17.11.08

i politici e le gerarchie cattoliche non rispettano Eluana

Proprio mentre scrivo questo post mi torna in mente sia questo
inizio di canzone : << Non c'è più rispetto \ Neanche tra di noi \ Il silenzio è rotto >> ( Rispetto Zucchero ) sia questa frase : << Una delle ultime encicliche di Pio IX diceva che il primato della coscienza personale è dottrina certa nella nostra Chiesa. Perché questa violenza contro il padre di Eluana? Siamo molto vicini al fascismo >> tratta dall'intervista a Don Andrea Gallo sull'unita' ( Pag 6 ) di Oggi «
Riportavo sabato su questo blog il " adesso su Eluana per favore facciamo silenzio " della De gregorio in cui avevo salutato come un segnale di libertà la sentenza della Cassazione che stabilisce come «l’autodeterminazione terapeutica si debba estendere a tutte le fasi della vita». Si è liberi di stabilire come curarsi, se farlo e fino a quando. Liberi di disporre di sé. È un principio che – fino al limite del rispetto dell’altro, come accade nelle società democratiche – non credo possa essere materia di trattativa.
Ed in pieno accordo con quanto dice Lidia Ravera che mostrare le immagini di una giovane donna sorridente non aiuta a comprendere cosa ne sia di un corpo che giace esanime da 17 anni.Porta fuori strada, davvero.Infatti non metterò più foto nè di lei giovane e sorridente nè di lei ( se mai la famiglia autopizzerà , cosa che non mi sembra viste le fdichiarazioni del padre m Olivero Toscani a farne ) nè tanto meno ( dopo quesesto post ) del padre
.Sono pasati neanche unasettimana che Nessuno rispetta il silenzio Vescovi, politici, fiction tv: è un assalto contro la famiglia di Eluana Englaro . Ora mi chiedo ma la Chiesa ha dimenticato cosa sia il rispetto e il silenzio ?
Ho provato un griosso tromento \ indecisione come la De Gregorio nell'editoriale di Oggi : << (....) Abbiamo discusso a lungo,
ieri sera, se pubblicare in prima pagina lafoto di Giuseppe Englaro, il padre sotto assedio. Proprio perché avevamo chiesto silenzio: forse dobbiamo spegnere i riflettori noi per primi, ci siamo detti. Però poi ci è sembrato di dover dire che è un’indecenza accanirsi su una persona così addolorata, così tremendamente provata, così stanca e così sola.
Condurre una battaglia politica sulla pelle di un uomo e di sua figlia. «In nome del figlio», si intitola evangelicamente la fiction sui miracoli di RaiUno.

È dunque in nome del padre che vogliamo –per l’ultima volta - rispondere.Suo padre, un padre, nostro padre, padre nostro. >> . Adesso ritorno , spero di riuscirci al silenzio, chiudo il post d'oggi con il sottofondo la canzone Parole di Guggini qui il testo

P.s
poichè uso blogger da poco e non sono ancora causa forti problemi alla vista ad usarlo benen , trovate gli url sull'altro mio blog ( ce l'ho da 5 anni ) di splinder ne trovate l'url nel profilo o

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