13.1.09

ATTENTATO A GENNAIO - LE ANTICIPAZIONI

FONTE http://informazionescorretta.blogspot.comdolpir 


Molto ci sarebbe da scrivere su Gaza, Hamas e Israele in queste ore.Mentre scriviamo, il Consiglio dei diritti umani dell'Onu ha approvato una risoluzione che "condanna con forza" l'offensiva israeliana a Gaza. Chissà cosa ne pensa Frattini.
Oggi comunque dobbiamo parlare di attentati, di profezie e di profeti.
Si, perchè manca una decina di giorni all'insediamento del nuovo presidente degli Stati Uniti e in molti profetizzano che qualcosa di grosso sta per succedere.
Seguiamo le tracce, come caprette da caccia, di alcune notizie liquidate in poche righe, sepolte sotto chili di cronaca, o semplicemente e deliberatamente ignorate dai media tradizionali.
Iniziamo dalle ultime parole di George W Bush ad Obama da presidente, sono piuttosto interessanti. Leggiamo da un SMS di cronaca inviato dal nostro gestore telefonico:


USA, Bush: minaccia nuovo attentato pericolo maggiore per Obama.
Dal presidente i "più sinceri auguri" al suo successore.



Quindi ricapitoliamo: la minaccia di un nuovo attentato terroristico in america sarebbe il pericolo maggiore per il presidente eletto. Obama si merita i più sinceri auguri.Molto bene. Certo, George W. Bush è uno che di attentati se ne intende.Quando ti fa gli auguri c'e' da credergli, che ne avrai bisogno.
Prima di lui, il 20 ottobre 2008, Joe Biden, il vicepresidente eletto aveva mostrato doti divinatorie, profetizzando una crisi generata, il tutto con granitica certezza:


"segnatevi le mie parole.
Non passeranno più di sei mesi prima che il mondo metta alla prova Barack Obama come hanno fatto con John Kennedy.
Ricordatevi che l'ho detto qui. Se non ricordate altro di quello che ho detto..
Guardate, avremo una crisi internazionale, una crisi generata, per mettere alla prova la pasta di quest'uomo. E dovrà prenderne alcune veramente difficili -- Non so che decisioni dovranno essere, ma vi prometto che succederà.Vi garantisco che succederà."


Poco prima, 19 Ottobre, Colin Powell in "Meet The Press", su MSNBC, ci dava anche la data:



"ci sarà una crisi che arriverà il 21, il 22 di Gennaio, della quale non sappiamo niente in questo momento

dunque io credo che quello che il Presidente deve iniziare a fare è iniziare ad usare il potere dell'ufficio ovale ed il potere della sua personalità per convincere gli Americani ed il mondo che l'America è solida, che l'America sta per fare un passo avanti, che stiamo per risolvere i nostri problemi economici, stiamo per andare incontro ai nostri impegni all'estero."




Riassumendo: il 20 o il 21 gennaio avremo una crisi internazionale "generata": innescata, prodotta. Probabilmente un attentato terroristico. Obama sarà messo alla prova, e si merita i migliori auguri.

Sarà un caso, ma la prossima settimana è prevista una esercitazione militare in cui saranno coinvolta sia l'amministrazione uscente sia l'amministrazione entrante.

Scott Stanzel, portavoce della Casa Bianca:



"Non entrerò nei dettagli, ma è uno scenario da disastro nel quale il governo sarà duramente messo alla prova.
[...]
E' un'esercitazione in un ipotetico scenario specificatamente progettato per mettere alla prova e sotto sforzo le capacità del governo federale."




Vi ricordo che proprio il giorno 11 settembre 2001 era stata prevista una esercitazione militare con dirottamento di arei civili negli stessi luoghi e secondo le medesime modalità. Anche il 7 luglio 2005 (attentati a Londra) era stata prevista una esercitazione con esplosione di bombe negli stessi luoghi e secondo le medesime modalità.

Se per caso dovesse succede qualche casino tra una settimana e mezza, i signori di cui sopra saranno le persone giuste a cui chiedere come facevano a saperlo, e, se lo sapevano, perchè non hanno parlato.

1 commento:

MAUSIPISA ha detto...

Inquietante...e poi c' è la crisi economica dalla quale distogliere l'attenzione;questo aspetto non è da sottovalutare