Senza titolo 1682

Nella  più  completa indifferenza  è morto   sabato 4 marzo  2007  alla veneranda  età di 87  il   Grande Osvaldo Cavandoli.Esso  : <<  è stato un animatore e autore di fumetti italiano, cittadino onorario di Milano. È famoso per il suo cartone animato La Linea.Cavandoli è nato a Maderno, sul lago di Garda, ma si è spostato a Milano all'età di due anni. Dal 1936 al 1940 ha lavorato come designer tecnico all'Alfa Romeo. Appassionato fin da bambino ai fumetti si è avvicinato a questo mondo all'età di 23 anni, ha cominciato poi a lavorare con Nino Pagot. Nel 1950 ha cominciato a lavorare solo come direttore e produttore. Diviene poi famoso con La Linea, apparso la prima volta nel 1969 come carosello. Nel 1978 e nel 1988 ha creato due nuovi personaggi: sexlinea ed eroslinea.  >> (  news  tratte dalla  sua voce  su  wikipedia.it 
Ha  ragione uin  commento  su  blogfriends :   << Una vergogna che domenica mattina c'era solo un micro trafiletto su Repubblica e l'ho saputo così... :"( >>  ora lo so che direte  che  sono cinico , ma  meglio un po'  di cinismo che  essere indifferente  , scometto che se morisse   qualcuno   di noto   come  pippo  baudo  o eros  ramazzoti vengono  versati   i  classici fiumi d'inchuiostro  sui  giornali  e  super speciale  in raimediaset  Poichè le  lacrime  mi stanno bagnando  gli occhi , e m'impediscono di continuare  a  scrivere e poi  per  evitare  frasi fatte o  bieca  \ stucchevole retorica   , metto qui un  video  per  ricordarlo   grazie  youtube .








Per chi  non  spesse  niente  di lui  e per  chi  c'era   ( anche se di striscio come   me  che sono del '76 )  e vuole  far vedere  ai nipoti o figli  o  perchè  no rivedere    ecco un url con una serie  di video di youtube  delle sue trasmissioni
tinyurl.com/3bb9v7  che  stavolta  grazie  a tynyurl   sono riuscito  a rendere  cliccabili   a differenza  degli altri  presewnti nei post precedenti   ma  lo sapete su soluzioni  non c'è   risposta    e la redazione di splinder  continua a fare lo gnorri  Leggo ora  su Dylan Dog Horror  club n°246   che come Osvaldo  e morto   nell'indifferenza  generale proprio il giorno della  vigilia di natale  un altro grande disegnatore   e sceneggiatore di fumetti  Gino D'antonio   dopo una carriera  di  ben  60° e famoso  non solo in Itlia  ( vedere  ulr  nelle righe sucessive  )  .

Voglio ricordarlo  citando  l'elogio  funebre  tratto  
  da Dylan Dog  Horror  club  : <<   (...)  tutti giù il cappello c'è da rendere  onore ad un autore   che se ne  è andato velocemente in punta di piedi  nell'indifferenza dei media nazionali  la  vigilia di natale  (...) e come ha detto un commossoi Sergio Bonelli  nel  renderli omaggio   durante la cerimonia funebre  " era il più bravo di tutti  . Cerrto  lo si duice  sempre  di chi  muore  , ma  vi giuriamo sul nostro onore  che   che mai come    questa  volta  è vero  . (.... ) >> . Essoi era  famoso  per  " La storia del West  "  una saga  , di cui trovate  un disegno a sinistra  durata  ben  75  album . Essa è : << (  ... )  1967-1980| Esce, edita da Bonelli (la cui casa editrice ora ha assunto il nome di Edizioni Araldo) la Storia del West, l'opera più ambiziosa di D'Antonio.
 Progettata assieme a Renzo Calegari (che avrebbe dovuto collaborare anche ai testi ma che poi limitò il suo apporto alla sola parte grafica), durante la loro collaborazione con lo studio Dami, l'idea iniziale prevedeva la pubblicazione settimanale di brevi episodi di 24 pagine integrati da articoli di approfondimento sull'epopea western, ma lo stesso Bonelli convinse gli autori a optare per il classico albo mensile di 96 pagine. Per ospitare la serie viene varata la Collana Rodeo (e questo accorgimento permetterà, in seguito, di diluirne ulteriormente la periodicità, alternandola nella collana con episodi di altre serie alle quali D'Antonio non collabora) e vengono chiamati altri disegnatori alla realizzazione degli episodi, tutti scritti dal solo D'Antonio. Nei 73 numeri di cui è composta la serie in origine (su 162 numeri totali della Collana Rodeo) si sono alternate, oltre a quelle di D'Antonio e Calegari, le matite di Renato Polese, Sergio Tarquinio, Giorgio Trevisan, Erminio Ardigò e Luis Bermejo Rojo >> (  dal portale  Ubcfumetti  in una pagina  a lui dedicata   continua qui  .
P
er  tutti  coloro che  volessero saperne di più   posso trovare   maggiori news  : 1) qui ( in Italiano )  ., 2)  qui ( in inglese più precisamente  la  voce  della  Comiclopedia of Artists .

  Non so  cos'altro dirvi allla prossima

Commenti

catpoet ha detto…
Sono di quelli che hanno un'età abbastanza veneranda da aver visto i caroselli della famosa marca di pignatte, e mi spiace davvero di venir a sapere che è morto l'artefice di un fumetto così particolare. Quando vedo La Linea, la mente torna alla fine degli anni '60, con gli entusiasmi e le prime ribellioni. Credo che la notizia sia passata sotto silenzio perchè oggi non esiste più alcun rispetto per la cultura, mentre ce n'è troppo per il dio denaro. Parlare di Cavandoli non avrebbe fatto guadagnare nessuno, suppongo.
Pralina ha detto…
Grazie per averlo ricordato, ho fatto un post anch'io. Sono in "linea" con te.

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