Gianni Mura (repubblica): Sabato scorso in Calabria due calciatori hanno ammazzato a calci un dirigente che faceva da paciere.
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il fatto sopra è passato con poca risonanza, come mai? eppure c'èra un morto.
dove sono i padri di questi ragazzi violenti...
perche' lo sono?
vorrei sentire risposte dalle loro bocche di adolescenti, visto che leggo che non sono ragazzini di famiglie disadattate o di borgata, ma figli di professionisti ed uno persino di un poliziotto...
dove sono i padri?
facciamo parlare la *famiglia* di questi ragazzini...
la TV ha dato la parola ai piu' feroci assassini, possibile non si riesce ad ascoltare questi giovani che sbagliano? sentire la famiglia?
Dottoressa Matone, sono i minorenni italiani a creare i problemi più gravi o piuttosto gli extracomunitari?
«In Italia non esiste un allarme criminalità minorile, dato che i minori italiani commettono in genere reati di scarsa entità, eccezion fatta per alcuni casi di cronaca notissimi che però sono esponenziali solo nella loro realtà. Il problema reale e attuale della devianza minorile riguarda gli stranieri presenti sul nostro territorio; e qui occorre subito distinguere le aree dei minori nomadi rispetto a quelle dei minori provenienti dalla Romania, dai Paesi limitrofi e dal Nord Africa».
2 commenti:
non è che se ne sia parlato , ma il fatto è che sia avvenuto in maniera minore in quanto è più facile parlare dei delitti quando a commetterli sono i cattivi conclamati o i capi espriatori ( anarchici , ultras , ecc ) . ma soprattutto per il fatto che ad essere ucciso è stato un poliziotto insomma " un tutore " dele fortze dell'ordine , mentre licursi era un semplice dirigente sportivo . E' questa la cosa vergognosa , oltre quellla del salotto di porta a porta ( uscio ad Uscio come preferisco chiamarlo rifacendomi ad un noto fumetto italiano Tnt ) di Vespa
non ero mai stata in uno stadio mi è capitato di esserlo poco tempo fa..i romani avevano capito tutto le arene e il gruppo sono due ingredienti pazzeschi se a questo si aggiunge l'assenza di valori, la solitudine di una crescita di figli sempre più soli e la violenza a cui anche i giochi abituano solo che neanche questo basta a comprendere io credo che ci sia una aggressività giovanile che necessita di essere compresa e canalizzata e questa forse è sempre stata presente credo che anche noi ne siamo stati attraversati ..sotto varie forme politiche di bande e quant'altro credo che il problema sia proprio una riflessione sulla gestione di questa forse inevitabile 'aggressiva inconscienza'..convengo sull'assurdità del clamore sul secondo caso e il silenzio sul primo ma clamori o no ci sono due morti in una settimana per giocare a pallone e questo è l'assurdo in assoluto.
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