15.2.07

Senza titolo 1637

 Sono di nuovo tornati il  bulli   :   a Milano  dove  dei  Dodicenni picchiati e costretti dai bulli a fumare l’hashish (  qui  l'articolo integrale ) ; un altro  in nun piccolo paese  del sud   dove  ancora una volta  Protagonisti della vicenda due adolescenti.  Anzi, due poco più che bambini. Un dodicenne che frequenta la scuola media “Venisti” di Capurso,( paese  in provincia di bari )   sarebbe stato sorpreso mentre ordinava ad un suo compagno di baciarli i piedi. In segno di rispetto, o meglio, di obbedienza e sottomissione . Ma  non si tratta solo di questo infatti secondo http://www.ilmeridiano.info/ : << Sei minorenni, appena 14enni si sarebbero macchiati di questi episodi nei confronti dei compagni più piccoli che frequentano le prime classi. I cd ad esempio. In qualche caso costringevano i compagni a duplicarli. A volte si impossessavano dei loro oggetti, delle cose che custodivano nello zaino o nell’astuccio. Nessuna richiesta di denaro, ma un clima di intimidazione che ha spinto alcune vittime a confidarsi con i genitori prima e con i militari poi. I più piccoli erano terrorizzati dalle continue vessazioni che erano costretti a subire e che sono maturate all’interno di un ambiente sociale niente affatto degradato. ( continua  qui )  ; ed  infine il fatto peggiore  ad Olbia  ( paese  a  45  \ 50 miunuti dal mio )  .






Dove  a  farne le  spese  è  stato un pprof  disabile   gentile  e cortese   secondo  alcuni miei amici che inmsegnano in quella scuola  .  Ecco dal sunto dell'unione sarda di oggi 15\2\07  ( articolo completo fa parte  dell'edizione  online  che  è su abbonamento , leggi , a pagamento ) 


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Un animo gentile e un lieve handicap fisico: due colpe imperdonabili per un gruppo di bulletti che lunedì mattina ha preso di mira un insegnante del liceo classico "Gramsci" deriso durante la lezione.


Si sono intrufolati nell'aula durante il cambio dell'ora e hanno aspettato che il professore si sedesse in cattedra, per allestire il loro teatrino dello squallore. Schiamazzi, parolacce, insulti e dileggi ai danni dell'insegnante affetto da alcuni problemi fisici. Il tutto davanti ad una ventina di alunni sconcertati da tanta violenza. Cinque bulli, due dei quali maggiorenni, tutti provenienti da altre scuole superiori, lunedì mattina hanno deciso di dare mostra della loro stupidità ai colleghi più piccoli di una quarta ginnasio del liceo Classico Gramsci. Far vedere come si possa andare oltre i soliti scherzi goliardici ai danni dei compagni "sfigati". O come si riesca a non essere da meno rispetto ai coetanei che girano i video a luci rosse con il videofonino. Questa volta bisognava puntare davvero in alto, senza il minimo senso di pudore: colpire direttamente l'autorità, il professore. Prendersi gioco di lui con i peggiori insulti, contando sul fatto che nessuno dei presenti in classe avesse il coraggio di muovere un dito in sua difesa, salvo rischiare una bastonata all'uscita da scuola. E soprattutto senza che il dirigente potesse prendere provvedimenti disciplinari nei loro confronti. I cinque bulli lunedì, hanno saputo giocare sul fattore sorpresa. Cambio dell'ora in una scuola dove nessuno li conosceva, in una quarta ginnasio composta da adolescenti che mai si sarebbero sognati di reagire alle provocazioni. E poi il professore che in quella classe si è trovato per caso, a dover coprire l'assenza di un collega, senza conoscere gli alunni ai loro banchi. Il tutto, per di più, nella sede staccata del liceo, nel centro commerciale Damasco di via Roma. Il piano perfetto, con via di fuga facile, per mettere in piedi la scenata poco edificante che ha riportato a galla l'emergenza bullismo ad Olbia, a qualche mese di distanza dal raid notturno che devastò il laboratorio di musica e video dell'Istituto tecnico Deffenu. «Non posso fare altro che condannare questo gesto che colpisce la nostra scuola. ? dice la preside Plinia Falferi ? Ma il discorso, non può fermarsi all'atto incivile. Va preso da più lontano. Mi chiedo, per esempio, quali siano le posizioni degli adulti, quanto vigilino sui propri figli e quanto si preoccupino di ciò che accade. Non parlo solo dei genitori, perché è giusto che anche la scuola si prenda la sua parte di responsabilità. Ci troviamo davanti a troppa indifferenza, ad un eccesso di permissivismo che danneggia i nostri ragazzi». Dei cinque bulli, almeno due, forse quelli più piccoli trascinati dai capobanda, potrebbero essere alunni del Deffenu. «Due sarebbero stati individuati ? spiega Gerardo De Luca, preside del tecnico ? ma non abbiamo ancora la certezza che si tratti di alunni della mia scuola. Una volta che avremo la conferma, faremo una bella chiacchierata e prenderemo provvedimenti in seno al consiglio di disciplina». Sicura una sospensione dalle lezioni con l'aggiunta di una punizione meritata. «Si dedicheranno ai lavori socialmente utili come altri loro colleghi ? prosegue De Luca ? una scelta che è stata inserita nello statuto degli studenti del Deffenu. Una risposta precisa al recupero del ragazzo, che prevede qualche extra di lavoro la sera a scuola, nelle associazioni di volontariato o in parrocchia».


Marco Mezzano15/02/2007


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4 commenti:

vogliopartire ha detto...

purtroppo ci sono sempre piu' adolescenti lasciati soli, i genitori lavorano tutto il giorno...mio figlio che si occupa di sicurezza in un grosso ipermercato in una periferia romana, mi racconta che stazionano dentro i bar dell'iper mercato e ne combinano di tutti i colori, spesso deve intervenire la polizia.

compagnidiviaggio ha detto...



SCUOLA & GIOVANI

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Un incontro con genitori e insegnanti, dopo le ripetute lamentele

ma la donna difende la figlia e prende a pugni il dirigente scolastico

Alunna accusata di bullismo

la madre picchia la preside


Alunna accusata di bullismo
la madre picchia la preside



La scuola "Flavioni"

ROMA - Da qualcuno doveva pur avere preso. L'aggressività, in questo caso, l'ha succhiata col latte materno, una ragazzina di una scuola media di Civitavecchia, vicino a Roma, responsabile di numerosi episodi di bullismo ai danni dei suoi compagni di scuola, la media inferiore "Flavioni". A tal punto insopportabili erano diventati i suoi atteggiamenti, che la preside aveva convovato un incontro con ragazzi e genitori per decidere il da farsi. Risultato: pure la preside è stata malmenata, ma dalla madre della ragazza. Alla quale non sono andate giù le accuse, a sua detta infondate, rivolte alla figliola.


L'episodio è accaduto nel pomeriggio. Il dirigente scolastico della "Flavioni", V. L. R., aveva indetto la riunione alla quale stavano partecipando gli insegnangi e i genitori degli alunni della classe frequentata dalla ragazza. L'incontro si era reso necessario dopo le numerose lamentele per atti di bullismo che sarebbero stati compiuti dalla giovane: in base a quanto sostenuto dai genitori, e confermato da alcuni docenti, la ragazzina infastidiva i compagni e aveva atteggiamenti aggressivi nei loro confronti. Inoltre, nel bel mezzo delle lezioni, lei passava il tempo a fare foto e girare filmati con il suo telefono cellulare.


Nell'incontro, com'era prevedibile, le accuse sono state ribadite. Proprio queste sarebbero all'origine della violenta reazione della madre: la donna ha prima insultato pesantemente la preside, poi è passata alle vie di fatto prendendola a pugni in testa e sulle spalle. La dirigente scolastica, che pochi mesi fa aveva anche avuto seri problemi di salute, è stata accompagnata presso l'ospedale San Paolo, dove è rimasta sotto osservazione precauzionale dei medici.

anonimo ha detto...

conosco quei ragazzi.... e nn sono bulli kome pensiate voi sono solo dei ragazzi ke hanno fatto una ragazzata.... e questo articolo e una cosa esagerata solo accusare di bullismo quei ragazzi..... cess per 4 palline di carta lanciate in una classe ke nn era la l'oro si viene paragonati al raid del deffenu cesss kosa si arriva a fare per accusare i ragazzi komplimenti...... io me ne farei anke la vergogna

compagnidiviaggio ha detto...

in parte hai ragione e in parte no . Ragione perchè, chi non ha mai lanciato le palline di carta verso alunni e prof , è cosa da poco se paragonata al vandalismo ; torto perchè anche la mancanza di rispetto , gli insulti ,per giunta in una scuola che non è la loro e verso un prof con un handicap , sono atti d'oiciviltà e di bullismo e non una semplice goliardata, .