5.2.07

Senza titolo 1617

 

Gianni Mura (repubblica): Sabato scorso in Calabria due calciatori hanno ammazzato a calci un dirigente che faceva da paciere.


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il fatto sopra è passato  con poca risonanza, come mai? eppure c'èra un morto.


la mia domanda è questa?
dove sono i padri di questi ragazzi violenti...
perche' lo sono?
vorrei sentire risposte dalle loro bocche di adolescenti, visto che leggo che non sono ragazzini di famiglie disadattate o di borgata, ma figli di professionisti ed uno persino di un poliziotto...
dove sono i padri?
facciamo parlare la *famiglia* di questi ragazzini...
la TV ha dato la parola ai piu' feroci assassini, possibile non si riesce ad ascoltare questi giovani che sbagliano? sentire la famiglia?


a porta e porta...AVETE NOTATO COME ERA SEXY LA DOTTORESSA SIMONETTA MATONE, il magistrato che si occupa dei minori...non proprio giovanissima... anzi...CON IL SUO VESTITO DI VELLUTO ADERENTE CON LE SPALLE NUDE, IL GROSSO SENO  PENDENTE  MA BLOCCATO DAL MODELLO STRETTISSIMO DELL'ABITO?  una cosa che ho notato, perche' una si aspetta che chi rappresenta le istituzioni sia vestita in maniera , diciamo ...SERIA?

dal sito: Home > L'Editoria > Il Carabiniere > Anno 2005 > Luglio > Società




Dottoressa Matone, sono i minorenni italiani a creare i problemi più gravi o piuttosto gli extracomunitari?


«In Italia non esiste un allarme criminalità minorile, dato che i minori italiani commettono in genere reati di scarsa entità, eccezion fatta per alcuni casi di cronaca notissimi che però sono esponenziali solo nella loro realtà. Il problema reale e attuale della devianza minorile riguarda gli stranieri presenti sul nostro territorio; e qui occorre subito distinguere le aree dei minori nomadi rispetto a quelle dei minori provenienti dalla Romania, dai Paesi limitrofi e dal Nord Africa».




La "malavita" degli adolescenti




Con Simonetta Matone, Sostituto Procuratore presso il Tribunale dei Minori di Roma, affrontiamo il drammatico e spinoso problema della criminalità dei giovanissimi nel nostro Paese



2 commenti:

compagnidiviaggio ha detto...

non è che se ne sia parlato , ma il fatto è che sia avvenuto in maniera minore in quanto è più facile parlare dei delitti quando a commetterli sono i cattivi conclamati o i capi espriatori ( anarchici , ultras , ecc ) . ma soprattutto per il fatto che ad essere ucciso è stato un poliziotto insomma " un tutore " dele fortze dell'ordine , mentre licursi era un semplice dirigente sportivo . E' questa la cosa vergognosa , oltre quellla del salotto di porta a porta ( uscio ad Uscio come preferisco chiamarlo rifacendomi ad un noto fumetto italiano Tnt ) di Vespa

biri ha detto...

non ero mai stata in uno stadio mi è capitato di esserlo poco tempo fa..i romani avevano capito tutto le arene e il gruppo sono due ingredienti pazzeschi se a questo si aggiunge l'assenza di valori, la solitudine di una crescita di figli sempre più soli e la violenza a cui anche i giochi abituano solo che neanche questo basta a comprendere io credo che ci sia una aggressività giovanile che necessita di essere compresa e canalizzata e questa forse è sempre stata presente credo che anche noi ne siamo stati attraversati ..sotto varie forme politiche di bande e quant'altro credo che il problema sia proprio una riflessione sulla gestione di questa forse inevitabile 'aggressiva inconscienza'..convengo sull'assurdità del clamore sul secondo caso e il silenzio sul primo ma clamori o no ci sono due morti in una settimana per giocare a pallone e questo è l'assurdo in assoluto.