Feb


Duecento anni fa nasceva in Inghilterra uno degli uomini che piu' ha rivoluzionato la storia del mondo. Armato solo di una penna, Charles Darwin riusci' a forgiare una nuova concezione della natura e dell'umanita, suscitando un dibattito che ancora oggi appassiona milioni di persone: l'evoluzione e l'origine della specie. Il bicentenario del 12 febbraio (1809-2009) sara' festeggiato in tutto il mondo con dibattiti, spettacoli e cerimonie ai quali parteciperanno i piu' grandi scienziati e studiosi contemporanei che continuano a studiare quell'"Origine delle specie" che fu la principale opera di Darwin (1859). Nel libro lo scienziato esponeva la sua idea di evoluzione attraverso la cosiddetta "selezione naturale": la mutazione delle specie e' guidata da individui che hanno ereditato caratteristiche che permettano loro di dominare, di sconfiggere i piu' deboli che inevitabilmente si estingueranno. "Nella lotta per la sopravvivenza", scriveva Darwin, "i piu' forti vincono a discapito dei loro rivali, poiche' riescono ad adattarsi meglio all'ambiente" in cui vivono. Diversi scienziati di quell'epoca descrissero le parole di Darwin come un raggio di luce, una semplice ma brillante illuminazione.
  Nella sua seconda opera, Darwin affronto' la teoria dell'origine e dell'evoluzione dell'uomo decrivendolo come una particolare specie animale, piuttosto che una creatura creata a immagine e somiglianza di Dio. Affermazioni che gli costarono diverse critiche in ambienti ecclesiastici.


Lo studio di Charles Darwin


 


Quello che vedete in alto è lo studio di Charles Darwin, così come fedelmente ricostruito da Angelo Cucchi per la mostra Darwin,1809-2009 al Palazzo delle esposizioni di Roma per i duecento anni dalla nascita, che appunto cadono domani e visitabile fino al 3 maggio (dal 4 giugno al 25 ottobre sarà a Milano e dal novembre 2009 al marzo 2010 a Bari) .Si chiama semplicemente Darwin 1809-2009 la mostra organizzata in collaborazione con Codice Cultura (gli stessi del Festival della Scienza di Genova) che ricalca quella allestita dall’American Museum of Natural History di New York. La sua biografia, lo sfondo dell’Inghilterra dell’epoca, il suo viaggio intorno al mondo di cinque anni, la sua avventura umana e i suoi legami familiari sono il filo conduttore che accompagna lo spettatore nel racconto della “nascita di un’idea rivoluzionaria”, come affermano gli organizzatori.A Milano dal 13 febbraio al 13 marzo a villa Lonati si tiene la mostra “Darwin: orchidee in evoluzione”, (qui il file pdf con la brochure dell’iniziativa) che affronta la tematica dell’evoluzione attraverso le orchidee, fiori oggetto degli studi di Darwin. Intanto al Piccolo Teatro, fino al 27 Febbraio, va in scena Darwin… tra le nuvole, spettacolo nato da un’idea dell’epistemologo Giulio Giorello e di Luca Boschi, professore di Fumetto e Cinema d’Animazione, che narra “la storia vera di un uomo fuori dal comune”.Ricchissimo il programma del Darwin Year di Ferrara nella sede del Museo Civico di storia naturale ospita, a partire dal 12 febbraio e fino a fine anno, feste, conferenze, mostre e dibattiti sullo scienziato inglese. Per altre date, eventi e città si può consultare Pikaia, il portale dell’evoluzione, che offre un calendario degli appuntamenti aggiornato in tempo reale.



Londra celebra il bicentenario della nascita di Darwin


Una copia di una prima edizione del libro Sull’origine delle specie (Copyright Natural History Museum)


Celebrazioni, eventi, commemorazioni, feste e mostre di tengono in tutto il mondo, dalla Grecia al Guatemala, dalle Filippine alla Germania, dal Canada al Messico. Un evento sicuramente di rilievo è costituito dalla mostra, la più grande mai dedicata a Charles Darwin, del Museo di Storia Naturale di Londra dal titolo Big Idea. Il viaggio sul brigantino Beagle e lo studio in cui lavorò per decenni a Down House, la residenza dei Darwin nel Kent a un’ora dalla capitale, sono ricostruiti meticolosamente e in mostra c’è anche una preziosissima prima edizione dell’Origine delle specie. Se andate a Londra non ve la perdete: chiude il 19 aprile.

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