Foibe: tombe senza nomi e senza fiori dove regna il silenzio dei vivi e il silenzio dei morti...
"La storia fatta di silenzi, di falsificazioni, di mistificazioni, non è maestra di vita".
( .... )
Ruggine
penna di velluto
lecca il livido inchiostro
fango rapido
colpire la memoria
riscrivere la storia...
(....)
Oltre alla frase riportata all'inizio del post diro poche parole ( almeno ci provo vista la mia loggorea ) in quanto sui massacri avvenuti dal settembre 1943 fino al 1945 ( 1947\1948 secondo gli storici che fanno un unico avvenimento delle foibe e dell'esodo delle popolazioni dalmate \ istriane . Fenomeno che fa parte di quel processo , ancora oggi problema non risolto dopo il crollo della jugoslavia,di " semplificazione etnica " legato all'affermarsi degli stati nazionali in territori misti che travolse milioni di persone e distrusse il larghissima misura le realtrà plurilinqguistiche e multiculturali dell'Europèa centrale ) : << [ .. ] sull'esodo coatto delle popolazioni dell'Istria e Dalmazia è stato detto e taciuto di tutto . La destra con parole la sinistra con i silenzi hanno contribuito , per le loro ragioni , alla cortina di fumo che cela la verità . [...] >> ( editoriale sul n 5 del marzo 2003 dedicato alle Foibe di quella che fu la rivista di storia millenovecento direta da Alessandro Secciani ) . Infatti come dice il dossier del televideo dela rai --- esso è UN CAPITOLO A LUNGO NON INDAGATO : << La vicenda delle foibe, a parte casi di storiografia locale,è stata a lungo rimossa. Una sintesi delle molte ragioni è quella di Gianni Oliva, nel libro "Foibe. Le stragi negate degli italiani della Venezia Giulia e dell'Istria". Quando nel '48 la Iugoslavia rompe con Stalin, gli anglo-americani guardano a Tito come un possibile alleato contro l'Urss e non hanno interesse ad approfondire i fatti del 1945. Il governo italiano,inoltre,vuole smorzare l'attenzione sulla situazione della Venezia Giulia, dopo il Trattato di Parigi. Il Pci,infine,stretto tra la sua vocazione nazionale e i legami con Mosca, non ha interesse a ricordare quelle vicende.>> . Inoltre ci sono state le pressioni politiche dovute alla guerra fredda ( in particolare la frase fra il 1945 -1985 ) hanno condizionato il giudizio storico su tali avvenimenti fin quando nel 1980 Elio Apih (Trieste 1922- 2005 ) uno dei massimi storici triestini ( tesi con cui concordo come potete leggere dai miei post in archivio sulla celebrazione del 10 febbraio ) suggeri di distinguere tra lo scenario di furore popolare reazione alla italianizzazione forzata e sue abberrazioni sulle popolazioni slave presenti in quei territori avvenuta durante il regiome fascista in particolare con le violenze del 1941\43
La maggior parte degli omicidi e delle atrocità, nonostante le richieste delle parti coinvolte, per ragioni politiche non furono mai sottoposte ad un esame legale nel dopoguerra. Per mancanza degli atti legali e per le suddette ragioni politiche, i crimini di guerra italiani sono una parte di storia, ancorché ben documentata, assai poco conosciuta e di cui per paura , per vegogna non si parla in tv o chi lo fa viene censurato o considerato un sovversivo ( di cui trovate altre documentazione nei siti riportati alla fine del post ) e la sostanza politrica del dramma ovvvero quelle fatte dalla dittatura comunista di Tito
concludo , cosi rispondo anche a mio padre e a tutti quelli dui sinistra che mi dicono che mi sono convertito a destra perchè tratto tale argomenti o che le foibe sono un fatto insignificante , con queste parole espresse nel n° 289 di Martin Mystere in edicola in questi giorni di cui trovate a sinistra la copertina e sotto la trama e cenni del finale
SPOLLER
Nel giugno del 1937 la famosa aviatrice americana Amelia Earhart partì a bordo del suo Lockheed L10E “Electra” per un viaggio attorno al mondo; il 2 luglio 1937 smise di dare notizie, e di lei non si seppe più nulla. Da allora generazioni di ricercatori hanno indagato invano sulla sua scomparsa, su cui sono state imbastite le ipotesi più fantasiose. Che cosa lega il destino di quella giovane donna ai macabri esperimenti compiuti nella famigerata “Unità 731” in Manciuria? E quale influenza esercitano ai giorni nostri questi remoti avvenimenti? Tocca a Martin Mystère scoprirlo !
<< (... ) un luogo dove si è smarrita anche l'ultima briciola di ciò che rende uomini >>
SPOLLER
Infatti tali luoghi e tali fatti insieme a : ---- senza per questo essere messi sullo stesso piano o paragonati fra loro ---- 1) campi di concentramento \ lager giapponesi in paerticolare la famigerata unità 731 ( i cui responsabili non sono stati processati dagli Usa perchè considerati alleati Usa in chiave Anti Urss e perchè gli hanno fornito in cambio dell'immunità giuridica i risultati degli studi sulle armi batteriologiche ) ; queli tedeschi ; quelli Russi e Cinesi 2) quelli Usa , Inglesi , italiani .
Sarebbe tropo lungo spiegarne le differenze ma troivate qui maggiori informazioni
Ho deciso di celebrare il giorno del 10 febbraio contro la vergogna dela destra che strumetalizza tali eventi e contro la sinistra ( salvo eccezioni ) l'ha nascosta o la minimalizza per ciò che ipocritamente viene definito d'interesse strategico.Perchè nessuno di noi possa dire io non sapevo o non credevo che fosse cosi , ce l'hanno descritto in misura minore , ecc .
Perchè questa storia orribile s'imprima nela nostra memoria in modo tale da non essere dimenticata e riscritta e certi avvenimenti non si ripetano MAI PIU'
APPROFONDIMENTI
Eccovi alcuni siti ed articoli per non dimenticare con le diverse interpretazioni su tali eventi in maniera da non essere disorientati nel fiume mas mediatico che ci sarà per le celebrazioni del 10 febbraio ed evitare che la storia sia strumentalizzata ( usata contro i propri avversari politici ) e riscritta ad uso e consumo da una o più parti
- it.wikipedia.org/wiki/Foibe in particolare i link in esso contenuti
la pagina di google alla voce foibe ( ovviamente variabile da pc e da sistema operativo io uso mandriva )
www.criminidiguerra.it/index.html crimini italiani durante la guerra in Jugoslavia
- it.wikipedia.org/wiki/Crimini_di_guerra_italiani i dove descrive con ampi documentazione e riferimenti a siti esteri i crimini del nostro paese nel secolo scorso ed i n particolare quelli nei balcani \ Jugoslavia
1 commento:
Il Foglio 14/02/06 Uffa! di Giampiero Mughini
Una gigantesca menzogna durata mezzo secolo. Ascoltavo un paio di giorni fa, alla trasmissione radiofonica di Barbara Palombelli su RadioDue, Anna Maria Mori che presentava il libro dove racconta la sua odissea di giovane istriana divelta dalla sua terra dalla decisione degli Alleati di accordare alla Jugoslavia una terra italianissima, l’Istria.
Furono oltre 350 mila i nostri connazionali che persero tutto, salvo la valigia che avevano in mano quando salirono sulle navi che li portavano in un’Italia che li accoglieva distratta e diffidente. C’è voluto mezzo secolo prima che quel dramma emergesse alla luce, prima che noi potessimo pronunciare correntemente il nome “foibe” e tutto il resto di quella saga barbara.
Mi chiedo, io che ero a sinistra nei miei vent’anni e trent’anni, quando ho avuto coscienza per la prima volta di quel nome e del dramma cui alludeva. Io che leggevo il supplemento libri di Paese Sera, Mondo nuovo, l’Unità, il Manifesto, il Giorno, Rinascita, Problemi del socialismo, di quel nome e di quel dramma non ne sapevo proprio nulla. E quando ho sentito pronunciare per la prima volta il nome dell’istriana Norma Cossetto, io che sapevo tutto dell’assassinio di Giacomo Matteotti e di don Minzoni? Mai prima di aver letto il meritorio “L’esodo” di Arrigo Petacco, un libro pubblicato nel 1999. Mai prima di quel libro avevo letto di quella ragazza ventitreenne che un pugno di bestie jugoslave stuprarono a lungo e sino alla soglia della foiba dove la scaraventarono; né sapevo della decisione – per una volta santa e benedetta – dei tedeschi che catturarono i colpevoli e li costrinsero a passare la notte in piedi accanto alla salma di Norma prima di essere fucilati all’alba.
Niente sapevo, nessuno di noi sapeva, nessuno ricordava, nessuno aveva messo a mente. Una gigantesca menzogna e una gigantesca omissione durate quasi mezzo secolo nel paese dove più forte e determinante è stata l’influenza culturale della sinistra, e dunque i suoi modi disinvolti di raccontare la storia.
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