Approdato
a porto sicuro
declina il volto
e scioglie l'àncora.
Ha spento i conti
col destino selvaggio,
l'ha reso vento
e impalpabile gloria.
Solo a tratti
nel soffitto dei pensieri
i suoi occhi
assonnati e vagabondi
s'imbattono in giovani vite
straniano in dorature immense
in stonati meriggi
in oblique voluttà.
Come antichi risvegli
dileguati e azzurri e pigri,
venati di caffè,
di baci smozzicati,
di sorrisi imprevisti,
di mattine curiose,
di labbra non dette
nel chiarore stupefatto.
Ma l'attimo scorre.
Risuona il silenzio.
Si concede un sospiro
ed è sazio di sé.
Daniela Tuscano
Nessun commento:
Posta un commento