Quest'anno è stata l'occasione per presentare l'associazione culturale apolitica ( anche se io preferisco il termine apartitica e anti ideologica , in quanto qualunque cosa fai fai o dici fai “politica“ che ovviamente si differenzia da politika quella dei partiti e delle ideologie che tale associazione vuole evitare ) "In viaggio", il movimento letterario sorto da poco a Tempio per iniziativa di un gruppo di questi giovani poeti di cui sono state lette delle poesie .
L'iniziativa ha visto impegnati i poeti Francesco Pasella, Francesco Cossu, Giovanni Fresi e Aldo Pintus ( il cui libro è già stato recensito in un precedente post di questo sito ecco dove tinyurl.com/ynlxle )
I loro testi sono stati letti ( alternandosi due poesie a testa ) da giovani attori e letterati dell'associazione letteraria carta dannata essi sono : Domenica Azzena,Graziella Pittalis, che e dall'attrice Maria Antonietta Pirrigheddu ( anche pittrice e abile decoratrice su vetro come potete vedere sia il mio articolo in cui recensivo una sua mostra --- per chi non volesse cercarlo nell'archivio di splinder lo trova qui nella sezione specchio del del suo sito tinyurl.com/3yyra6 -- sulla sua mostra tenuta nel dicembre 2005 \ gennaio 2006 e il suo sito www.lunadivetro.it reduce da brillanti affermazioni letterarie nella penisola come testimonia questo suo curriculum tinyurl.com/2lkgqr ) e l'attore Giuseppe barraqueddu
Fra le poesie da loro lette che mi si sono piaciute e mi hanno fatto pensare e anche “ viaggiare “ di cui riporto con il permesso degli autori i testi sono :
Un uomo contro di Giovanni fresi letta da Maria Antonietta Pirigheddu
UN UOMO CONTRO
(Giovanni Fresi)
Ricordi pensieri
fatiche antiche
da grandi ridimensionati per i piccoli.
Incomprensioni giudizi contorti ripensamenti nascosti
riaffiorano
dalla vita di un uomo contro,
negli ultimi tre anni di vita.
Proprio quando stavo riuscendo ad aprirmi
e capirti.
astrattismi astrali di Aldo Pintus letta da domenica Azzena
ASTRATTISMI ASTRALI
E adesso vado a fuggire io a scappare
da ossessionati furibondi
e da doppiogiochisti poco furbi
mescolando amarezze
di supplizi mai taciuti
continuo a guardare
lo specchio che guarda
morti mai nati
che tormentano i miei sonni
e accarezzano i miei futuri
e sono poco seri
gli albergatori dell' anima
cibatori del mio passato
urlatori del mio nome
ad alta voce ogni notte
dentro il cuore della notte.
torrido fiume di Francesco pasella letta sempre da Domenica Azzena
Torrido fiume
Torrido fiume d'afa e vita..
Hai bruciato … raso la terra
Dove prima camminavo incerto ma raggiante.
Troverò ristoro in acque dolci e salmastre
Incastonate in pietre che sorridono.
Aridità umana bruciare questi brandelli di poesia
Fin quando si riaffaccerà una pioggia leggera
e lenirà i miei giorni, la sete del mio corpo.
Non cadrò nel precipizio…
Discenderò la mulattiera sconosciuta ed impervia
abbracciando la montagna e accarezzando il mare.
E sarò di nuovo l'uomo che vuole ammirare e scoprire.
i momenti di Francesco Cossu letta sempre da Maria antonietta P
I MOMENTI ...
Pezzi di mare smeraldi di cielo
rintocchi di fondali
luccichii di sabbia
tagli di occhi e anima
sospiri di tuono
Miraggi di stelle
pianti di vento
quiete di abbandoni
lembi di tramonto
spruzzi di sole
orli di luce e fiori
Di tutto, nient'altro; solo urgenze contro necessità; nel tempo, nello spazio si misurano istanti.
( il lete da Les fleurs du mal di Baudelaire ) Aldo Pintus
e sorda, vieni, tigre amata, mostro
dalle pose indolenti; le mie dita
tremanti voglio immergere nel fondo
della tua spessa chioma, lungamente;
e seppellir la testa indolenzita
nella tua gonna piena del tuo odore;
come un fiore appassito respirare
dell'amore defunto il tanfo dolce.
Voglio dormire! meglio della vita
è certo il sonno, un sonno dolce come
la morte: e sopra il tuo bel corpo lucido,
come di rame, deporrò i miei baci,
senza rimorso. Nulla può l'abisso
del letto tuo per mandar giù i placati
singhiozzi: l'oblio abita potente
sulla tua bocca; e dentro i baci tuoi
scorre l'acqua del Lete. Al mio destino,
che m'è delizia ormai, voglio obbedire
come un predestinato; e, mite martire,
condannato innocente, il cui fervore
arroventa il supplizio, sulle punte
incantate di questo eretto seno
che non ha mai imprigionato un cuore,
io succhierò il nepente e la cicuta
per annegare tutto il mio rancore.
La stella da giardino d'inverno di Pablo Neruda Francesco pasella di cui non sono riuscito a trovare il testo
Corrado Govoni non ricordo quale con esattezza Francesco Cossu
Poi verso la fine sono stati lette dalla suadente voce di M.pirigheddu alcuni componimenti ( niente d'eccezionale , a mio avviso a dire il vero , ma freschi e spontanei ) del poeta Albino Balbitu da poco scomparso a cui era dedicata la serata e di cui trovate sotto i testi
Semino diamanti
per gli amanti della solitudine
che hanno la buona abitudine
di sognare l’amore.
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Nel mio modo di fare,
di essere, di dire,
credo di possedere l’intelligenza,
il tanto che basta per farmi soffrire.
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Quando sarò morto
di certo non sarò più vivo
nel frattempo, per avere un po’ di pace,
m’arrampico sulla chioma d’un ulivo.
Dimenticavo di dire che tale serata è stata allietata dalle musiche di Fabrizio Pintus
Almeno per una volta non mi sono : a) dimenticato la mia macchina digitale a casa ; b ) dimenticato di ricaricare le pile e ho potuto testimoniare tale evento . con questo è tutto
P.s
proprio mentre passeggiavo per riordinare le idee per questo post ho trovato su muro cittadino questo bellissimo manifesto poetico di un poeta di strada ( quelli che la cultura ufficiale disprezza e considera solo ed esclusivamente come degli imbratta muri ) e non solo come potete vedere dal suo sito he rispecchia questa frase di pablo neruda : << La poesia deve camminare nell'oscurità e incontrarsi con il cuore dell'uomo, con gli occhi della donna, con gli sconosciuti della strada, di quelli che a una certa ora del crepuscolo, o in piena notte stellata, hanno bisogno magari di un solo verso ... >>
manifesto per la poesia di strada e l'assalto poetico
...la poesia di strada nasce gettando parole tra le vie, pugni di semi nel vento, è sensazione precipitata in sassi d'assalto tra lo snocciolarsi scomposto di questa città. Versi come pioggia tra le genti, inzuppate fin'oltre l'orlo dell'attenzione, senza corte di dotti ne corona, perché d'ovunque e da sempre, una pagina bianca è una poesia nascosta...
1.sprofonda poesia
2.sfida gli schiaffi della corrente
3.cresci i lampi della follia
4.gettati controvento
5.precipita in picchiata nel vortice del mondo
6.esplodi e assalta d'ovunque
7.chi getta semi al vento farà fiorire il cielo
P.s
per problemi tecnici fra linux ela piattaforma di splinder alcune parole evidenziate sono dei colegamenti ipertestuali
1 commento:
..ottima cosa... veramente.. complimenti!
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