Ci sono addii che strappano i capelli, che rotolano giù dalle scarpate, che annegano nell'inedia.
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Ci sono addii che avvelenano gli specchi, che svelano gl'inganni, che battono i passi sul selciato.
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Ci sono addii che sorridono al nuovo sole, che assaporano il vento della notte, che svegliano i silenzi del giorno.
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Ci sono addii che vengono fraintesi, che accolgono le intemperie, che si lasciano lasciare...perché non serve parlare.
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R.S 28 ottobre 2006
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L'ADDIO
Breve addio,
senza tragica afflizione,
l’incontro hai spezzato
e, scevra di profezie,
rimane al suolo
l’ombra di uno spettro.
Il succo della mente
si spande
dove è il sito che ti culla
e i segni
appaiono
dei tuoi passi stanchi,
che mormorano
ancora
il nome mio.
2001
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da il "LUNARIO DI POESIA 2004"
Editrice Ianua
4 commenti:
ci sono addii che al contrario diventano dei benvenuti..ci sono addii che offrono la poltrona ..ci sono addii che si fanno abbracciare da una tua parte a te prima purtroppo sconosciuta.
e ci sono addi che ringrazi
la notte, perfino la notte sa volare.
quando si sveste durante il suo plenilunio d'estate, indossa un paio di jeans attillati e si lascia andare alla stretta poderosa di due braccia invisibili,
quelle del barcaiolo dei sogni che con la sua chiatta va e viene in continuazione, portandoli dalle stelle dove aspettano di partire
fino a destinazione, ciascuno nei nostri cuori.
la notte si lascia prendere sulla spiaggia da quella passione, un fascio di luce che non ha nulla di corporeo.
L'unica sensazione che ti da lo stupefacente senso di resa,
quando avverti che sopra di te c'è l'incanto dell'infinito
e sotto solo tu ed il tuo volo inebriante.
solo tu e quelle braccia che ti accarezzano l'anima.
Vero!
ci sono quelli che " meno male che te ne sei andato!"
:-)
Ros
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