Dopo mesi di allegri litigi, è arrivato il colpo d'ala, il lampo di genio del centrosinistra: La "lenzuolata" di Bersani, fantascientifico provvedimento di "liberalizzazione". Abolizione costi di ricarica telefonica, comunicazione unica per aprire un impresa, portabilità del mutuo,ecc..Cose mai viste in nessuna parte del mondo! Mentre già iniziava il pellegrinaggio dei grandi della terra per venire a imparare come si fanno le liberalizzazioni (da loro, pare abbiano il vizo di chiamarle normale civiltà) ecco, riesplodere le polemiche. Dopo ben 36 ore di pace, ne sentivamo tutti davvero un gran bisogno! Polemiche sul tema dei diritti civili e delle unioni di fatto. Tutto uno starnazzare, chi invoca la moglie di Prodi per vegliare sulla famiglia (ma perché, il marito dorme?), il prode Clemente che s'agita sulla poltrona ministeriale gridando "Non lo voto, è un'inGiustizia!", il Pecoraro che nella duecentocinquantesima intervista al Tg ci guarda, sorride e s'appella al programma. Ma, mentre già tutto marcisce nel tritacarne quotidiano dell'informazione, dove le notizie svaniscono nello spazio di mezz'ora, ecco arrivare Veronica, la moglie del capo, con la sua lettera accorata. Uno schiaffo silenzioso, in diretta e a reti unificate. Che dirà il povero marito Silvio, il difensore delle famiglie (sì, ne ha due)? Si scuserà o griderà al complotto, come stanno facendo i suoi fans? Nel mentre aspettiamo di vedere come va a finire (Fede s'è prenotato per la diretta, Silvio in ginocchio davanti al maniero di Arcore, abbracciato a un WC che chiede scusa cantando con Apicella "Non son degno di te") ci viene da pensare che davvero la famiglia in Italia è l'unico punto di riferimento. Per mettere in crisi (almeno per un momento) Berlusconi, infatti, ci voleva sua moglie.
Buon tutto!
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